Accettare o rifiutare un 18? La risposta cambia a seconda della situazione soggettiva. Se ti stai interrogando sul da farsi, rientri senza dubbio nella categoria degli studenti interessati al voto d’esame.  

In realtà, non esiste un modo giusto e uno sbagliato di reagire. Ogni studente è diverso, così come sono diverse le esigenze e le aspirazioni personali. Ci sono ragazzi che guardano al 18 come a una “sconfitta”, mentre ce ne sono altri che non ci fanno neppure caso. 

Certo è che gli studenti più lungimiranti, che si muovono in prospettiva di un voto di laurea importante, non riescono ad accettare con leggerezza un 18 sul proprio libretto universitario. 

Ma come si fa a orientarsi senza pentirsi della scelta? 

Come decidere se accettare o meno un 18 ad un esame

Il presupposto da cui partire è uno solo: la carriera universitaria è ricca di esami. Alcuni potranno andare bene altri male. Insomma, è ordinaria amministrazione. L’approccio giusto è quello più razionale. Quando si prende un 18 non è la fine del mondo.

Ti sarà capitato di avere un brutto voto anche a scuola. All’università, però, hai un’opzione in più rispetto alle scuole superiori. Hai cioè la possibilità di scegliere se accettare o rifiutare un 18. Non si tratta, però, di una decisione da prendere con leggerezza. Prima di farlo, poniti sempre la domanda: mi conviene farlo? Proviamo a capirlo insieme. 

Fai una valutazione sulla tua situazione personale

Prima di prendere qualsiasi decisione passa in rassegna la tua situazione personale e agisci di conseguenza. Per esempio, se si tratta del primo esame, rifiutare potrebbe essere controproducente. Probabilmente il brutto voto è frutto del mancato rodaggio.  

É tutto nuovo per te e devi ancora mettere a punto la giusta strategia di studio. Non è cioè il momento di colpevolizzarsi. Tutte le cose nuove hanno un livello superiore di difficoltà che, in parte, giustifica il voto.  

Ripetere poi un esame all’inizio di un percorso può essere scoraggiante. 

In questo caso la risposta alla domanda “accettare o rifiutare un 18?” potrebbe essere la seguente: accetta. Dopodiché, cerca di capire cosa è andato storto, cosa non ha funzionato nel tuo metodo di studio. Correggi le storture e poniti come obiettivo quello di fare meglio all’esame successivo. 

18 all’ultimo esame: che fare?

Hai preso un 18 all’ultimo esame? Se il voto incide negativamente sulla media complessiva e di conseguenza sul voto di laurea, allora forse sarebbe meglio rifiutare.  

Caso diverso, invece, quando bisogna laurearsi nei tempi previsti. A quel punto non importa più il voto. L’unica cosa che conta è aver superato l’esame. Insomma, è tutto assolutamente soggettivo. 

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In quali casi è meglio accettare un 18

Proviamo ad analizzare i casi in cui potrebbe essere conveniente accettare un 18: 

  • Materia complessa: in ogni corso di laurea esiste una materia più difficile di altre. Ecco, quando ce la si trova davanti e si riesce a superarla, magari è preferibile accettare il 18, senza starci a rimuginare sopra; 
  • Professore dalla rigida reputazione: Come nel caso della materia difficile da passare, anche la presenza di un professore autoritario può incidere sull’esito di un esame. Se le leggende che gravitano attorno alla sua figura sono state accertate, sarà meglio accettare il voto per evitare di perdere tempo a ripetere più volte lo stesso esame; 
  • Il tempo a disposizione: se puoi permetterti di rifare l’esame, prepararlo di nuovo in maniera più minuziosa, allora non dovresti neppure porti la domanda se accettare o rifiutare un 18. Ma se hai il cronometro in tasca ed esigenze magari specifiche che ti portano a doverti sbrigare, allora accetta subito il voto; 
  • L’esame è necessario per superare l’anno: se il tuo piano di studi prevede l’ammissione all’anno accademico successivo con un tot di crediti, è opportuno sciogliere subito il dilemma accettando il 18. Stessa cosa se si tratta di un esame propedeutico, necessario per avere accesso agli esami successivi 

Accettare o rifiutare un 18 per una materia da pochi crediti?

