Si tratta di una forma mentis e niente e nessuno potranno mai sconfiggerla. Perché il modo di agire delle università telematiche è quello che le ha rese celebri e luminose negli anni bui della formazione dove sembrava che per lo studente non ci fosse via d’uscita. Ed invece, rotto il monopolio, si è squarciato anche il velo grigio che copriva la tecnologia applicata alla formazione. Ecco perché alle telematiche sanno bene cosa sono gli hashtag ed ecco perché hanno ferma intenzione di spiegarlo. Se siete studenti di questo tipo di ateneo o semplicemente state curiosando su questo mondo, vi consigliamo di soffermarvi qualche minuto su questo post per capire una volte per tutte cosa sono gli hashtag.

Chi legge il nostro blog di Universitàtelematica.it o, addirittura, arriva a compilare il form informativo lo sa bene. Le università telematiche devono il loro successo al fatto che stanno sempre dietro alla tecnologia. Perché? Per piegarla alle esigenze degli studenti. Ecco perché è bene per voi scoprire cosa sono gli hashtag.  Conoscerli significa usarli e usarli significa facilitarsi la vita online. Ecco cosa c’è da tenere a mente su cosa sono gli hashtag:

1)   Per gli utenti di Twitter: na volta che averte scritto e pubblicato un hashtag, non sarà più possibile tornare sui vostri passi per cui non fatelo mai con leggerezza;

2)   Per gli utenti di Facebook: quando cliccate su un hashtag vedrete solo il post dei vostri amici o di chi ha impostato un livello di privacy pubblico. E’ quindi ovvio che dovete essere “pubblici” se avete intenzione di essere connessi con tutta la comunità.

Oltre a queste macro-precisazioni c’è da stilare un veloce vademecum per capire a pieno cosa sono gli hashtag:

–       Non siate complessi
Se trattate un argomento specifico, mettete quell’argomento come hashtag;

–       Non siate frenetici
Mai più di due o tre hashtag a post. Oltre è fastidioso per l’utente e improduttivo per il posizionamento;

– Non siate alternativi
Non è il posto in cui dimostrare che sapete scrivere. Se fate “gli strani” non vi cercherà mai nessuno.

Si tratta, insomma, di poche e chiare indicazioni su cosa sono gli hashtag che però rientrano perfettamente nella mission delle telematiche. Mettere i giovani in condizione di padroneggiare i social e non subirli vuol dire mettere i giovani in condizione di cavalcare il proprio futuro invece di rincorrerlo.