Ti stai chiedendo ma il volontariato in Protezione Civile come funziona? Devi semplicemente inviare una richiesta per fare il volontario. Inizierai così un’attività che ti consente di contribuire alla sicurezza del Paese in occasione di eventi calamitosi, come alluvioni, frane, incendi boschivi, terremoti e non solo.

Si tratta dunque di una scelta altruistica, che permette di salvaguardare il territorio e di aiutare attivamente una comunità in caso di difficoltà. In realtà, è anche un’attività che arricchisce le proprie conoscenze e il proprio bagaglio culturale e umano.

Ma veniamo al punto: ecco come entrare in Protezione Civile, quali sono i requisiti e da dove cominciare se vuoi diventare volontario.

Cos’è la Protezione Civile?

La Protezione Civile è un organo del Governo italiano, il cui compito consiste nel coordinamento di associazioni ed enti specializzati in attività di prevenzione e intervento in caso di eventi straordinari. Le emergenze possono essere di diversa natura, da quelle legate a manifestazioni climatiche (frane, alluvioni, terremoti) fino alle emergenze di carattere sociale o sanitario.

La normativa di settore assicura la massima partecipazione agli aspiranti volontari richiedendo requisiti di moralità, affidabilità, buona volontà, disponibilità e spirito di squadra. Il servizio svolto è di natura volontaria e non prevede alcuna retribuzione.

Chi fa parte della Protezione Civile

Prima di rispondere alla domanda “volontariato in Protezione Civile come funziona?” è bene chiarire chi sono gli enti che ne fanno parte. Come riportato dall’art 6 della legge n.225 del 1992, fanno parte della Protezione Civile diversi organi:

  • Vigili del fuoco
  • Polizia e forze armate
  • Corpo forestale
  • Servizi tecnici nazionali
  • L’istituto di geofisica
  • Croce Rossa Italiana
  • Organizzazioni di volontariato
  • Soccorso alpino

In caso di necessità, pertanto, è compito del Comitato Operativo, stabilire quali corpi sono chiamati a intervenire. Talvolta sono sufficienti i volontari, talvolta è necessario l’intervento di altri corpi specializzati.

Volontario Protezione Civile: i requisiti necessari

Per entrare nella Protezione Civile come volontario, il primo step è iscriversi alle associazioni o ai gruppi di volontariato presenti nella propria regione. Dove trovi queste associazioni? Sono tutte inserite in un elenco delle associazioni della Protezione Civile. Accedi al sito della Protezione Civile della tua regione e troverai l’elenco. All’interno ci sono tutti i gruppi comunali della Protezione Civile e le varie associazioni iscritte, tra cui le diverse sezioni della Croce Rossa.

La scelta dell’organizzazione a cui iscriverti può essere fatta tenendo in considerazione fattori diversi, come la prossimità geografica, la specializzazione operativa, la tipologia di impegno richiesto e le casistiche in cui l’associazione prevede di intervenire.

I requisiti per poter diventare volontario della Protezione Civile sono:

  • essere maggiorenni. L’età massima per la Protezione Civile è di 75 anni
  • non avere condanne penali per reati dolosi contro le persone o contro il patrimonio
  • aver sostenuto e superato il colloquio informativo
  • aver seguito lo specifico corso di abilitazione previsto dalle singole associazioni

Volontariato Protezione Civile: come funziona nella pratica?

L’aspirante volontario deve essere reperibile in caso di emergenza e dare la sua disponibilità per frequentare appositi corsi di formazione e aggiornamento. Fare parte della Protezione Civile non impedisce di avere comunque un lavoro. Lo Stato italiano, infatti, tutela i volontari, che potranno partecipare alle attività senza ripercussioni dal punto di vista del lavoro.

Cosa significa? Il volontario impegnato in attività di emergenza ha il diritto a conservare il proprio posto di lavoro. Ci sono ovviamente dei termini. Il mantenimento è garantito in caso di interventi che si protraggono per un massimo di 30 giorni consecutivi. Per un totale di 90 giorni all’anno. È lo Stato poi che si occupa di rimborsare il datore di lavoro per i giorni in cui il suo dipendente si è assentato. Il rimborso viene erogato sempre per un massimo di 90 giorni in un anno.

