Il brutto di questi anni è che siamo in crisi nera da troppo tempo. Il bello di questi anni è che le cose cambiano ogni giorno. Una strada che fino a poco tempo fa sembrava appartenere alla fantasie più spinte di Asimov è ora una realtà e si tratta dell’opportunità di laurearsi sui device. Come è possibile? Quali scenari apre? Che conseguenze sociali comporta? Se state cercando la giusta strada formativa per voi e ancora vi state guardando intorno, continuate a leggere per saperne di più su come sia possibile laurearsi sui device.

Sembra quasi superfluo scattare l’ennesima polaroid sulla situazione delle università in Italia. I disservizi sono molti e le opportunità di convertire un titolo di studio in lavoro sono sempre di meno. Il futuro, per fortuna, viene in soccorso a questo penoso status quo spostando importanti pedine. Con l’arrivo ormai definitivo delle università telematiche, è possibile laurearsi sui device. Come? Per laurearsi sui device vi basterà avere uno smartphone o un tablet e potrete avere accesso ventiquattro ore su ventiquattro alle lezioni accademiche potendole anche rivedere tutte le volte che vorrete. Come spiega il blog dell’UniCusano, questa è una novità fondamentale per facoltà come Ingegneria dove il non poter ascoltare le lezioni era troppo squalificante. Grazie all’opportunità di laurearsi sui device, invece, anche chi lavora e chi ha una famiglia più impegnativa può ritagliarsi il tempo per farsi una cultura. Quali scenari apre questa novità del laurearsi sui device? Che il confine tra “ricchi” e “poveri”, mai veramente cancellato, è ora meno netto. Spostarsi, mangiare e dormire nelle città costa e costa anche avere un buon computer. Avere un device, invece, tra vari tipi di promozioni ed abbonamenti, è una possibilità che abbraccia una maggiore fetta sociale dando quindi a più persone questa chance di vita. Le conseguenze sociali del laurearsi sui device sono che l’università, così come è stata fino ad ora concepita, è destinata a perire a favore di nuovi e più cangianti modelli. Dare l’eLearning vuol dire spostare gli investimenti degli atenei su altre competenze, alcune delle quali ancora non sono neanche note alla massa. Al netto di ogni tipo di chiacchiericcio sul laurearsi sui device, va detto però che nessuno conosce il finale di questa storia avvincente ma tutti sono convinti che l’inizio sia davvero molto promettente. Tra uno stupido sms e qualche futile chiamata, ora in palmo di mano si ha la possibilità anche di laurearsi sui device. Scusate se è poco.
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