Finalmente il tuo percorso universitario, fatto di impegno e fatica, sta giungendo al termine. Adesso, la prossima sfida in cui dovrai cimentarti è la compilazione della tesi di laurea, la ciliegina finale sulla torta. Tra i dubbi che ti attanagliano, però, quello relativo sulle dediche e i ringraziamenti da inserire svetta in alto alla classifica.

Ti starai chiedendo: dove le devo mettere?

Partiamo dal presupposto che, effettivamente, non è un argomento che viene affrontato di frequente, quando si è intenti a completare la propria tesi per rientrare nella sessione di laurea prescelta. Ragion per cui, avere una cognizione di causa precisa a riguardo, non è così semplice.

Nessun problema, in questo articolo troverai tutti i suggerimenti necessari per non sbagliare; alla fine, riuscirai a scrivere una dedica e dei ringraziamenti per la tesi di laurea perfetti per concludere in bellezza il tuo prezioso lavoro.

Tutto quello che devi sapere sulla dedica di ringraziamento da inserire nella tua tesi

Le dediche e i ringraziamenti, in una tesi di laurea, non sono un passaggio obbligatorio, ma si tratta di un gesto spontaneo ed emotivamente necessario. È il valore aggiunto che serve per impreziosire il tuo lavoro personale di ricerca. Molti studenti sentono, infatti, il bisogno di ringraziare le persone più care e dedicargli parte del successo ottenuto in questo percorso. Vediamo insieme come scrivere una dedica per la tesi di laurea e dove inserirla per massimizzarne il valore.

Cosa sono le dediche da inserire nella tua tesi

Le dediche sono il “condimento” che serve, ad un lavoro di tesi, per dimostrare a chi ti vuole bene il suo ruolo nel raggiungimento di un traguardo così importante per te.

Ci riferiamo quindi ad un piccolo elaborato soggettivo che include tutte le persone che – consapevolmente o meno – hanno significato qualcosa, a livello simbolico, nel conseguimento del tuo titolo.

Nell’introduzione alla dedica puoi rivolgerti quindi alle persone che ritieni essenziali e che hanno avuto per te un ruolo fondamentale, spiegandone brevemente ciò che hanno rappresentato.

In questa circostanza non esiste un unico modus operandi a cui attenersi, perché è una sezione personale e soggettiva, in quanto tale è giusto che se ne preservi l’intimità. Ad ogni modo, però, non essere eccessivo e ridondante nell’esposizione; basterà citare solo il nome dei tuoi affetti, visto che fanno parte della tua sfera privata, scegliendo le parole più adatte al caso per rivolgerti a loro.

Ricorda che si tratta sempre e comunque di un lavoro importante e formale, quindi – nonostante non esistano dei limiti di esposizione e dei toni a cui attenersi in questa piccolo spazio – è importante non esagerare.

Dove inserire i ringraziamenti nella tua tesi

I ringraziamenti, invece, sono quelli che si inseriscono in chiosa – di solito dopo la bibliografia della tesi, oppure prima dell’indice – per seguire un tipo di attitudine consequenziale. Non esiste infatti una regola comune a cui attenersi, ma a livello significativo il ragionamento che abbiamo descritto si sposa meglio di altre scelte.

Sappi che, a prescindere, la pagina che dedicherai ai ringraziamenti non dovrà essere numerata. Ad ogni modo, è meglio non inserire i ringraziamenti prima del sommario. Il motivo è piuttosto intuibile, sfogliando la tesi infatti non è carino imbattersi nei ringraziamenti ancor prima di leggere il contenuto dell’elaborato.

Come si scrivono le dediche per la tesi?

Per i ringraziamenti, così come per la dedica, esistono delle regole – se così possono essere chiamate – da seguire per assicurarsi di procedere per il meglio. Eccone, di seguito, alcune:

  • Cerca di non strafare troppo con le parole, meglio essere brevi e concisi per far rientrare tutto nei limiti di una pagina singola;
  • Quando ringrazi, rivolgiti per primo al tuo relatore, parliamo di un gesto soprattutto accademico. È buona norma quindi, nella speranza che sia stato anche nella realtà e non solo nella forma una guida utile, menzionare prima lui senza dilungarti;
  • Aggiungi subito dopo, sempre e solo se è il tuo caso, eventuali correlatori, tutor o altri professionisti che si sono rivelati fondamentali nella stesura della tua tesi;
  • Ricorda di mantenere, quando ringrazi queste figure, un tono distaccato e formale, com’è giusto che sia secondo l’etichetta. Terminati questi, potrai rilassarti rivolgendoti invece ai tuoi affetti

Come ringraziare qualcuno nella tesi?

Esistono diverse modalità per citare le persone a cui tieni e ringraziarle, all’interno del tuo elaborato. Potresti, infatti:

  • Nominarle singolarmente o citandoli tutti assieme, dedicando – a ciascuno di essi – un pensiero personale e ad hoc;
  • Nominarle a gruppi, bypassando l’onere di elencarli ad personam, unendoli sotto la definizione di “famiglia”, o “amici”, ecc;
  • Nominare tutti quanti tramite un’unica formula, includendo quindi tutte le persone a cui vuoi rivolgerti e sintetizzando il pensiero in una sola frase che possa andare bene per ciascuno di loro;
  • Nominarli facendo un mix tra le scelte sopracitate, alternando quindi a seconda della persona, tra chi citare singolarmente con un pensiero a parte e chi, invece, inserire assieme ad altri componenti di un ipotetico gruppo.

Esempi di ringraziamenti nella tesi

Volendo andare sul pratico, possiamo fare alcuni esempi di ringraziamenti da inserire nella tesi. Tieni sempre in considerazione che si tratta di qualcosa di molto personale e soggettivo e, dunque, non esiste una regola o una frase necessariamente più giusta di altre.

Ecco qualche esempio:

Al mio amico Giovanni, che da sempre mi sostiene in questo percorso e ogni giorno mi offre spunti di crescita interessanti e costruttivi

Ai miei genitori, che hanno creduto in me e investito nel mio percorso di studi, rendendomi una persona più completa e migliore

Alla mia compagna Giulia, fonte di ispirazione quotidiana

A mio figlio Antonio, che mi ha dato la motivazione per continuare a crescere e dare il meglio di me

A questo punto, non ti resta che scrivere la tua tesi di laurea e associare le tue dediche!

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