La verità è che si studia per arrivare ad avere un buon posto di lavoro. Per questa ragione le prospettive in Ingegneria ed Economia, che sono sempre state buone, hanno spostato, e non di poco, l’ago della bilancia verso questo genere di studi. Ma attualmente come sono le prospettive in Ingegneria ed Economia? Si mantengono alte? Hanno subito la crisi come è accaduto per altri tipi di corsi di laurea? Tutte queste risposte sono contenute in una ricerca sulle prospettive in Ingegneria ed Economia che vi racconteremo se continuerete a leggere.

Ci sono titoli di studio che di base aumentano le chance di trovare lavoro. È sempre stato così e difficilmente le cose cambieranno drasticamente. Basta analizzare le prospettive in Ingegneria ed Economia per capire che quei percorsi accademici hanno un feeling più buono col mercato del lavoro. Ad avvalorare questa tesi e, soprattutto, a riconfermarla in questo delicato periodo storico di crisi arriva una ricerca.  Si tratta di uno studio condotto da Giovanni Peri, economista e ricercatore dell’Università della California, proprio sullo stato attuale delle prospettive in Ingegneria ed Economia. Quel che è emerso è che economisti ed ingegneri, a prescindere dal sesso, se la passano molto meglio di chi ha investito il proprio futuro in indirizzi umanistici. Entrando più nel vivo di questa ricerca sulle prospettive in Ingegneria ed Economia, a 10 anni dal conseguimento della laurea gli “scientifici” guadagnano almeno 10 mila euro in più rispetto ai “letterati”. Se poi la forbice dell’analisi si allarga fino ai 15 anni dalla tesi, lo scarto si fa ancor più imponente con oltre 25 mila euro di guadagno netto in più all’anno. Dai dati di questo studio sulle prospettive in Ingegneria ed Economia  escono fuori altre fotografie interessanti: entrambe le carriere garantiscono un ingresso equo nel mondo del lavoro, con percentuali di accesso pressoché uguali tra uomini e donne. Il rapporto tra voto di laurea e reddito post-laurea, poi, sfata il mito che il voto conseguito al termine del percorso universitario conti poco o nulla. Nell’analisi delle prospettive in Ingegneria ed Economia, infatti, emerge che, a parità di percorso di studi, chi si laurea con 110 guadagna in media il 50% in più rispetto a chi porta a casa un voto più basso. Si tratta di concetti molto interessanti che faranno riflettere chi sta valutando quale corso di laurea seguire e dove. Non è un caso che università telematiche di primo livello come l’UniCusano stiano allargando la loro offerta formativa proprio a corsi di laurea in Ingegneria e in Economia.
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