Sei appassionato di agricoltura? Vorresti approfondire lo studio delle caratteristiche di terreni, piante e tutto ciò che concerne la natura? Ti piacerebbe esercitare una professione che si svolge molto all’aria aperta, senza essere sempre confinato in un ufficio? Allora potresti decidere di intraprendere il percorso di studi per diventare agronomo.

Questa figura professionale specializzata nello studio delle tecniche per il miglioramento delle culture  e la valorizzazione del territorio, infatti, è davvero affascinante e può trovare sbocchi lavorativi in molteplici ambiti. Se vuoi sapere di cosa si occupa nello specifico, quali sono le competenze necessarie e come  diventare agronomo, continua a leggere il nostro articolo.

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Chi è l’agronomo?

L’agronomo è una figura che ha acquisito sempre più rilievo negli ultimi anni. Questo professionista coniuga conoscenze teoriche e pratiche per svolgere al meglio la sua professione. Le mansioni dell’agronomo si strutturano in diversi piani di intervento, in base soprattutto al contesto operativo e al settore d’interesse. Scopriamo nel dettaglio come è strutturata questa professione, quali sono le mansioni e il percorso di studi per diventare dottore agronomo.

Le mansioni

Quella dell’agronomo è una figura professionale variegata, che deve giostrarsi tra una serie di conoscenze teoriche e ambiti di applicazione. La caratteristica più affascinante di questa professione è la possibilità di operare a stretto contatto con la natura. L’agronomo, infatti, svolge una serie di mansioni, tra cui:

  • Gestire e amministrare le aziende agricole
  • Svolgere attività di visione per comprendere l’andamento delle culture
  • Predisporre interventi migliorativi per l’allevamento di capi di bestiame
  • Sorvegliare e gestire gli interventi a tutela dell’ambiente
  • Curare il bilancio delle imprese agricole ed effettuare stime sui suoi capitali
  • Promuovere i prodotti agricoli e alimentari
  • Proporre soluzioni efficienti per valorizzare le produzioni in modo ecosostenibile

Quella dell’agronomo è una figura professionale polivalente, per la quale sono richieste specifiche competenze. Dallo studio delle caratteristiche del suolo alla protezione di piante da parassiti ambientali, questo professionista deve lavorare con responsabilità e garantire ottime strategie di intervento.

Gli ambiti di intervento

L’agronomo è una delle figure cardine delle aziende agroalimentari, che operano per la valorizzazione del territorio e dei loro prodotti. Le sue competenze e conoscenze, infatti, sono utilizzate per trarre vantaggi economici/ commerciali, mediante la combinazione di teoria e pratica. Un agronomo deve, quindi, applicare le sue conoscenze alle tecniche di coltivazione, magari in chiave ecologica.

Questa figura professionale polivalente non si “limita” allo studio delle piante, del suolo e delle modalità di valorizzazione dei prodotti tramite il miglioramento delle strategie e delle tecniche adottate e l’impiego di soluzioni efficaci, ma anche della tutela ambientale, tramite l’individuazione di tecniche non invasive e di progetti volti alla creazione di giardini e spazi verdi. I suoi ambiti di intervento sono variegati, quindi questo professionista è chiamato a:

  • Studiare le caratteristiche del suolo
  • Progettare e dirigere interventi di bonifica
  • Migliorare la rete idrica
  • Ottimizzare le coltivazioni e le tecniche di allevamento
  • Amministrare i fondi aziendali e procedere con vari investimenti
  • Orientare all’accesso dei fondi statali
  • Valutare i fattori di rischio sismico

Le conoscenze teoriche dell’agronomo: cosa deve sapere

Data la complessità e la molteplicità di ambiti di intervento, la figura professionale dell’agronomo deve sapersi muovere tra i diversi ambiti in modo pratico e preparato. Le sue conoscenze teoriche mirano allo studio della chimica, della fisica, della zootecnica, del diritto agrario e dell’ economia agroalimentare. L’agronomo è un professionista esperto: il suo compito teoria e pratica, al fine di apportare interventi mirati, risolutivi e anche efficaci.

Attivo nell’ambito ambientale, questo professionista deve sapersi muovere in difesa delle specie vegetali considerate a rischio e nella ricerca di tecniche di allevamento non invasive, applicabili nel pieno rispetto delle diverse specie animali. Al contempo, l’agronomo deve tenere il bilancio, ossia riuscire a far quadrare le finanze delle aziende in cui opera, favorendone i guadagni mediante la promozione e la valorizzazione dei prodotti.

Come diventare agronomo: il percorso di studi

Il percorso di studi per diventare agronomo è articolato in diversi step necessari per ottenere l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali. Se stai pensando a questa professione, potrai decidere di seguire diversi percorsi di studio, da biotecnologia e ingegneria. Un altro passo importante è specializzarti con un Master di I o II livello, come quelli offerti da Unicusano.

Unicusano ha all’attivo diversi Master, che possono migliorare le tue competenze in ambiti specifici, utili per sviluppare la tua professionalità in questo settore. I Master Unicusano sono caratterizzati dall’innovativa metodologia didattica adottata: la metodologia telematica. Con questo approccio, potrai seguire le lezioni comodamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Attraverso la piattaforma, potrai scaricare il materiale didattico di supporto allo studio e interagire con i docenti.

Le modalità formative Unicusano permettono di coniugare efficacemente studio e lavoro, grazie alla flessibilità e alla possibilità di seguire le lezioni senza vincoli di luogo o orario.

Lo stipendio di un agronomo: quanto guadagna?

Quella dell’agronomo è una professione che deve adeguarsi ai veloci cambiamenti in corso nell’ambito delle tecnologie volte alla coltivazione e all’allevamento. Per questo, deve seguire percorsi di aggiornamento periodici e conoscere le normative vigenti e gli incentivi messi a disposizione delle aziende. Il suo stipendio, in media, si aggira intorno ai 1900 € mensili, ma può cambiare sensibilmente in base a molti parametri, dall’esperienza alla tipologia di contratto.

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