Se hai digitato la ricerca come diventare designer, hai in mente almeno due possibili sbocchi: il web e l’arredamento. Negli ultimi anni, infatti, la figura del designer è cresciuta molto e ha trovato impiego in aree diverse.

Oggi, quando si parla di designer si fa riferimento a un creativo il cui lavoro può spaziare dall’arredamento di interni fino alla realizzazione di siti, blog e portali web. Sono questi i due rami principali di impiego, insieme alla moda. Sempre più spesso, infatti, gli stilisti vengono definiti designer di moda. Nella guida qui di seguito ci concentreremo su due aree di impiego specifiche e ti forniremo tutte le informazioni per diventare designer web e designer di interni.

Designer cosa fa? Il lavoro nel digitale

Se ti piacerebbe lavorare in ambito digitale, allora la tua ricerca “come diventare designer” riguarda il web designer. Questa figura si occupa di:

  • progettare proposte grafiche per siti web
  • realizzare la struttura informativa dei siti (infodesign)
  • studiare la grafica seguendo i principi di usabilità e impatto estetico
  • effettuare il collaudo finale dei siti in modo da verificarne l’accessibilità e l’usabilità

Si tratta di una figura che può lavorare sia come dipendente che come libero professionista. Di solito, gli inizi sono come dipendente in:

  • agenzie web
  • case editrici
  • agenzie pubblicitarie
  • società di web design
  • agenzie di servizi web

Diventa designer: le competenze da acquisire

Per intraprendere la carriera di designer non c’è bisogno solo di un certo talento creativo. Sono necessarie, infatti, una serie di competenze come:

  • tecniche di progettazione grafica
  • utilizzo dei principali software grafici come Adobe Photoshop, Image Ready, Adobe Illustrator, Fireworks, Ginp e Inscape
  • tecniche di organizzazione degli spazi web
  • utilizzo dei CMS e dei linguaggi di programmazione web
  • conoscenza dei principi di usabilità, accessibilità e di architettura dell’informazione

Studiare design: il percorso per diventare web designer

Come acquisire le competenze elencate nel paragrafo sopra? Puoi iscriverti alla laurea triennale L-4 in disegno industriale. Tanti atenei italiani offrono questa opzione con indirizzi diversi, tra cui:

  • arredo
  • comunicazione
  •  moda
  • arti multimediali

Ovviamente nel caso del web designer dovrai scegliere l’indirizzo comunicazione. Una buona alternativa per avere una preparazione più completa e spendibile nel mondo del lavoro, sono le lauree in comunicazione o informatica.

Puoi cioè conseguire un titolo triennale più tecnico e poi proseguire gli studi in ambito più creativo con la specialistica. Farai ,quindi, un percorso universitario più completo e professionalizzante della durata di 5 anni. Se scegli questa opzione, dopo la triennale dovrai iscriverti alla magistrale della classe di studi LM-12, che include tutti i vari corsi in design.

Nel caso della preparazione tecnica, invece, potresti optare per uno dei seguenti corsi proposti in modalità telematica dall’Università Nicolò Cusano:

  • informatica – laurea triennale L-18 appartenente al corso di studio in ingegneria elettronica e informatica
  • comunicazione digital e social media – laurea triennale L-20 appartenente al corso di studi in sociologia-comunicazione

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Come diventare designer di interni

Prima di capire come intraprendere questa carriera, è bene fare un po’ di chiarezza. Questo professionista, infatti, viene confuso troppo spesso con la figura dell’arredatore. Il compito di un interior designer, però, non consiste solo nello scegliere gli arredamenti degli spazi interni degli immobili. Il suo ruolo è più complesso. Progetta, infatti, case e uffici tenendo conto di aspetti come le dimensioni, la funzionalità, l’illuminazione, lo stile e il budget. Si tratta cioè di un lavoro che parte dalla considerazione della destinazione d’uso degli ambienti per arrivare poi all’esaltazione dell’estetica.

