Un ingegnere è rispettato e ben pagato. Un insegnante, invece, deve combattere contro violenze di ogni tipo ed ha uno stipendio da fame. È lo specchio di questo paese dove conta di più chi ha la manualità culturale di saper fare i ponti rispetto a chi ha “le mani” sul nostro futuro e cioè i nostri figli. Per questa ragione il corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione non ha mai goduto di grande fama tra gli studenti e le sue metodologie antiche non fanno che scavare un gap tra professori e studenti. L’arrivo delle università telematiche, però, sembra aver cambiato le cose ed ora il corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione prende nuova vita. Se volete saperne di più su questa rinascita a fenice del corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione, continuate a leggere.   

Le famiglie colte dell’Impero Romano mettevano la figura del precettore al centro della vita dei loro figli. Si trattava di persone di altissimo livello a cui i patrizi non facevano mancare nulla perché stavano portando avanti il basilare compito di formare le nuove generazioni. Un grande insegnamento andato perso in questa società dove la categoria dei “prof” ha attenzione solo per brutti fatti di cronaca. Il risultato è che il corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione non è proprio tra i più battuti dai giovani che non sono attratti né dagli stipendi da fame nè dalla poca considerazione sociale.
Le cose stanno cambiando, però, ora che sono arrivate le università telematiche.
I giovani non si trovano con questa “classe di insegnanti” perché lo stacco è troppo forte. Tra chi smanetta con lo smartphone e vive sui social network e chi racconta sempre le stesse storie di promessi sposi in riva al lago, infatti, c’è il vuoto pneumatico. C’è ma non ci sarà. Chi, infatti, vuole frequentare adesso un corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione lo può fare online preparandosi grazie a video-lezioni di eLearning e a materiale didattico scaricabile. Se la volontà è quella di seguire fisicamente il corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione, poi, ormai tanti atenei virtuali hanno lezioni in presenza. Ne è esempio l’università UniCusano che ha un campus universitario a Roma dotato di WiFi gratis, appunti online e altre nuove tecnologie didattiche.
Alla fine di un corso di laurea in Scienze della Formazione e dell’Educazione con un’università telematica, quindi, non ci sarà l’ennesimo dinosauro mal visto dai giovani ma un moderno insegnante perfettamente in grado di conciliare preparazione sulla materia con giusto approccio alla tecnologia. Vi sembra poco?
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