I luoghi comuni esistono da sempre e quelli legati al mondo della formazione online esistono da quando esiste questa nuova opportunità di studi. Adesso che la tecnologia è cresciuta è arrivata l’ora dei conti per capire se l’università telematica sia più o meno facile di quella tradizionale. Se lo chiedono in molti e ci malignano sopra in tanti ma i professori sempre più prestigiosi che stanno approdando a questo tipo di università sembrano allontanare l’accusa di essere “facile”. La verità se l’università telematica sia facile la potrete scoprire continuando a leggere.
Dell’università telematica se ne fa un gran parlare. Il luogo comune vuole che sia più facile e meno impegnativa degli atenei “in carne ed ossa”. Un po’ di pulizia si è fatta quando il Ministero dell’Istruzione ha creato una lista di università telematiche riconosciute ma questo imprimatur non basta alla gente comune per capire se questo tipo di università, quella telematica, sia più facile o no. Per questa ragione al Ministero dell’Istruzione stanno iniziando a prendere seriamente la faccenda cercando di capire se in questi luoghi di formazione vengano chiesti livelli di preparazione inferiore alla media tradizionale. Un comunicato stampa dal Ministero dell’Istruzione, che riportano blog di settore come Studenti.it e Universando.com, ci informa della linea dura che consiste nella creazione di una commissione di indagine sull’istruzione accademica online e cioè su quanto l’università telematica sia più facile.
Ecco uno stralcio del testo riportato letteralmente:
“Una Commissione di studio sulle problematiche relative all’università telematica, con l’incarico di formulare una serie di proposte di intervento per tutelare la qualità dell’offerta formativa. E’ quanto prevede il decreto firmato oggi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza”.
Insomma un gruppo di studio dedicato che indaghi e risponda una volta per tutte alla fatidica domanda: all’università telematica si ha una vita più facile? Entro due mesi dall’insediamento la Commissione dovrà produrre un dossier con delle linee guida per portare a termine questo compito la cui garanzia di buon fine è ancorata al fatto che questa Commissione è composta da professori e accademici di grande importanza e rettori.
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