Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Tra lo studiare e il lavorare c’è di mezzo la giusta formazione. Perché ormai il mondo del lavoro è europeo, se non globale, e la concorrenza è davvero agguerrita. Se volete provare a stare in mezzo a questo mare magnum, l’unica via è mettersi in acqua col giusto equipaggiamento. Sembra essere parte del giusto equipaggiamento questa novità nel mondo della formazione, e cioè il Master in Mediazione Interculturale. Si tratta di una via inconsueta rispetto a quelle più tradizionali ma non per questo meno valida. Se volete capire meglio come si struttura questo Master in Mediazione Interculturale, continuate a leggere.
Il mondo della formazione è in fibrillazione. Si è capito che quella è la palestra dove si esercitano i muscoli per combattere poi nel mondo del lavoro e quindi ogni novità è accolta con grande interesse. Tra un blog di settore e l’altro, vedi Studenti.it e Universando.com, si parla molto di un Master in Mediazione Interculturale afferente alla Facoltà di Scienze della Formazione di durata di ben 1500 ore.
Agli iscritti che sapranno superare le eventuali prove di verifica in mezzo al percorso di studi e la prova finale verrà dato il Diploma di Master in Mediazione Interculturale.
A cosa serve questo Master in Mediazione Interculturale? La sua utilità è quella di sfornare professionisti altamente competenti nel “cogliere le sfide e le opportunità di un contesto pluralistico e multiculturale, capaci di individuare potenziali opportunità di crescita e di arricchimento, efficaci nella mediazione in situazioni conflittuali”.
Lo scopo finale, quindi, di questo Master in Mediazione Interculturale è quello di dare competenze professionali e culturali negli ambiti di materie come la pedagogia generale e interculturale, la psicologia sociale e l’educazione, l’antropologia, la mediazione culturale, la gestione e risoluzione dei conflitti, il diritto giuridico nazionale e internazionale (elementi di base), le comunicazioni e dei mass media, il giornalismo interculturale e le media relations in una società complessa e infine la competenza linguistica. E’ dunque un approfondimento di studi che vi aiuterà a diventare un prezioso jolly che farà gola alle aziende più moderne.
Coloro che metteranno le mani sul titolo di Master in Mediazione Interculturale sapranno operare all’interno di organizzazioni pubbliche e private, in enti non governativi e Onlus, in istituti scolastici e di formazione. Da aziende come la Telecom a onlus come Amnesty insomma. Tra le diverse offerte di questo titolo la più interessante è senza dubbio quella dell’università UniCusano: per ulteriori informazioni sul Master in Mediazione Interculturale, requisiti di ammissione, domanda di iscrizione e scadenze cliccare su http://www.unicusano.it/master/master-in-mediazione-interculturale.
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