Studiare con la musica è davvero possibile? Questa è una domanda molto frequente tra gli studenti che hanno voglia di sperimentare nuovi approcci allo studio per migliorare la produttività e la concentrazione.
Per capire se sia o meno una buona idea, basta guardarsi intorno per avere la risposta. Sono tanti, infatti, gli studenti che – chini sui libri e incuffiati – riescono a focalizzarsi sulla materia oggetto di studio, isolandosi da ciò che li circonda.
In senso lato, la musica riveste un ruolo a dir poco insostituibile nella vita di ognuno, per alcuni ancora di più di altri. Ne è stato addirittura comprovato il suo potere terapeutico, in grado di lenire spesso i malumori, ammansendo sensazioni poco piacevoli.
Al netto di questa verità incontestabile, quando si studia uno dei primi requisiti è la concentrazione. Perciò non deve stupire il fatto che per molte persone, grazie alla musica, diventa più semplice estraniarsi per puntare l’obiettivo con maggiore intensità e convinzione.
Il punto è: quanto è davvero efficace per studiare? Esiste un punto di vista più generale che possa chiarire questo dilemma? Continua nella lettura dell’articolo e ne verrai a conoscenza tu stesso.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di studiare con la musica
Si, la musica è passione, vita ed energia. Ma aiuta ad alimentare la concentrazione? Secondo studi scientifici quantitativi, non esiste una risposta unanime a questa domanda. Però, sono diversi gli elementi potenzialmente utili che sono emersi dalle analisi mirate a scoprirlo.
Gli aspetti positivi per studiare con la musica
Se dovessimo elencare i pro dello studiare con la musica, non è difficile cominciare con il primo: l’effetto positivo sull’umore. Un suono rilassante migliora l’umore e, se ci si trova nel mood positivo, le abilità cognitive potrebbero subire un incremento di tutto rispetto.
A rigor di logica, selezionare una playlist di brani che più piacciono, avrà un impatto migliore sulla resa. Quando si è di buon umore, tutto diventa più semplice.
In aggiunta, dal momento in cui ci si deve dedicare ad attività ad elevata concentrazione come lo studio, che necessita di un discreto quantitativo di energia mentale, la musica giusta è in grado di creare un’atmosfera migliore, migliorando la fase produttiva di immersione.
Non da meno, l’isolamento dall’ambiente circostante. Non sempre è possibile studiare in luoghi in cui c’è assoluto silenzio; anzi, talvolta bisogna trovare la concentrazione in contesti più rumorosi di quello che si vorrebbe. Proprio in questa circostanza la musica può adempiere ancora di più al suo obiettivo, coprendo le distrazioni esterne e donando la sensazione di trovarsi in una dimensione personale più intima e appartata.
I contro di studiare con la musica
Al contrario, se dovessimo invece concentrarci sugli aspetti negativi, in maniera intuitiva uno dei primi che ci viene in mente è il fatto che possa contribuire ad aumentare il tuo livello di distrazione. Questo vale soprattutto se e quando si tratta di brani cantati che, talvolta, spingono chi ascolta ad unirsi al coro in maniera istintiva e involontaria.
I pezzi magari troppo movimentati, ritmici e intensi, sono sconsigliati perché possono dare una carica diversa da quella che serve in quel momento. Insomma, invece di mettere lo studente in una condizione di relax, possono incrementare l’adrenalina e anche lo stress.
Poi, in perfetto contrasto con quanto detto sopra, se una buona musica ha la capacità di migliorare l’umore, un brano particolarmente triste o che rievoca antichi ricordi, può innescare cattivi pensieri o malinconia al diretto interessato. Per questo è buona norma non lasciare mai fare il lavoro sporco alla “riproduzione casuale”.
L’ultima considerazione si rifà al fatto che ogni situazione è – appunto – soggettiva. Ci sono quelle persone che riescono a farsi accompagnare da un sottofondo musicale, altre che invece ne vengono influenzate e non riescono a recepire bene i concetti da memorizzare.
Quale musica ascoltare per studiare
Presa coscienza dei pro e dei contro potenziali di studiare con la musica, se fosse possibile delinearne un genere a discapito di altri, sicuramente la risposta non può non andare a favore di melodie rilassanti, con un ritmo costante e prevedibile. Da mettere da parte, quindi, i brani che al contrario hanno cambi ritmici repentini e uno stile troppo vivace e incalzante. Insomma, studiare con i Nirvana nelle orecchie potrebbe non essere una passeggiata.
Inoltre, è emerso che se si opta per musiche a cui si è particolarmente legati, che quindi si conoscono a menadito, è più facile smarrire la concentrazione per assecondarne il ritmo. Ragion per cui, è una manna dal cielo sul fronte dell’umore ma non lo è per la concentrazione a cui si ambisce. Il lato “distraente” è da tenere, quindi, sempre in considerazione e valutare a seconda dell’effetto che ha su sé stessi.
Dare quindi la precedenza a scelte più “ambient”, solo musicali e meno cantate, può rivelarsi prezioso e aiutare uno studente disperato e carico d’ansia a rilassarsi per dedicarsi alla preparazione di un esame particolarmente difficile.
Le playlist per studiare
Alla luce di quanto detto finora, possiamo dire che la musica classica rappresenti una delle prime scelte quando si parla di sottofondo musicale per studiare. Ecco tre playlist che possono fare al caso tuo.
Playlist 1: musica classica
- Bach – Brandeburg concerto No. 3
- Haydn – Quartetto per archi n. 76
- Mozart – Le nozze di Figaro
- Mozart – Sinfonia no. 41
- Beethoven – Sinfonia no. 3
- Beethoven – Sinfonia no. 9
- Rossini – Il barbiere di Siviglia
- Puccini – La Boheme
Playlist 2: Pianoforte
- Allevi – Back to life
- Allevi – Come sei veramente
- Allevi – Luna
- Allevi – Il bacio
- Einaudi – Nuvole bianche
- Einaudi – Experience
- Einaudi – Primavera
- Einaudi – In un’altra vita
Playlist 3: Musica rilassante
- Adele – Someone like you
- DJ Shah – Mellomaniac (Chillout Mix)
- Coldplay – Strawberry Swing
- Airstream – Electra
- Marconi Union – Weightless
- Cafe Del Mar – We Can Fly
- All Saints – Pure Shores
Non ti resta che provare a studiare con la musica e coglierne tutti i benefici.
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