Per molti l’università telematica è un’opportunità che sta prendendo sempre più piede ma quali sono gli sviluppi concreti di questo nuovo approccio didattico nella realtà di un paese che non ha mai amato troppo la tecnologia? Parlando di università telematica, quali sviluppi legislativi ne potrebbero migliorare l’esistenza e, soprattutto, l’utilità nei confronti di tutti quegli studenti che ne vorrebbero usufruire per motivi di comodità ma anche di convenienza economica. Ecco l’università telematica quali sviluppi presenta.
Non si può parlare di università telematica e dei suoi sviluppi senza parlare della legge Gelmini dove c’è anche la proposta della sua riduzione in tempi brevi. E’ evidente che incombe un nuvolone nero sull’università telematica e sui suoi sviluppi se le istituzioni non hanno compreso che, oltre a rappresentare una moderna e veloce concezione della fruizione didattica attraverso la tecnologia, queste realtà sono un’incredibile opportunità di risparmio per gli studenti.
Online vuol dire connessione e connessione vuol dire starsene a casa senza spendere soldi in mezzi, parcheggi e cibo nelle pause pranzo. E invece sull’università telematica e sui suoi sviluppi piomba come una mannaia il fatto che il governo, attraverso la suddetta legge, intenda ridurre il numero delle realtà accademiche. In concreto quello che si propone di fare è di proseguire la politica avviata già dal governo Prodi.
L’università telematica ha avuto grandi sviluppi negli ultimi tempi ed ha dimostrato di attecchire bene con dati che parlano di 13mila iscritti (un numero doppio rispetto all’anno scorso).
Ciò senza dubbio è dovuto ai tanti aspetti innovativi che la rendono un’ottima alternativa a quella classica. Sarebbe probabilmente un peccato se nel nostro paese l’università telematica non avesse più sviluppi. Per il breve termine invece bisognerà vedere come il governo ancora da farsi (se mai si farà) deciderà di muoversi. Intanto, già in sede di esame del disegno di legge n.180, il governo precedente aveva accolto un ordine del giorno che lo vedeva impegnato a proseguire, come detto, sulla linea dei tagli. Chissà che Grillo e il M5S non abbiano dell’università telematica e dei suoi sviluppi altre idee.
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