Stanno spuntando come fragole in un bosco. Si tratta dei Learning Center che rappresentano l’evoluzione fattiva delle università telematiche in questo periodo più recente. Cosa sono? Che vantaggi possono dare? Come cambiano lo scenario della formazione? Tre domande importanti e la cui risposta è utile per chiunque abbia voglia di studiare in un modo diverso dai percorsi tradizionali. Vediamo meglio come affrontare la questione dei lLearning Center delle università telematiche.

Le distanze non esistono più. O almeno non nel modo in cui siamo abituati a conoscerle. E’ un discorso generale ma, in questo caso, a noi ne interessa l’applicazione nel settore della formazione. Siamo ormai giunti nell’era dei Learning Center. Cosa sono?  Si tratta di vere e proprie estensioni fisiche delle università telematiche. Non è un passaggio che snatura l’offerta accademica, però, quanto un nuovo strumento che si aggiunge ai già tanti presenti. Tutto quello che si può fare online, lo si continua  a fare ma alcuni passaggi possono ancora avere un senso “fisico”. In corsi di laurea come quelli di Ingegneria, per esempio, alcune lezioni in presenza sono preferibili perché consentono il confronto coi docenti e lo scambio coi colleghi studenti. Non solo. Frequentare un Learning Center delle università telematiche vuol dire anche usufruire di quei servizi tipici della FAD, formazione a distanza, e meno frequenti negli atenei tradizionali. Per esempio? Avere un tutor che vi possa seguire dal primo all’ultimo giorno (che poi è quello della discussione della tesi) non è una cosa da poco. Poterlo vedere in faccia e scambiarci continuamente idee e sensazioni è una cosa ancora più importante che potrete fare via à vis nel Learning Center. Infine c’è da considerare tutto l’aspetto “burocratico”. Una delle marce in più delle università telematiche è che tutte le scartoffie si possono sbrigare online ma non è detto che siano tutti allo stesso livello di alfabetizzazione digitale. Avere un posto fisico dove poter completare le varie partiche, quindi, può servire proprio a chi ha ancora qualche gap con la tecnologia e non se ne vergogna.
Come cambia, quindi, lo scenario della formazione ora che esistono anche i Learning Center? Ne viene stravolto. Perché si tratta di luoghi sparsi qua e là per l’Italia che fungono da porti sicuri per chi ha già intuito le grandi potenzialità di studiare online ma ha ancora un sano bisogno di contatto umano. Tecnicamente si tratta dell’unica critica che si muoveva alle università telematiche. Ora che si può studiare a Bari, Napoli, Roma o Torino come finirà l’eterna battaglia con gli atenei tradizionali? Noi ve lo racconteremo sul blog dell’Universitàtelematica.it. Se ne volete sapere di più, cliccate qui sul form informativo.