Chi studia all’Università e deve preparare gli esami sa quanto sia importante adottare un metodo di studio efficace e veloce. Infatti, siamo sicuri che anche tu desideri sapere come fare per passare meno tempo possibile sui libri e ottenere buoni risultati.

Ecco perché il metodo OCME può essere un ottimo alleato per studiare meglio. OCME è un acronimo che racchiude quattro elementi: l’organizzazione, la comprensione, la memorizzazione e l’esposizione, ovvero i pilastri che aiutano a studiare meglio e a imparare nuovi concetti in maniera rapida e veloce.

Che cos’è e come nasce il metodo OCME

Il metodo OCME, diventato ormai uno dei più efficaci e diffusi tra gli studenti universitari, ma non solo, è stato inventato da due giovani ragazzi di Caserta, Andrea Acconcia e Giuseppe Moriello che oggi, grazie alla loro intuizione sono degli affermati mental coach e memory coach.

In pratica, questa metodologia dal nome OCME (Organizzazione, Comprensione, Memorizzazione ed Esposizione), permette di preparare un esame in pochi giorni. Il “trucco” consiste nel dividere lo studio secondo quattro fasi, organizzazione, comprensione, memorizzazione, esposizione.

Quindi, si avranno 4 giorni per preparare e organizzare il materiale, tra libri, dispense e appunti, 2 giorni per memorizzare i concetti più importanti e 1 giorno da dedicare al discorso, all’esposizione e alla simulazione dell’esame. Una settimana, quindi, è sufficiente per arrivare preparati davanti al professore, indipendentemente dalla materia oggetto di studio.

Come studiare con il metodo OCME: consigli pratici

Se vuoi preparare un esame in tempi record, allora puoi seguire questi consigli e studiare seguendo il metodo OCME: anche se le prima volte può sembrare un po’ ostico, con la pratica scoprirai la grande utilità di questa metodologia adottata ormai da migliaia di studenti.

Ovviamente, è importante anche un po’ giocare d’astuzia. Questo non vuol dire che non devi sottovalutare o tralasciare alcuni concetti, anzi, devi studiare in maniera precisa e approfondita, ma devi concentrarti su quelli che sono gli argomenti principali e sulle domande più frequenti che fa il docente durante le sedute d’esame. Andare a seguire gli esami, quindi, può essere utile, così come confrontarsi con i colleghi di corso che hanno ottenuti i voti più alti: questa tecnica si chiama appostamento ed è un ottimo aiuto.

Durante la prima fase, quella dedicata all’organizzazione, quindi, è importante anche pianificare lo studio così da riuscire a ridurre e ottimizzare il tempo per la preparazione, limtando stress e l’ansia pre-esame.

Per studiare in modo efficace è importante fare degli schemi. Sebbene le mappe mentali siano molto utili, ma soprattutto adatte allo studio durante le scuole superiori, i due creatori del metodo OCME suggeriscono invece di utilizzare gli schemi a cascata.

Il punto di forza di questa metodologia, infatti, è la possibilità di evidenziare una domanda specifica e di realizzare così una risposta chiara, precisa e corretta. Inoltre, gli schemi a cascata sono davvero utili per sottolineare collegamenti e gerarchie. Per questo, può aiutarti utilizzare frecce e simboli e scrivere gli schemi a mano, un’azione che stimola la memorizzazione dei vari concetti e che aiuta anche per la memoria fotografica.

Grazie alla tecnica del gancio, ovvero individuare solo alcune parole chiave sulle quali costruire un discorso e che siano da suggerimento per raccordarsi ad altri argomenti, si potrà imparare velocemente a costruire un discorso organizzato e logico, oltre che denso d’informazioni.

La fase di memorizzazione è resa efficace, invece, dalla tecnica chiamata palazzo della memoria. Questa metodologia mnemonica è molto potente, tanto che si pensa che venisse utilizzata anche da Cicerone per organizzare e ricordare i suoi discorsi in Senato.

In pratica, se adotti questa tecnica di memorizzazione, dovrai trasformare le informazioni in immagini e posizionare queste figure, in modo virtuale, in delle stanze di un palazzo. Ogni stanza, quindi, conterrà un concetto che si collegherà agli altri attraverso una storia o un discorso. La narrazione consente al cervello di processare le informazioni in maniera logica e di memorizzarle in modo efficace.

Per evitare di fare brutta figura il giorno dell’esame, meglio provare a simularlo a casa. Lo puoi fare da solo, ripetendo ad alta voce i concetti e i vari argomenti, concentrandosi anche sulla forma e sulla modalità di esposizione. Inoltre, puoi studiare con un amico e ascoltare i discorsi: grazie a Internet, potrai collegarti anche su Zoom, Google Meet o altre piattaforme per ripetere insieme ai tuoi compagni di corso.

Simulare la prova d’esame è la parte conclusiva del metodo OCME e non deve essere sottovalutata.

Esistono altri metodi per studiare?

Certo, ci sono tantissimi metodi di studio che potresti provare ad adottare per preparare i tuoi esami. Non esistono in assoluto metodi migliori di altri: tutto sta nel capire cosa funziona meglio per te. Ad esempio, ci sono studenti che sottolineano i libri per rafforzare la memoria; altri che invece preferiscono scrivere e prendere appunti, oppure fare riassunti di ciò che leggono.

Altri ancora, invece, preferiscono leggere più volte e ripetere ad alta voce. Insomma, la scelta migliore quando si parla di metodo di studio è testare più volte ogni approccio e capire ciò che funziona per te.

Non ci resta che lasciarti alla preparazione dei tuoi esami!

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