Tutto si evolve e piuttosto in fretta. Soprattutto quando si parla dell’università telematica e del suo settore, E così studiare da casa è sempre stato un modus operandi legato alle università telematiche, forse anche la famosa marcia in più che ha fatto tanto crescere tutto il movimento, ed ora che le cose sono cambiate anche lo studiare da casa muta. Come? In che direzione? Domande interessanti a cui cercheremo di rispondere tra le righe di questo post sul legame tra università telematica e studiare da casa. Buona lettura.
È fuori di dubbio che l’opportunità di studiare da casa sia sempre stata una marcia in più per chi scegliesse di frequentare un’università telematica. Perché tagliava i costi degli spostamenti e degli alloggi e consentiva la massima gestione del proprio tempo di studio a tutti, anche a quelle categorie un po’ svantaggiate come gli studenti lavoratori e le studentesse mamme. Ora, però, le università telematiche si sono espanse in un 3.0 che comporta la loro presenza sul territorio. Che sia un campus universitario (quello dell’università Niccolò Cusano è, a detta di tutti, spettacolare) o un Learning Center, più o meno tutte hanno radici nelle principali città. Significa che lo studiare da casa debba morire? Al contrario. E’ in atto una sua evoluzione in cui rimangono intatti tutti i vantaggi di costi e, soprattutto, di libertà di studio ma è ora possibile integrare il tutto con lezioni in presenza, esercitazioni in classe, spiegazioni vis à a vis coi docenti ed esami in sede una volta al mese ed in forma scritta. Si tratta solo di avere una nuova prospettiva da aggiungere a quella che già conoscete bene dello studiare da casa rimanendo voi e solo voi gli unici soggetti che possono decidere come e quanto ponderare il mix. Università telematica nuova? Forse. Studiare da casa obsoleto? Mai. Se volete approfondire il tema o anche chiedere delucidazioni su altri temi inerenti l’università telematica, non avete che da usare l’apposito form informativo.