I volontari hanno anche diritto a una copertura assicurativa a carico dell’associazione per la quale prestano il loro servizio di volontariato.

Perché entrare come volontario nella Protezione Civile?

Entrare nella Protezione Civile può essere un modo per arricchire il proprio curriculum, soprattutto per chi non ha ancora molte esperienze in ambito lavorativo. Inoltre, far parte della Protezione Civile vuol dire impegnarsi per aiutare gli altri, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per aiutare le persone in difficoltà.

Si tratta cioè di una buona palestra che aiuta a sviluppare tutte quelle competenze trasversali, così importanti nel mercato del lavoro. Grazie al volontariato cioè imparerai a lavorare in gruppo, a sviluppare empatia e partecipazione, a esercitare le doti di leadership e a reagire in maniera costruttiva nelle situazioni di forte stress e pressione.

Vantaggi volontari della Protezione Civile: il Servizio Civile Universale

Se hai tra i 18 e i 28 anni, puoi far parte della Protezione Civile in un’altra modalità. Hai cioè la possibilità di partecipare a uno dei progetti del Servizio Civile Nazionale. Tra le aree di operatività di questi progetti, infatti, è inclusa anche quella della Protezione Civile. Ma come funziona? Se aderisci partecipi a progetti della durata dagli 8 ai 12 mesi, con un impegno settimanale pari a 25 ore.

Non solo, sono previste 80 ore di formazione e il conseguimento di una serie di CFU (crediti formativi universitari). Si tratta, tra l’altro, di una modalità per entrare in Protezione Civile stipendiato. Avrai diritto, infatti, a un assegno mensile di 519,47 euro e a permessi speciali per sostenere gli esami universitari.

E i vantaggi per i volontari della Protezione Civile tramite Servizio Civile Nazionale non finiscono qui. Il servizio viene riconosciuto ai fini del trattamento previdenziale e nei concorsi pubblici viene riservata una quota apposita (15%) a coloro che hanno svolto il Servizio Civile Nazionale.

Volontario Protezione Civile: stipendio

I volontari della Protezione Civile non percepiscono alcuno stipendio. Dobbiamo specificare che i lavoratori che prestano soccorso continueranno ad avere il normale stipendio, anche se impegnati nelle attività di volontariato. Il datore di lavoro pertanto paga lo stipendio come se il lavoratore fosse effettivamente presente, anche quando è impegnato in attività di volontariato. Per i giorni in cui opera come volontario, il datore chiede il rimborso di quanto versato all’INPS.

Gli stessi vantaggi vengono riconosciuti anche ai lavoratori autonomi. Questi ultimi, infatti, hanno diritto a un’indennità come compenso della mancata giornata di lavoro. L’indennità che possono richiedere è variabile. Viene calcolata cioè a seconda di quanto dichiarato nel modello Unico (dichiarazione dei redditi). Tra l’altro, il limite massimo dell’indennità può variare nel corso del tempo. Con il decreto 2800 del 23 settembre 2023, per esempio, il limite massimo per il rimborso da destinare ai lavoratori autonomi, impegnati in attività di volontariato per la Protezione Civile, è stato fissato a 120,55 euro giornalieri lordi.

Concorso Protezione Civile

Per quanto riguarda le modalità di accesso, far parte della Protezione Civile da volontario non richiede il superamento di alcun concorso. L’unico modo per entrare nella Protezione Civile è avere i requisiti di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti e mettersi in contatto con una delle realtà che fanno parte dell’elenco delle associazioni della Protezione Civile. Tuttavia, può succedere che vengano indetti dei concorsi speciali per entrare in Protezione Civile, quando vi sono particolari esigenze e necessità di profili tecnici. Le figure più richieste sono le seguenti:

  • Ingegneri civili, edili, gestionali ed elettrici
  • Geologi, meteorologi e biologi
  • Tecnici informatici
  • Manager e funzionari amministrativi
  • Specialisti in prevenzione e risposta alle emergenze

In caso di esito positivo del concorso per la Protezione Civile, si viene assunti dal Dipartimento della Protezione Civile che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Se hai interesse per diventare volontario, puoi tenere sotto controllo i siti web istituzionali e ricevere gli aggiornamenti su questo tema. Se stai cercando una formazione specifica per la tua carriera, continua a seguirci sul blog Università Telematica.

 

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