Che ormai le università telematiche facciano parte del nostro vissuto è un dato di fatto ma c’è da registrare un fatto curioso: il loro appeal nazionale schizza alle stelle quando arriva al sud. Chiunque conosca il nostro paese sa bene che le differenze col nord sono molteplici, non solo a livello economico ma anche e soprattutto a livello sociale. Quello che stupisce del successo delle università telematiche al sud però è proprio che là non è una zona che brilla per alta alfabetizzazione digitale. Se volete scoprire insieme noi allora cosa lega in modo così forte le università telematiche al sud, continuate a leggere.
La rete non smette mai di stupire. Lo fa anche nel settore sempre più crescente delle università telematiche che forniscono l’opportunità di seguire un intero corso di laurea. Non sono mancate le difficoltà d’inserimento nel nostro substrato culturale ma alla fine il più è fatto. Per onestà intellettuale è bene ammettere che l’impennata è arrivata ora che l’America di Obama ha spinto l’acceleratore sui Mooc (massive open online courses). Di conseguenza, infatti, l’Europa si è adattata e ha dato vita al portale “Open Education Europe”, su cui si potrà accedere liberamente a migliaia di corsi preparati in tutti i quattro gli angoli del continente. Usando i dati presi dal Miur, il numero degli studenti iscritti alle università telematiche italiane (11 in tutto) ha subìto un picco nel 2010, quando si è passati da 28.557 iscritti a 40.358, per poi diminuire invece a 37.595 nell’anno accademico 2012/2013. Il sud brilla sul resto dello stivale con regioni sugli scudi come il Lazio (6mila), la Campania (5.800) e la Sicilia (5.366).
Perché questo successo delle università telematiche al sud?
A causa delle difficoltà sempre maggiori di trasferirsi al nord per studiare. La retta media di un ateneo online si aggira intorno ai 2500 euro l’anno, un esborso infinitamente più basso se paragonato ai costi di mantenimento di uno studente in una città. Per capire più a fondo questo ragionamento sulle università telematiche e sul sud prendiamo ad esempio l’università UniCusano. I suoi 10mila studenti iscritti hanno tutti la possibilità di studiare fruendo di una piattaforma eLearning che eroga materiali didattici 24 ore su 24: dispense scaricabili, video lezioni dei docenti, test di autovalutazione e slide in power point che riassumono, di volta in volta, gli argomenti affrontati. Questo fornisce allo studente l’opportunità di non dover acquistare nessun testo e di poter sfruttare a pieno il supporto orientativo-didattico di un tutor che segue ogni singolo passo dall’iscrizione alla laurea. Quello che fa sentire sicuri i ragazzi del meridione, e che quindi fornisce successo alle università telematiche al sud, è che la telematicità che non esclude la presenza. Ogni ateneo online infatti ha sedi per fare esami e socializzare ma non le impone.
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