In un settore come quello della formazione in cui, dopo anni di acque stantie, le cose cambiano continuamente è lecito chiedersi quale sia lo stato attuale dell’università. Come si distinguono l’una dall’altra e quali sono i paletti da avere bene a mente? E non solo, cosa può offrire ai ragazzi di oggi l’università e come va affrontata nel giusto modo per evitare di perdere tempo e, fattore ormai non secondario, soldi. Se avete anche voi voglia di schiarirvi un po’ le idee sull’università, continuate a leggere.

Siamo quasi alla fine del 2013 e la situazione dell’università qui da noi è meno semplice di quanto si voglia far credere. Apparentemente esiste una macro-distinzione tra università tradizionali e università telematiche. Per la prima categoria si intende tutto quell’insieme di atenei che hanno alle spalle una storia secolare e che, come ad esempio La Sapienza di Roma, vantano un parco docenti di primissimo livello. Come seconda categoria, invece, s’intendono tutte quelle università che offrono un insegnamento attraverso il computer con piattaforme eLearning su cui fare girare lezioni e materiale didattico. Si tratta di realtà piuttosto che recenti che, però, hanno già dovuto combattere battaglie molto dure in quanto vittime di accuse come le lauree facili o la scarsa qualità dei professori. La storia ha, infine, dato ragione a chi ha investito nella serietà delle università telematiche tanto che ben undici sono state riconosciute dal Miur come “di qualità” ed ora godono della giusta stima tra gli studenti. La ragione per cui, però, si anticipava che lo scenario sull’università  in Italia sia più complesso sta nel fatto che realtà come l’UniCusano stanno spostando sempre più l’asticella verso l’alto. Innanzitutto ha spazzato via lo schema per cui i docenti di qualità fossero solo negli atenei tradizionali riuscendo ad ingaggiare gli stessi nomi con l’aggiunta di altri tecnici molto validi per la preparazione dei ragazzi. Un esempio? Ad insegnare Criminologia c’è quella Roberta Bruzzone che mezza televisione italiana vuole con sé in studio. La vera evoluzione dell’UniCusano, però, sta nel fatto che sta sempre più sviluppando l’insegnamento in presenza. Attraverso la struttura di un campus universitario unico, infatti, sta chiamando a sé tutti quei giovani che vogliono la modernità delle strutture didattiche ma anche un’aula dove seguire le lezioni e dei luoghi in cui socializzare. Tra gli atenei tradizionali e quelli telematici, quindi, esiste anche una terza università fatta di entrambe le nature e concepita per preparare al massimo i ragazzi al mondo del lavoro. Le cose cambiano sempre di più, quindi. L’unico modo per prendere una decisione giusta è quello di prendere quante più informazioni su tutte le realtà, liberi da luoghi comuni o voci di corridoio. In ballo c’è il vostro futuro, cioè la cosa più preziosa che avete.
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