Come diventare educatore? Quella dell’educatore è una figura affascinante, il suo ruolo importante è trovare tutte gli strumenti e le risorse per aiutare le persone in difficoltà a migliorare le proprie condizioni di vita, non sostituendosi ma aiutando a valorizzare le proprie capacità di problem solving e la creatività individuale. Agire in questo ambito significa mettere in campo una serie di strategie volte al perseguimento di obiettivi a piccoli passi, per il benessere delle persone prese in esame.

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Chi è e cosa l’educatore?

Un educatore si occupa di fornire supporto nelle problematiche umane, quelle cioè che possono bloccare o impedire il corretto andamento di vita delle persone. Questo professionista, quindi, è coinvolto nelle difficoltà fisiche, famigliari o sociali che possono essere d’ostacolo allo sviluppo delle potenzialità dell’individuo, al fine di aiutarlo a gestire le soluzioni e a trovare le strategie più idonee per affrontarle e, in alcuni casi, superarle.

Il suo obiettivo primario è monitorare le situazioni di disagio o prevenirle e fornire sostegno e supporto. Un educatore opera in diversi contesti, può occuparsi di mediazione familiare e anche dell’organizzazione di attività didattiche in strutture scolastiche. Le mansioni principali sono:

  • Individuazione e analisi dei bisogni e delle situazioni di disagio
  • Programmazione di interventi mirati all’assistenza
  • Elaborazione di piani di recupero e riabilitazione
  • Supporto nelle attività didattiche
  • Attivazione di reti di supporto
  • Organizzazione delle azioni di assistenza

L’educatore progetta i suoi interventi operando in molteplici contesti e in sinergia con altre figure professionali, come psicologici, insegnanti e assistenti sociali. Egli può sviluppare interventi per singoli individui, famiglie o gruppi. È una figura necessaria in molte realtà problematiche che richiedono le sue specializzazioni, tra cui comunità di recupero o minorili, istituti penitenziari, asili e scuole per la prima infanzia, centri per anziani e persone con disagi psichici o fisici.

In base all’ambito in cui vuole operare, un educatore può specializzarsi mirando all’indirizzo sanitario, per esercitare la professione in contesti volti alla riabilitazione o in ambito pedagogico, operando in contesti didattici negli istituti scolastici o in cooperative volte all’organizzazione di interventi educativi mirati

 Quale percorso seguire per diventare educatore:  tutto quello che devi sapere

Mentre dapprima era possibile accedere alla professione di educatore tramite un diploma di maturità, con la normativa vigente per diventare educatore dovrai scegliere il percorso universitario. Se vuoi esercitare questa professione, dovrai quindi prima conseguire il diploma di secondo grado magari presso un Istituto Socio-pedagogico o il Liceo delle Scienze Umane, poi iscriverti alla Facoltà di Scienze dell’educazione e della formazione.

A tal proposito, Unicusano propone un percorso formativo molto interessante relativo all’area formazione, che consta di diversi corsi di laurea:

  • Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19) – curriculum Educatore Psico-Educativo e Sociale
  • Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19) – curriculum Educatore Servizi per l’infanzia Corso di
  • Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche (LM-85) – curriculum Socio-Giuridico
  • Corso di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche (LM-85) – curriculum Psico-Educativo

I primi due corsi di laurea sono di durata triennale e differiscono per l’indirizzo di specializzazione. In generale, questo percorso di studi è orientato alla trasmissione di competenze utili per collaborare e di supportare le valutazioni degli stati di disagio psicologico e di darne seguito a livello pedagogico con la realizzazione di interventi formativi ad hoc. La naturale prosecuzione della triennale è il corso di laurea magistrale, anch’esso offerto in due differenti indirizzi. La magistrale è la scelta ideale per perfezionare le tue conoscenze e acquisire nuove skills utili per ampliare le tue possibilità di carriera.

Inoltre, Unicusano offre anche un ampio ventaglio di Master di I e II livello destinati ad educatori, al fine di arricchire la tua formazione in specifiche aree chiave del settore.

Una caratteristica comune a tutti i corsi di laurea Unicusano è la possibilità di accedere alla metodologia telematica. Con questo approccio, potrai seguire le lezioni comodamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. All’interno della piattaforma potrai inoltre scaricare il materiale didattico di supporto allo studio e interagire con docenti e colleghi di corso. Gli unici momenti in cui è richiesta la presenza fisica è per sostenere gli esami e discutere la tesi di laurea.

Questa modalità didattica è particolarmente utile per organizzare al meglio la mole di studio e coniugare i tuoi impegni accademici con quelli familiari o professionali.

Dove e con chi lavora l’educatore professionale?

L’educatore può lavorare con bambini, anziani, minori, detenuti, portatori di handicap e tossicodipendenti. La sua attività professionale mira al miglioramento dei contesti di vita delle categorie in difficoltà e della valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, al fine di migliorare la situazione di disagio e fornire le risorse per rendere questi soggetti più autosufficienti.

Lo stipendio di un educatore: quanto guadagna il professionista dell’educazione

Essere educatore significa iniziare con uno stipendio non elevato ma anche avere possibilità di migliorare le proprie entrate con il trascorrere del tempo. Il guadagno medio annuale di un educatore è, infatti, da commisurare non solo in base al percorso formativo ma anche all’esperienza accumulata negli anni di esercizio della professione. Mentre un educatore alle prime armi potrà contare su uno stipendio annuo di circa 23.000 €, un professionista che ha accumulato nella sua carriera anni di esperienza può raggiungere anche i 45.000 €.

Le possibilità di guadagno saranno strettamente connesse anche all’inquadramento professionale che riuscirà ad ottenere dopo il conseguimento del titolo di laurea e al contesto in cui opera. Se, infatti, riuscirà a lavorare nell’immediato in contesti privati come le cooperative, gli sarà riconosciuto un contratto per il livello D2, mentre acquisendo la carica di coordinatore potrà passare a un inquadramento D3. Mentre l’inserimento in contesti privati è immediato, per lavorare in quelli pubblici, l’educatore dovrà partecipare ai concorsi.

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