Che siano anni difficili da vivere è abbastanza chiaro a tutti. Quello che dispiace di più, però, è che a pagare sia spesso il nostro futuro, e cioè i ragazzi. Il diritto allo studio è continuamente tempestato di attacchi da ogni lato e l’unico modo di tutelarlo è quello di tirar fuori le unghie e combattere. E’ quello che stanno facendo gli studenti, per nulla convinti di dover abbassare la testa contro i soprusi. Ne sono riprova giornali e telegiornali, dove il diritto allo studio è in cima alla lista dei temi caldi trattati. Se volete addentarvi anche voi nella questione del diritto allo studio, continuate a leggere.

Ormai Facebook è la piazza virtuale dove accadono le cose più importanti. Una piazza dove si discute anche tanto di diritto allo studio. La scintilla che ha acceso il nuovo incendio è stata l’aver negato a circa 450 studenti universitari, seppur idonei, il loro posto letto. Secondo quotidiani di prestigio come Il Fatto Quotidiano, alla chiusura delle domande gli idonei sarebbero stati circa 1065, a fronte di soli 650 posti alloggio di cui 100 riservati agli studenti Erasmus. L’Esu (Ente Regionale per il diritto allo studio) ha ovviamente smentito categoricamente questa violazione del diritto allo studio sostenendo che si troverà di certo il posto per tutti. Questa battaglia sul diritto allo studio non sembra di facile soluzione e intanto incalza col nome di “Residenz Evil” (citando il famoso videogioco) e accompagnata da un semplice invito alla protesta:

“Incazzati. Recupera una macchina fotografica, un cellulare oppure la webcam del tuo pc. Prepara un foglio o un cartello che esprima il tuo pensiero. Scatta la foto. Pubblicala sulla bacheca dell’evento”.

Si tratta indubbiamente di un ennesimo esempio del perché le università telematiche stiano sempre più prendendo piede. O si studia dal computer rimanendo a casa ed evitando così di vedersi calpestato il diritto allo studio o ci si rivolge a quegli atenei online come l’università UniCusano che al virtuale hanno unito servizi reali come, nel caso specifico, un campus universitario a Roma ben lontano dalla situazione pubblica dei dormitori.
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