I tempi dell’immobilismo sono finiti. Le nostre vite avevano direzioni precise fin da quando eravamo piccoli e cambiare traiettoria era impensabile ma, soprattutto, impossibile. È vero che, in questa evoluzione forzata, abbiamo perso molte certezze tipo il posto di lavoro fisso ma almeno c’è il rovescio della medaglia e cioè che è ormai sempre possibile mischiare le carte ed iniziare una nuova partita. Non fa eccezione il settore della formazione dove, grazie al trasferimento d’università, non esistono più scelte irreversibili. Se volete sapere come cambia il trasferimento d’università ai giorni nostri e con l’avvento delle università telematiche, continuate a leggere.

Nessuno dice che si debba scegliere l’università in modo superficiale. È una strada che direzionerà tutta la vostra vita ed è quindi serio (e doveroso) imboccarla solo dopo attenta valutazione. Quello che però regala un po’ di ossigeno a chi già sta in ansia è che ormai il trasferimento d’università è uno strumento snello e semplice da usare. Inutile dire che la mano sia stata forzata dalla discesa in campo delle università telematiche. Esiste una cosa importantissima chiamata “diritto allo studio” che passa anche dalla possibilità reale di non trasformare gli studenti in galeotti. Nessun prigioniero negli atenei perché, col trasferimento d’università, chi non è felice può andar via senza bisogno di evadere. Tutto questo è reso possibile dall’arrivo piuttosto recente dei crediti formativi universitario (detti CFU) che hanno oggettivizzato il bene più prezioso di un laureando, il tempo. Tecnicamente questi crediti sono valore numerico che viene dato all’attività formativa dello studente il cui rapporto è di 1 ogni 25 ore di studio. Per intenderci, il minimo annuale di un ragazzo i cui studi sono regolari sono 60 crediti che corrispondono a 1500 ore di “fatica sui libri”. Va da sé che nel trasferimento d’università non si rischierà più di perdersi i pezzi dietro, e cioè di non vedersi riconosciute le ore di fatica già superate. Ma come c’entrano le università telematiche? 
C’entrano col fatto che, a differenza degli atenei tradizionali, la figura dello studente è messo al centro dell’offerta formativa per cui, tra le tante esigenze evase, c’è anche quella di far arrivare senza brutte sorprese nuovi ragazzi grazie al trasferimento d’università. Il modo in cui ci si riesce è quello di fornire un servizio come quello che dà la leader del settore UniCusano. Si tratta di fornire un preventivo senza impegno di  riconoscimento dei crediti formativi universitari che lo studente potrà avere compilando il form presente a questo link http://www.unicusano.it/iscriversi-universita/riconoscimento-crediti-universita. Una volta avuta in mano la propria situazione CFU, potrà farsi dare, sempre senza impegno, un piano di studi da un tutor e un preventivo della spesa. Un trasferimento d’università, quindi, senza traumi perché giunto con tutto il tempo necessario per valutare i pro e i contro di un cambio di treno in corsa.
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