La presenza di citazioni e note all’interno di un elaborato finale può rivelarsi preziosa e necessaria. Sapere come si mettono le note in una tesi di laurea, però, potrebbe non essere così intuitivo come sembra. Anche se sembra poco rilevante, il posizionamento corretto di una nota può fare davvero la differenza nella percezione di qualità di un testo scientifico come la tesi di laurea.

Per queste ragioni, quando dovrai scrivere il tuo elaborato finale, dovrai prestare attenzione a questo aspetto.

Mentre starai scrivendo la tua tesi, potresti notare la presenza di alcuni passaggi e indicazioni magari complessi da comprendere alla prima lettura; dovrai perciò spiegarli meglio e fornire ai lettori maggiori dettagli. Per farlo, senza occupare troppo spazio nel testo, potrai ricorrere proprio alle note e alle citazioni: il loro intento, alla fine, è proprio quello di spiegare meglio determinati concetti.

Le note sono quelle menzioni scritte in caratteri più piccoli che si trovano di solito a piè di pagina, con una numerazione progressiva che ricomincia ad ogni capitolo che seguirà.

Ecco un focus sulla tipologia di note e citazioni di cui dovrai essere a conoscenza.

Perché inserire le note all’interno di una tesi di laurea?

Tra le “cose da fare”, mentre si sta scrivendo l’elaborato finale, è tenere conto del fatto che le note – così come tutti gli altri elementi al suo interno – devono uniformarsi all’impaginazione della tesi ed essere omogenee tra di loro, sia nello stile utilizzato che nel carattere. Ci sono diversi motivi per inserire le note all’interno di una tesi di laurea:

  • Per rendere un concetto più chiaro e semplice e per spiegare quello che nel testo potrebbe risultare troppo vago
  • Per inserire l’autore di una citazione espressa all’interno dell’elaborato
  • Per rimandare ad un approfondimento nella bibliografia
  • Per illustrare il significato di un termine

Quanti tipi di note esistono?

Proprio perché ci sono diversi motivi per inserire le note nella tesi di laurea, ci sono anche diverse tipologie delle stesse. In questa guida vogliamo approfondire le due grandi tipologie di note presenti in una tesi di laurea:

  • Le note bibliografiche
  • Le note di commento

Le note bibliografiche

Le note bibliografiche rientrano in una delle tipologie più utilizzate; si tratta di quelle che servono ad indicare un determinato libro o un articolo che viene citato nel testo.

Il punto preferibile in cui inserire la nota, che comunque non è l’unico, è subito dopo il cognome dell’autore interessato. Ad esempio: “Questa teoria è stata confermata dal professore Luigi Rossi²…”.

Nella frase sopracitata si inserirà il nome dell’autore, quello dell’opera, con la casa editrice e l’anno di pubblicazione. Inoltre, immancabili, le pagine da cui vengono tratte le informazioni di cui si fa menzione.

Per fare in modo che si possa procedere più spediti, quando stai redigendo la tua tesi, riporta subito le opere in nota, così che non dovrai tornare indietro per aggiungerle a posteriori: ti porterai avanti con il lavoro e graverà di meno sulle tue spalle.

Oltre alle note, anche le citazioni sono utilissime, soprattutto in quei contesti in cui ti troveresti costretto a ripetere le stesse indicazioni più volte, potrai ricorrere ad espedienti derivanti dal latino:

  • ibidem (oppure ibid.), che ha il significato di “nello stesso luogo”, per indicare una situazione uguale alla precedente;
  • Ivi, col significato di “nello stesso luogo”, quindi stessa funzione di cui sopra, indicando una nota precedente, ma con numeri di pagina diversi;
  • Op.cit, per citare un’opera che è stata citata già ma non nella precedente nota;
  • Cit, che indica proprio una citazione precedente o preesistente, per un’opera citata che deve essere ripetuta;
  • Idem (oppure id.), col significato di “lo stesso autore

Le note di commento

Le note di commento, invece, vengono usate per aggiungere al testo delle osservazioni o precisazioni che graverebbero troppo sul testo, oppure che porterebbero il discorso ad essere spezzato e a perdere il filo.

 Come inserire le citazioni

Anche le citazioni, come abbiamo accennato, sono un escamotage a cui dover ricorrere molto spesso in un elaborato finale. Questo perché capita di dover necessariamente citare la parte di un testo, come fonte autorevole. Per farlo, basterà seguire alcuni semplici regole.

Intanto, potrebbe essere necessario separare il testo citato, andando a restringere i margini e il carattere, riducendo poi l’interlinea a 1. Nel momento in cui si inserisce una citazione potrai fare ricorso alle parentesi quadre chiamate “di omissione”: […], che hanno il compito di citare solo le parti interessate.

Se sono citazioni di poche righe, potrai usare le virgolette.

La posizione delle note

La posizione più “naturale” per le note, è quella a piè di pagina, che è anche quella maggiormente utilizzata all’interno delle tesi di laurea. Eppure, possono essere anche posizionate altrove. Facendo un rapido specchietto:

  • Le note a piè di pagina sono quelle che si riferiscono al contenuto di una pagina. Il lettore può subito usufruirne contestualmente al testo in cui si imbatte. In genere contengono spiegazioni, traduzioni, chiarimenti e riferimenti bibliografici;
  • Le note a fine capitolo contengono invece informazioni che vanno approfondite. Ad esempio, facendo rifermento a fonti e riferimenti bibliografici extra che trattano argomenti che non vengono approfonditi nella tesi;
  • Le note a fine libro, per ultimo, sono quelle che contengono le osservazioni più ampie e bene strutturate, le quali fungono proprio come approfondimenti.

I suggerimenti per scrivere le note nella tesi

Infine, vogliamo darti tre ultime raccomandazioni per scrivere le note in modo perfetto all’interno della tua tesi:

  • Numera ogni nota. Se stai utilizzando un programma di scrittura, come ad esempio Word, potrai approfittare proprio della funzione “Note a piè di pagina” per inserire automaticamente una nota nel formato più consono. Ogni nota è numerata, proprio per permettere a chi legge di poter approfondire ogni riferimento
  • Se inserisci le note a piè di pagina, azzera la numerazione per ogni capitolo della tua tesi
  • Le note devono essere sempre indicate con un carattere più piccolo, per distinguerlo dal corpo del testo

Sulle note della tesi di laurea ti abbiamo detto tutto, per ora: non ti resta che dedicarti alla costruzione del tuo elaborato finale.

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