Riassumendo, il designer si occupa di:

  • progettare gli spazi interni perché risultino pratici e funzionali
  • scegliere i materiali e i colori di rivestimenti e pavimenti
  • selezionare mobilio, illuminazione e accessori (tappeti, quadri, stoviglie, vasi, arredo bagno e molto altro anora)
  • trovare soluzioni efficienti per sfruttare al meglio gli spazi e renderli vivibili
  • stabilire lo stile di arredamento in collaborazione con il cliente
  • proporre le soluzioni di arredo più moderne e in linea con i desideri del cliente

Di solito, questo professionista ascolta il cliente per capirne richieste e necessità. Dopodiché elabora un progetto che gli sottopone per approvazione. Chiaramente, questo lavoro non si svolge solo con clienti interessati a progettare appartamenti e ville. L’interior designer, infatti, si occupa di:

  • hotel
  • ristoranti, pasticcerie, caffetterie
  • uffici
  • infrastrutture pubbliche
  • centri residenziali e commerciali
  • punti vendita
  • centri benessere

Laurea in design: scienze dell’architettura

Se vuoi diventare designer di interni, puoi seguire uno dei tanti corsi specifici organizzati dagli istituti privati. Non hai che l’imbarazzo della scelta, perché l’offerta è molto ampia.

Il percorso migliore, però, resta quello universitario. In questo caso specifico potresti optare per una laurea triennale nell’area degli studi in architettura. Un’ottima scelta è quella di scienze dell’architettura, classe di studi L-17. In questo modo acquisisci una solida base in architettura e poi ti specializzi in interni con una magistrale specifica.

Prima di procedere, però, informati sull’accesso programmato. Di solito, le lauree in architettura prevedono il numero chiuso. Questo significa che dovrai sostenere un esame di ammissione vincolante. Se non superi il test, non potrai cioè iscriverti alla facoltà.

Quando hai digitato la ricerca come diventare designer non prevedevi questo tipo di percorso con tanto di test di ammissione? Allora iscriviti alla laurea triennale L-4 in disegno industriale, scegliendo uno degli atenei italiani che prevede l’indirizzo specifico in design di interni. In questo modo eviti la formula universitaria 3+2 e ti cimenti subito con il mondo del lavoro al termine della triennale.

Laura in design sbocchi e retribuzioni

Un designer di interni può lavorare come libero professionista oppure come dipendente di uno studio o di una società che offre servizi di architettura. La media degli stipendi italiani si aggira sui 37 mila euro all’anno. Lo stipendio mensile medio, dunque, è pari a circa 1900 euro. Si tratta di una retribuzione da prendere in considerazione al momento della scelta del lavoro perché è più alta di quella base italiana.

Certo, nel caso di libera professione i guadagni sono diversi perché dipendono dall’esperienza, dal numero di clienti e dalla comunicazione adottata per ampliare i propri contatti.

Trovare lavoro come designer

Dopo aver capito come diventare designer di interni dovrai passare alla fase più difficile, vale a dire quella della ricerca del lavoro. Una delle strategie da adottare è la specializzazione in un settore preciso, meglio ancora se di nicchia.

Hai mai sentito parlare di designer per la sanità o di enviromental interior designer? Quest’ultimo, per esempio, è specializzato nell’integrazione del verde all’interno di immobili pubblici e privati.

Si tratta di una professionalità molto richiesta negli ultimi anni, vista la direzione sempre più verde che sta prendendo l’edilizia e l’esistenza di numerosi incentivi destinati a chi  adotta filosofie più ambientaliste. Questo designer, quindi, lavora con un occhio alle politiche di sostenibilità ambientale e realizza progetti pieni di verde.

I designer per la sanità, invece, progettano ospedali, centri di riabilitazione e case di cura e hanno una formazione specifica che gli consente di pensare e ripensare agli spazi in funzione dei pazienti, dei medici e degli infermieri. Si tratta senza dubbio di una professione di nicchia che, però, sta prendendo molto piede sia nella sanità pubblica che in quella privata. Ovviamente, presuppone una certa conoscenza del settore sanitario, senza la quale i servizi di progettazione risulterebbero meno efficienti ed efficaci per gli utilizzatori finali.

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