Come diventare ambasciatore? Il chiederselo dimostra l’importanza che date alla vostra voglia di entrare nel mercato del lavoro col piede giusto. Tutto si è evoluto (e in realtà non ha affatto smesso di farlo) ed anche intraprendere la carriera diplomatica non è più un iter che marcia su canoni prestabiliti. Se vi affascina girare il mondo, parlare le lingue e conoscere sempre nuove culture, non vi resta che scoprire come farlo secondo le (mutate) regole del nuovo millennio. Ecco perché questa mini-guida vi sarà utile. Metterà a fuoco, seppur brevemente, i crismi entro cui vi sarà necessario stare se ambite a lavorare da ambasciatori seguendo i corsi di laurea e i master delle università telematiche. Curiosi? Allora leggete fino alla fine questo articolo.

Come diventare ambasciatore? Innanzitutto con le università telematiche. Perché offrono un mix tra FAD – formazione a distanza e FIP – formazione in presenza ideale per affrontare materie così complesse. Alcuni passaggi formativi, infatti, devono necessariamente essere spiegati dai docenti in aula e, magari, assimilati insieme ai vostri colleghi di studi attraverso le verifiche e le esercitazioni in classe nate ad hoc. Altri, invece, ha senso “farseli” da soli, guardando e riguardando i video delle lezioni fino a quando non sarete certi di aver capito.

Di certo il primo passaggio per essere ambasciatore è conseguire una laurea in Scienze Politiche. Molti sono gli atenei online in grado di farvi fare questa scelta, con Unicusano che arricchisce la sua offerta in tal senso con l’offerta continuativa di seminari prestigiosi presso la prestigiosa aula magna del campus universitario di Roma e sempre fruibili online in streaming sul sito e sulle pagine social ufficiali.

Il passo successivo alla laurea è la partecipazione al concorso pubblico che si tiene una volta all’anno ed è strutturato in 3 parti:

  1.  selettiva (domande generali e specifiche su discipline internazionali);
  2.  scritta;
  3.  orale.

Chi può fare l’esame di stato da ambasciatore? Chi possiede le seguenti caratteristiche:

  • cittadinanza italiana;
  • età non superiore ai 32 anni compiuti;
  • costituzione fisica adeguata;
  • conoscenza di almeno due lingue straniere.

Una volta superato l’esame, se volete raggiungere la vetta, dovete puntare all’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite la cui sede centrale è a New York. Come ci si accede? Si può entrare in seguito al superamento del concorso, bandito in Italia dal Ministero degli Esteri, che dà ai vincitori accesso a stages alla conclusione dei quali potrete ottenere l’incarico di ambasciatore.

E’ chiaro che, tra un concorso e l’altro, lo studio delle lingue straniere sul territorio sia essenziale. Una ragione in più per preferire le università telematiche a quelle tradizionali. Il loro modo di erogare formazione, infatti, consente un bel risparmio tra mancati vitti e alloggi dei fuori sede e studi a casa. Avrete, quindi, un tesoretto da investire per la vostra formazione all’estero. Vostra o dei vostri figli se siete genitori in cerca di informazioni per il loro futuro.

Diventare ambasciatore oggi

S’è capita la complessità della missione ma per definire nitidamente come diventare ambasciatore, è bene stabilirne le credenziali. Esattamente queste sono le mansioni di un diplomatico:

  • rappresentare presso lo Stato accreditatario il proprio paese, proteggendone gli interessi;
  • intraprendere rapporti con la classe politica dello stato accreditatario, negoziando con essa;
  • affrontare e arginare situazioni di crisi;
  • promuovere all’estero l’immagine dell’Italia, dando un forte impulso alle relazioni culturali, economiche e commerciali;
  • dove non vi è un consolato, esercitano anche tali funzioni, qualora, invece, ci fosse, il consolato dipenderà dalla missione diplomatica;
  • elaborare e preparare documentazioni e rapporti, coordinando la posizione del proprio Paese rispetto a delle specifiche problematiche.
  • studiare problemi politici e commerciali;
  • preparare progetti di cooperazione con i diversi paesi.

La carriera diplomatica

Di cosa si occupa un diplomatico? Di certo del mantenimento della pace e della sicurezza della comunità internazionale nel mondo. Molto bello ma tutt’altro che semplice. La missione diplomatica è qualcosa di formale perché si tratta, a tutto gli effetti, di un rapporto giuridico tra lo stato accreditante (chi invia l’organo) e quello accreditatario (chi riceve).

Gli organi sussidiari e ausiliari del diplomatico sono:

  • consiglieri di legazione;
  • segretari di legazione.

Da notare che l’esercizio delle funzioni avviene solo in seguito all’accreditamento del Ministero degli Affari Esteri che chiede all’accreditatario un indice di gradimento rispetto all’individuo designato come capo missione. Una volta verificato il gradimento, il Capo dello Stato provvede a rilasciare una lettera credenziale al capo missione, nella quale viene attestata la sua competenza nell’esercizio delle funzioni previste.

Come diventare ambasciatore vi è chiaro? Avere una direzione nella vita vi aiuta molto per cui è molto importante che ci crediate. Sta a voi, poi, esserne certi al 100% spingendo fino in fondo ma solo quando sarete certi di tutte le informazioni sull’argomento. Come avere questa certezza? Vi basterà leggere con costanza tutti gli articoli del blog tematico. Non solo. Perché attraverso la pagina dedicata, avrete anche modo di mettere nero su bianco i vostri dubbi per chiederci esattamente quello che ancora non sapete.