Lo scenario è ormai questo e non si può modificare. Chiunque aspiri ad avere un lavoro ben retribuito e con buone prospettive non può esimersi dal conoscere le lingue. Perché l’Europa è unita e perché la globalizzazione cavalca. Nasce da queste premesse il Mediatore Linguistico che sembra la novità da cui nessuno può prescindere. Sembra, perché alle università telematiche le sue competenze sono riconosciute da molto tempo e sono, sempre da molto tempo, assecondate con altri strumenti. Continuiamo a leggere per vedere meglio come si legano le telematiche alla figura del Mediatore Linguistico.

In Italia succede sempre così. Arriva una moda e sembra ci sia solo quella e, soprattutto, sembra che prima non sia mai accaduto nulla. È il caso del recente boom della figura del Mediatore Linguistico che appare, nel settore della formazione, come il salvatore della patria. In un mercato del lavoro dove le lingue sono basilari, sarebbe l’angelo custode dei ragazzi durante i loro studi e le loro specializzazioni. Tutto molto bello ma la memoria di alcuni è corta se non ci si ricorda della tutorship che da anni le università telematiche offrono. Gli iscritti online, infatti, tra i tanti servizi che hanno, possono usare dal primo giorno il supporto di una persona fisica che le guiderà in ogni passo. Che sia la preparazione di un esame o anche la stesura del piano di studi fino alle scartoffie burocratiche da sbrigare, il tutor che c’è da sempre nella università telematiche fa più o meno le stesse cose del recentissimo Mediatore Linguistico. Qualcuno potrebbe obiettare che la differenza stia nel dopo e cioè che adesso i giovani sono aiutati anche nella difficile ricerca del lavoro. Obiezione respinta. Le università telematiche basano il loro business proprio sulle esigenze degli studenti e non si sono di certo fatte sfuggire questa. Molte realtà, infatti, hanno attivato un servizio di “Stage & Job Placement” che fa da filtro tra le aziende e i neo-laureati. Non è che si voglia criticare il Mediatore Linguistico a prescindere (ben venga un nuovo supporto per i nostri figli) ma diventa utile per il nostro stesso interesse capire quando le cose esistono già e come usarle al meglio per noi. In sintesi, che sia il Mediatore Linguistico o un più classico tutor quello che racconta spesso il blog di Universitàtelematica.it è che i nostri giovani non hanno vita facile negli atenei e dopo la laurea e noi abbiamo l’obbligo di semplificare il pane il più possibile. Se volete saperne di più, potete chiedere maggiori informazioni cliccando qui.