Studiare il link tra tirocini ed università telematiche è doppiamente utile. Da una parte perché, se siete neo-laureati o lo state per diventare, questo post potrà illuminarvi su alcune possibilità concrete che avete di trovare lavoro e, dall’altra parte, perché si tratta di una metafora decisamente funzionale per raccontare la filosofia degli atenei online. In entrambi i casi è intelligente ritagliarsi un paio di minuti per leggere fino alla fine questo post sul rapporto tra tirocini ed università telematiche.

Partiamo dalla fine e cioè dal perché esiste un matrimonio così felice tra tirocini ed università telematiche. La ragione è chiara, perché il core-business degli atenei online è il bene dello studente. Per differenziarsi dalle università tradizionali, infatti, l’unico modo era quello di infilarsi in uno spazio scoperto e, anche se può sembrare assurdo, la parte delle esigenze reali dei ragazzi era piuttosto deserta. Si inserisce in questo ragionamento il binomio tirocini ed università telematiche perché “trovare lavoro” è il fine ultimo di conseguire una laurea. Non che la cultura personale non sia importante ma non si vive d’aria e le bollette le pagate solo con uno stipendio a fine mese. Tecnicamente esistono due tipi di tirocini: quelli curriculari e quelli extra-curriculari.
I primi fanno parte a tutti gli effetti del percorso formativo di un corso di laurea con l’idea che ogni tanto sia utile anche staccarsi dai libri per imparare sul campo un po’ di mestiere. La durata di questo tipo di esperienza varia a seconde dei CFU del corso partendo però dalla certezza che ogni CFU corrisponde a 25 ore di tirocinio.
I tirocini extra-curriculari, invece, con costituiscono “rapporto di lavoro dipendente e si rivolgono a giovani neo- laureati (da non più di 12 mesi) che intendono fin da subito mettere in atto quanto appreso durante il loro percorso accademico presso qualsiasi azienda e/o ente pubblico o privato”. In questa seconda tipologia di tirocinio è prevista una retribuzione che non può essere minore di 400 euro mensili lordi, pena multe fino a seimila euro.
Come vedete, studiare a colpi di mouse vuol dire anche potersi vivere a pieno la danza tra tirocini ed università telematiche e cioè sfruttare le opportunità che l’ateneo online di turno intrattiene con aziende o enti. Non è una cosa da poco considerata la difficoltà atavica delle università tradizionali a dialogare col mondo del lavoro e il fatto che a fare le spese di questo gap siano sempre i neo-laureati freschi inoccupati.
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