La vita del liceo è finita. Inizia un nuova esistenza che segnerà per sempre il vostro cammino e che vi porterà a tagliare il traguardo dell’età adulta. Essere matricole è un momento unico e per certi versi entusiasmante ma anche pieno di insidie. L’unico modo per non finire schiacciati dalla vita accademica è l’organizzazione. Tra il caldo guscio della propria famiglia (intesa anche come scuola) e il mondo esterno, c’è questo enorme acquario dove nuotano tantissimi pesci, alcuni dei quali pericolosi. Allora tenete a mente il legame organizzazione/matricole e buttatevi in acqua. Se volete qualche indicazione in più sull’organizzazione delle matricole, continuate a leggere.

Cosa c’è dietro all’organizzazione delle matricole? C’è tanta paura nata dall’inesperienza, dalla mancanza di prospettive a breve e dall’incapacità di cavarsela da subito nelle dinamiche spesso poco funzionali delle università nostrane. Ecco qualche piccolo consiglio sull’organizzazione delle matricole.

1) La prima cosa da fare nell’organizzazione delle matricole è informarsi sul web. Come spiega il blog di settore Studenti.it, è saggio orientarsi sul sito della propria università, un luogo, seppur virtuale, dove cominciare a vivere l’ateneo. Tra informazioni, nomi dei docenti e alcune indicazioni di luoghi fisici, si può considerare un’utile infarinatura per iniziare.

2) Il secondo passaggio fondamentale nell’organizzazione delle matricole è conoscere esattamente gli esami da affrontare nel primo anno di corsi. In questa maniera potrete incastrare la vostra tabella di marcia tra lezioni, seminari ed appelli. Magari in questo vi potete appoggiare alla figura di un tutor, grazie al quale scoprirete che non è poi così impossibile gestire crediti formativi obbligatori, propedeuticità, laboratori e idoneità.

3) Terzo ma non meno importante passaggio nell’organizzazione delle matricole è la ricerca di scorciatoie. Gli atenei tradizionali sono veri e propri mausolei resi lenti da procedure ministeriali. Non è obbligatorio formarsi là. Ci sono realtà altrettanto valide (i docenti sono gli stessi) dove la vita è resa più facile. Ne è esempio l’università UniCusano il cui vanto è l’aver creato da subito la figura del consulente didattico. Si tratta di “un ponte che avvicina ed accorcia le distanze tra professori e studenti, supportando questi ultimi nell’approccio e nello sviluppo logico e ponderato di un piano di studi”.

Forti di questi tre consigli sull’organizzazione delle matricole non dovrete far altro che tirare fuori il coraggio ed andare a testa alta incontro al vostro futuro.
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