Cambiano i tempi e di conseguenza i costumi. Mettersi di traverso a questo moto perpetuo è stupido ed inutile. Nulla del procedimento del tempo si è mai fermato per volere di qualcuno. Anzi.  Anche la formazione non è più quella dei nostri genitori ma, e la cosa può anche spaventare, non è neanche più quella dei nostri fratelli o cugini maggiori. Studiare coi device ormai si può ed è una realtà che sempre maggiormente si sta assestando in Italia. Il proprio futuro potrebbe essere a portata di mano con lo studiare sui device ma dipende tutto dalla predisposizione dello studente e dalla voglia che ha di mettersi al passo coi tempi. Se volete saperne di più su come studiare sui device, continuate a leggere.

Negli ormai lontani (e mitici) anni ottanta c’era una serie televisiva, al limite del trash, che raccontava di formazione. Si tratta de “I ragazzi della 3ª C” che, tra una gag e l’altra, già mostrava il disagio dei giovani con le scuole del tempo. La sigla diceva “Studiare Omero con un videoclip…” e fu quasi una profezia alla luce di oggi, dove studiare sui device è più che una possibilità. Le università telematiche sono oggettivamente serie e c’è a garantirlo il Ministero dell’Istruzione, coi suoi controlli costanti, ma anche lo stesso corpo docente che in realtà di primo livello come ad esempio l’università UniCusano coincide in gran parte con quello di atenei polverosi tipo La Sapienza di Roma.  La tecnologia ormai sviluppata come l’eLearning poi mette la ciliegina sulla torta dello studiare sui device garantendo una fruizione di dati perfetta.
Rimane solo una domanda precisa. Perché studiare sui device?
La risposta è insita negli apparecchi stessi. Innanzitutto è una soluzione molto economica. Esistono ormai abbonamenti telefonici di molti tipi che lo smartphone o il tablet di turno non lo fanno pagare e, in quanto portatile, rende lo studiare sui device libero dagli sciacallaggi universitario di un tempo come gli scandalosi costi degli alloggi degli studenti e le spese del vivere fuori sede che non tutti hanno la possibilità di affrontare. Poi, cosa davvero più importante, lo studiare sui device consente una gestione del proprio tempo completamente autonoma. Per chi (e sono tanti) non si può permettere il lusso di essere solo uno studente, per esempio, vuol dire avere il proprio futuro in palmo di mano. Lavorate? Poco male. Nei tempi morti della vostra giornata potrete investire sulla vostra crescita grazie allo studiare sui device. In fila alla posta, sui mezzi pubblici per andare o tornare dal lavoro o, perché no?, in un momento di relax casalingo anche notturno che un tempo avreste sprecato in futili attività.
Con buona pace dei dinosauri accademici l’estinzione è in dirittura d’arrivo e l’era glaciale sarà proprio lo studiare sui device.
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