Ogni esame universitario ti dà diritto a un numero di crediti predefinito (CFU). Non tutti gli esami hanno lo stesso “peso”. Ci sono esami più corposi e importanti, che valgono 9 o 12 crediti, ed esami meno impegnativi e rilevanti che valgono 3 crediti. 

Puoi prendere in considerazione proprio i CFU per decidere se accettare o rifiutare un 18. Questo significa che devi informarti bene sul regolamento del tuo Ateneo riguardo il voto di laurea: 

  • media aritmetica –  si considerano solo i voti degli esami 
  • media ponderata – si considerano i voti e il peso dei CFU 

Tieni sempre sotto mano il tuo libretto universitario  

 Se hai preso 18 in un esame da pochi crediti e il tuo ateneo applica la media ponderata, puoi decidere di accettare il voto più a cuor leggero.  

L’Università Niccolò Cusano, per esempio, ha adottato il sistema della media ponderata. Per capire cosa fare in caso di diciotto, consulta il tuo libretto Unicusano. Avrai così a disposizione tutti i voti.  

Trovi il libretto studenti di Unicusano sulla piattaforma online alla voce Percorsi Formativi – Gestione Percorsi Formativi – Carriera. All’interno del libretto Unicusano sono elencati tutti gli esami sostenuti e convalidati e gli esami da sostenere.  

Per fare la media ponderata moltiplica il voto di ciascun esame per il suo numero di crediti. Somma tutti i risultati e dividili per il numero di crediti totali.  

Facciamo un esempio. Hai sostenuto 3 esami: il primo da 6 crediti con voto 25, il secondo da 9 crediti con voto 26 e il terzo da 12 crediti con voto 28. Qual è la tua media ponderata? (6×25) + (9×26) + (12×28): 27= 150+234+336:27=26,6.  

La tua media è del 26,6. Ora che la conosci puoi prendere la tua decisione se accettare o rifiutare il 18. Nel caso in questione, per esempio, accettare un 18 in un esame da 3 CFU, ti fa scendere la media a 25,8. In fondo, non si tratta di una riduzione eccessiva e puoi facilmente recuperare.  

Cerca di capire perché hai ottenuto un 18

A prescindere dalla scelta finale, la cosa migliore da fare è riflettere sui motivi dietro l’esito di un esame.

Provare una sensazione di delusione è legittimo, ma il voto basso non deve diventare un pretesto per buttarti giù. Al contrario, dovrebbe diventare uno stimolo per migliorare. 

Rifletti sulle dinamiche che ti hanno condotto a prendere 18. É semplicemente “una sessione sfortunata”? Oppure hai risentito di una qualche causa particolare, come la stanchezza o la difficoltà di alcuni concetti non compresi appieno? 

Se la risposta è la seconda, potresti valutare l’idea di metterti a studiare di nuovo la stessa materia. Ovviamente, dovresti trovare la strategia giusta per sciogliere i tuoi dubbi in modo da riprovare l’esame e ottenere una valutazione maggiore. 

Se si tratta di stanchezza, invece, un calo di energie è normalissimo, soprattutto se devi preparare altri esami in concomitanza. Stessa cosa se stai attraversando un periodo personale più difficile. 

Qualsiasi sia la ragione, è sempre importante aver chiara la situazione e metterti di impegno la prossima volta. 

Unicusano e il Percorso Eccellenza

Semplificare lo studio e migliorare la preparazione degli studenti è sempre stata la priorità dell’Università Niccolò Cusano. Per questo promuoviamo una formula didattica capace di accogliere le esigenze degli studenti e agevolare la gestione del tempo: la metodologia telematica. Con questo approccio, potrai seguire le lezioni in qualunque luogo e in qualunque momento, connettendoti a una piattaforma di e-learning sempre attiva. 

Unicusano, inoltre, ha attivato per alcuni Corsi di Laurea il Percorso Eccellenza. Si tratta di una particolare metodologia didattica pensata per far sì che gli studenti completino il percorso di studi nei tempi prestabiliti. Tale metodologia didattica si contraddistingue per due elementi: 

  • la presenza di un mentore dedicato 
  • la possibilità di fare gli esami sotto forma di esoneri 

Per saperne di più su come Unicusano può migliorare il tuo apprendimento, contattaci ora. 

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