Fare ogni tanto il punto della situazione è utile e doveroso. Qual è la situazione delle università italiane? Come stanno messe le strutture? Che prospettive hanno i ragazzi a fine corso di laurea. Prima di entrare nel vivo del discorso è già bello poter dire che le università italiane in questi ultimi anni sono cresciute moltissimo. Il merito, sembra quasi superfluo dirlo, è dell’avvento delle telematiche che hanno innescato un naturale processo di concorrenza che ha innalzato il livello dell’offerta. Ecco una polaroid delle università italiane ad oggi.  

Partiamo dalle note positive. Le università italiane sono cresciute in questi anni e, volenti o nolenti, hanno saputo tenere botta con l’Europa mantenendo il livello dei docenti accademici sempre molto alto. Già di suo la categoria non temeva sberleffi all’estero, quello che è cambiato nelle università italiane è l’aggiunta in squadra di elementi tecnici. Nomi, come ad esempio la criminologa Roberta Bruzzone, in grado di rendere un po’ meno teorica la preparazione dei ragazzi evitando così l’impatto (spesso mortale) col mondo del lavoro a bocce ferme. Quello che proprio non va nelle università italiane sono gli strumenti didattici. Le aule di molti atenei sono inadeguate e prive dei mezzi minimi. A tener in vita quest’aspetto ci pensano alcune telematiche che, fiutando lo spazio disponibile, si stanno evolvendo verso il fisico. Ne è esempio il campus universitario dell’UniCusano dotato di aule con WiFi gratis e lavagne interattive mutimediali. Per quanto riguarda, invece, la questione dei “servizi” le università italiane si splittano del tutto. Da una parte c’è chi va in difficoltà anche solo a fornire una mensa decente e a prezzi umani mentre dall’altra parte c’è una filiera di realtà che proprio attraverso i servizi mette lo studente al centro della propria offerta. Vi lasciamo immaginare a quali delle due fazioni appartengono le telematiche. Dal servizio navetta per giungere comodamente in sede al tutor in grado di supportare un ragazzo dal primo all’ultimo giorno di studi. La grande crescita delle università italiane, però, passa sempre attraverso le telematiche. Sono loro, infatti, in forma virtuale o in forma ibrida, a tendere la mano ai ragazzi dopo la laurea. Servizi come lo Stage & Job Placement dell’UniCusano sono la garanzia per le famiglie che spendere soldi per mandare i propri figli alle università italiane non è più sbagliato.
Una storia questa delle università italiane che racconta con continuità il blog dell’Universitàtelematica.it e che potete constatare da soli chiedendo maggiori informazioni cliccando qui.