La tesi di laurea è la ciliegina sulla torta che impreziosisce un percorso di studi fatto di sacrifici e dedizione, per questo non può che essere definita fondamentale. Mettere la parola “fine” all’Università significa anche, simbolicamente, iniziare a scrivere un nuovo capitolo della propria vita, entrando a far parte del mondo del lavoro.

Per tutti questi motivi, discutere la tesi in maniera ottimale e realizzarla altrettanto bene sono dei valori aggiunti dai quali non si dovrebbe prescindere.

Inoltre, curando la parte di scrittura della tesi di laurea, sarà anche più semplice riuscire a preparare un discorso che fila bene senza troppi sforzi e rallentamenti.

Infine, bisogna tener presente che la commissione di laurea avrà l’onere di valutare il lavoro svolto, sfogliando le pagine della tua tesi, consultandone quindi l’indice e ogni aspetto che ne compone il suo insieme. Lo scopo è verificare la coerenza generale rispetto all’argomento dibattuto. Quindi sì, scrivere la tesi di laurea non è semplice ma neanche così impossibile e spaventoso come si crede. Ti serve una mano? Continua a leggere l’articolo.

Quali sono gli elementi che compongono la tesi di laurea?

Il primo passaggio per scrivere una tesi triennale o magistrale sarà scegliere l’argomento e il relatore di riferimento, optando per una tematica che appassioni e per questo agevoli tutto il lavoro di scrittura che seguirà. La tesi di laurea, in sede di discussione, rappresenta il biglietto da visita da esibire e di cui andar fiere, quindi è necessario assicurarsi di procedere bene.

La prima cosa da dire è che una tesi di laurea segue una struttura ben definita, che possiamo riassumere in questi punti:

  • L’indice
  • L’introduzione
  • La bibliografia
  • Il corpo del testo
  • La conclusione
  • L’abstract
  • Eventuali elementi aggiuntivi: appendici, ringraziamenti

Vediamo ogni parte nel dettaglio.

Come scrivere l’indice della tesi

L’indice della tesi è un elemento estremamente importante, perché permette al lettore di “orientarsi” all’interno dell’elaborato. L’indice si colloca sempre all’inizio della tesi e deve rispecchiare fedelmente il contenuto dell’elaborato, considerando la suddivisione in capitoli, paragrafi e (eventualmente sotto paragrafi).

L’indice può essere abbozzato fin dall’inizio, per avere una guida nella stesura e poi perfezionato alla fine, assicurandoti che i numeri di pagina coincidano con la tua suddivisione.

Come scrivere l’introduzione della tesi di laurea

Il primo capitolo della tesi è proprio l’introduzione e può essere definito il punto di partenza da cui tutto inizia. Per tale ragione, cominciare col piede giusto è la norma essenziale. Qui, potrai illustrare l’argomento della tua tesi, fornendo al lettore una panoramica generale di quello che seguirà.

È importante che l’esposizione sia chiara, fluida e non troppo prolissa, così da risultare scorrevole agli occhi di chi se ne imbatte.

Il passaggio successivo sarà spiegare le motivazioni che ti hanno spinto a scegliere quello specifico argomento, lasciando presagire il tuo interesse alla base come motivo propulsore. Così facendo, lo stesso lettore si sentirà più stimolato a leggerne il contenuto.

Procedi, poi, aggiungendo delle fonti autorevoli che confermino e convalidino il lavoro svolto.

Come scrivere la bibliografia

La bibliografia è un altro aspetto essenziale nel percorso di tesi. Questo perché, durante la sua realizzazione, dovrai consultare diverse opere, svariati volumi, che ti aiuteranno nella stesura finale. Per questo motivo, nella bibliografia dovranno essere citati tutti quelli di cui ti sei servito. Se lo scritto finale è ben fatto, la bibliografia di riferimento sarà – a rigor di logica – abbastanza approfondita.

Per quanto riguarda gli standard a cui far capo per compilare la propria bibliografia, ne esistono diversi: sarà il docente a guidarti e a comprendere qual è quello da seguire nel tuo caso.

Come scrivere i paragrafi della tesi

La tesi di laurea è il frutto di una serie di capitoli che, a loro volta, si strutturano in paragrafi e sottoparagrafi. In ciascuno di essi verrà presentato un argomento e si dovrà procedere con attenzione nella suddivisione.

I paragrafi servono ad articolare meglio il discorso, organizzandolo per tematiche specifiche.

Preso nel suo significato, per paragrafo si intende una successione effettiva di frasi che sono legate tra loro da un ragionamento coerente. La coerenza, appunto, resta l’elemento più importante mentre si espone un argomento ed è a quella che bisogna propendere nel corso dell’intero lavoro di stesura.

Come scrivere la conclusione

La parte finale della tesi ha proprio una sezione a parte, specifica, chiamata “conclusione”. Il suo scopo, come si può facilmente dedurre, è integrare la risposta ai quesiti che sono stati posti nel lavoro di tesi. Dovranno quindi essere esplicitate le conclusioni alle quali sei arrivato nel tuo percorso di ricerca, spiegando come ci sei arrivato.

Non cadere nell’errore di dar vita ad una conclusione strutturata in domande e risposte strutturate a mo’ di elenco: cerca di fornire una spiegazione fluida e discorsiva, inserendo fatti ed evidenze.

Considera che è in questa sezione che potrai dar prova di validità degli studi che hai fatto, riuscendo a dimostrare i risultati ottenuti e le aspettative realizzate o meno.

Dovrai essere in grado di inserire sia l’aspetto accademico, dato dagli studi effettuati, che quello più personale, non dimenticando di inserire proprio le tue considerazioni individuali sull’argomento. In chiosa, si tratta di fare il punto della situazione rispetto a quanto è stato detto in precedenza nei capitoli precedenti.

Come scrivere l’abstract

L’abstract della tesi si configura come la primissima parte dell’intero elaborato e che, in quanto tale, precede tutto il lavoro che seguirà, rispetto al tema prescelto.

Si tratta, nella fattispecie, di un breve riassunto che va a spiegare l’argomento di tesi. Per farlo, utilizzerà pochi punti necessari per presentare al lettore il lavoro che hai portato avanti.

Anche in questo caso, ricorda che dovrai crearne uno scritto come si deve, di comprensione immediata e ricco delle informazioni più essenziali.

Per quanto riguarda la sua lunghezza, non dovrebbe superare il 5% di quella complessiva; a ragione, sarà breve e facilmente consultabile.

L’abstract segue, di fatto, la prefazione della tesi, e il tempo verbale più giusto da utilizzare è il presente dell’indicativo intervallato, al limite, dal passato prossimo.

Nella considerazione che il lettore – con tesi alla mano – dovrà riuscire a consultare l’abstract così da non essere costretto a rivolgersi ad altre parti che compongono la tesi, dovrai spiegare ogni cosa, inclusi eventuali acronimi che deciderai di includere.

Così come in tutte le altre sezioni della tua tesi, nell’eventualità che decidessi di usare delle fonti esterne anche per la compilazione dell’abstract, dovrai inserirle.

Elementi aggiuntivi

Una tesi può contenere anche alcuni elementi aggiuntivi. Ad esempio, è comune inserire una pagina di ringraziamenti, in cui ringraziare le persone che ti sostengono e che, in qualche modo, hanno contribuito alla stesura del tuo lavoro. In alcuni casi, possono essere presenti anche delle appendici per contenere immagini e schemi.

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