La scrittura di una tesi di laurea prevede un grande lavoro di ricerca e di consultazione di fonti. Le fonti sono il cuore di un elaborato di qualità: per questo vanno sempre raccolte e segnalate all’interno della tesi. Sapere come creare bibliografia e sitografia della tesi di laurea è, dunque, un passaggio che nessuno studente in procinto di laurearsi può ignorare.

La condizione preliminare per la redazione di una tesi, infatti, riguarda la scelta delle fonti. Prima ancora di buttare giù nero su bianco il corpo della tesi, dovrai necessariamente ricercare delle informazioni da trattare nel tuo elaborato, facendo in modo di scegliere fonti attendibili e coerenti.

La bibliografia è un ottimo indicatore per valutare uno scritto nella sua globalità: se è buono, la bibliografia è approfondita e ricca, ben concepita e aggiornata, coerente e specifica.

La sitografia, invece, è l’insieme dei materiali definiti “digitali” che hai consultato per scrivere il tuo elaborato. Di recente, con l’avvento delle nuove tecnologie e la progressiva digitalizzazione dell’informazione. sta assumendo un’importanza progressivamente crescente. Online, infatti, si hanno a disposizione le più disparate risorse e materiali utili alla propria causa.

Per tutti questi motivi, è fondamentale dar vita ad una sitografia completa e dettagliata, avendo premura di inserire qualsiasi fonte usata che va dall’articolo di un blog al sito web più autorevole.

In questa guida ti spiegheremo come realizzare una bibliografia per la tesi di laurea accurata e coerente, oltre che ad una sitografia completa. Ecco da dove cominciare.

Cos’è la bibliografia e come si inserisce

Come abbiamo detto, la bibliografia è l’insieme delle fonti citate all’interno di uno scritto. Iniziamo subito col dire che non esiste un solo modo di scrivere una bibliografia: esistono standard diversi a cui potresti attenerti. Ogni disciplina, in particolare, ne ha uno a cui fare riferimento. Per esempio, nel caso in cui studiassi medicina o corsi di laurea affini, sicuramente sfrutterai la bibliografia di Vancouver.

Comunque, se non avessi la sicurezza relativamente a quale stile usare nella bibliografia, potrai sempre rivolgerti al tuo docente per avere una risposta chiara e trasparente sul da farsi.

Come inserire un libro in una bibliografia

Se hai bisogno di inserire un libro in una bibliografia, la formula base da adottare segue questo schema:

  • Cognome dell’autore seguito dal nome; in genere il nome non viene indicato per esteso, ma è sufficiente l’iniziale puntata
  • Titolo e sottotitolo del libro in corsivo e separati da un punto. Anche se in alcune bibliografie ci sono tutte le lettere del titolo in maiuscolo, è sufficiente inserire la prima
  • Luogo di pubblicazione
  • Anno di pubblicazione
  • Numero dell’edizione, se ci sono più edizioni della stessa opera
  • Numero di pagine di riferimento
  • Traduzione, se il libro è di un autore straniero

Se devi indicare in bibliografia più libri di uno stesso autore, puoi inserirli in ordine cronologico, associando “idem” per autori uomini o “eadem” per autrici donne, in sostituzione del cognome e nome autore.

Come inserire un articolo

Nell’evenienza in cui tu dovessi menzionare un articolo oppure un documento in particolare, per prassi dovrai citare l’autore per nome e cognome e, successivamente, inserire l’URL della fonte, indicando la data dell’ultimo aggiornamento del sito, se riesci.

Considera che alcuni articoli di riviste digitali sono dotati di DOI (Digital Object Identifier), un parametro che serve ad identificarlo permanentemente e permette di aprire il documento d’interesse nel browser. Qui, potrai menzionare l’articolo inserendo anche il DOI.

Se fosse un articolo di giornale o una rivista, invece, farai riferimento a questo iter:

  • Cognome e nome dell’autore in questione
  • Titolo dell’articolo messo in corsivo
  • Titolo della rivista da cui è tratto, messo tra virgolette, sempre in corsivo
  • Annualità, usando i numeri romani, e numero della rivista in grassetto
  • Data della pubblicazione.

Come inserire un saggio in una bibliografia

Se devi citare un saggio estratto da un libro, puoi seguire questo schema, indicando in bibliografia:

  • Cognome e nome puntato dell’autore
  • Titolo del saggio in corsivo
  • Cognome e nome puntato del curatore della raccolta di saggi (se sono più d’uno, può andare bene AA.VV)

Inoltre, dovrai sempre specificare dove si trova il saggio, indicando a seguire le stesse informazioni che avresti incluso citando un libro:

  • Titolo del libro per esteso
  • Luogo di pubblicazione
  • Casa editrice
  • Anno di pubblicazione
  • Numero di pagine consultate

Cos’è la sitografia e come si inserisce nella tesi

La sitografia è l’insieme di fonti online a cui abbiamo fatto riferimento nel lavoro di ricerca per la scrittura della tua tesi.

Per inserirle e menzionarle, potrai scegliere di utilizzare uno spazio riservato nella parte finale del tuo elaborato dedicato proprio alla raccolta delle fonti; non esiste, infatti, una regola unica per la cura della sitografia. Ma, come per la bibliografia, si fa appello ad alcune regole per citarle correttamente.

Per l’inserimento di un sito web, ad esempio, si procede così:

  • Cognome autore
  • Nome puntato autore
  • Virgola
  • Titolo e sottotitolo sito in corsivo e separati da punto
  • Virgola
  • Indirizzo web sito
  • Virgola
  • Data consultazione sito
  • Punto.

Essendo dei siti web, non sempre tutte queste informazioni sono presenti (ad esempio, non sempre è presente il nome dell’autore di un contributo). In questi casi, è possibile fare delle semplificazioni alleggerendo le informazioni contenuti nella menzione.

Ricorda: le fonti ti hanno permesso di svolgere il tuo lavoro, per questo hanno un’importanza mai trascurabile.

Dove inserire la bibliografia e la sitografia nella tesi di laurea

La bibliografia è un elemento niente affatto trascurabile, piuttosto è di enorme rilevanza. I motivi sono i seguenti: permette di capire il livello delle tue ricerche, correlati all’argomento che hai scelto di trattare, e dà idea del tipo di lavoro che hai condotto. Ecco perché deve avere uno spazio apposito all’interno della tua tesi di laurea; di solito viene posizionata alla fine, dopo le conclusioni.

Ti consigliamo di indicare la pagina della bibliografia e sitografia anche nell’indice della tua tesi, così che i membri della commissione possano trovarla facilmente.

Su come scrivere la bibliografia e la sitografia della tesi abbiamo detto tutto, per oggi. Se vuoi scoprire come realizzare una tesi perfetta, leggi gli altri contributi sul nostro blog:

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