Per lo svolgimento di alcune professioni, l’iscrizione ad un Albo è un’operazione necessaria al fine di poterla esercitare senza incorrere in sanzioni. In Italia, l’esistenza degli albi professionali mira a definire e attestare – da parte di chi è iscritto – la presenza di specifici requisiti legati alla gestione e al controllo che, in quanto tali, vengono monitorati dal Ministero della Giustizia.
Ad oggi ci sono oltre due milioni di persone rientranti in uno degli ordini professionali registrati sul suolo nazionale.
Dal momento in cui si esercitano mestieri che di fatto vengono regolamentati da un ordine professionale, l’iscrizione all’albo è un passaggio necessario che però prevede il rispetto di un determinato percorso e di una serie di obblighi, oltre al possesso di titoli di studio appropriati.
Quali professioni rientrano in questa tipologia? Qual è l’iter da seguire per iscriversi ad un albo professionale? Se stai cercando una risposta a tutte queste domande, sei arrivato nel posto giusto. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Tutto quello che devi sapere sugli albi professionali
Come hai avuto modo di comprendere, se vuoi esercitare alcune professioni, come il medico o l’avvocato, non potrai fare a meno di iscriverti all’ordine professionale d’appartenenza. Non è una scelta facoltativa, ma un vero e proprio obbligo che – se ignorato – comporta una serie di sanzioni che mirano a identificare l’attività come esercizio abusivo. Ecco come procedere per evitarlo.
Che cos’è un albo professionale?
Iniziamo questa guida con una definizione di albo professionale, per capire meglio di cosa stiamo parlando.
La parola albo deriva dal latino “album”: si tratta della tavola di legno in gesso utilizzata nell’antica Roma per pubblicare gli atti ufficiali. Da questa definizione, è facile intuire cosa sia un albo professionale: parliamo di un registro che raccoglie i nominativi di coloro che svolgono una certa professione dopo aver conseguito il titolo di studi necessario. In alcuni casi, inoltre, è richiesto il superamento di un esame di abilitazione che possa permettere al candidato di esercitare legalmente la propria professione.
Dobbiamo specificare che non si tratta solamente di un elenco fine a se stesso: tali registri sono sorvegliati dal Ministero Della Giustizia.
A cosa serve un albo professionale?
Nel modo in cui è stato pensato dal legislatore, un albo professionale serve per controllare le modalità di accesso alle professioni, la qualità dei servizi offerti, l’aggiornamento professionale degli iscritti e il rispetto del codice deontologico relativo alla professione.
Quali sono gli albi esistenti in Italia?
Come abbiamo detto, oltre due milioni di lavoratori sono coinvolti negli ordini professionali. In Italia ce ne sono attualmente 27. Eccoli qui:
- Agenti di cambio
- Agronomi e Forestali
- Agrotecnici
- Architetti
- Assistenti Sociali
- Attuari
- Avvocati
- Biologi Chimici
- Commercialisti ed esperti contabili
- Consulenti del Lavoro
- Farmacisti
- Geologi
- Geometri
- Giornalisti
- Infermieri
- Ingegneri
- Medici e Odontoiatri
- Notai
- TSRMPSTRP (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione)
- Ostetriche
- Periti Agrari
- Periti industriali
- Psicologi
- Spedizionieri Doganali
- Tecnici radiologi
- Veterinari
Quali sono gli esempi di professioni per cui è necessaria l’iscrizione all’ordine?
Per fare qualche esempio, tra le professioni che rientrano di diritto negli albi di settore, si annoverano:
- Medici, dentisti odontoiatri, farmacisti, veterinari e fisioterapisti;
- Avvocati e notai;
- Laureati in chimica, ingegneria, biologia, geologia, agronomia e forestale;
- Giornalisti, consulenti del lavoro, psicologi, assistenti sociali, commercialisti, architetti e contabili.
Si tratta di registri che sono visibili e consultabili da parte del pubblico, anche grazie all’ausilio di internet rimandante ai siti istituzionali degli organi di riferimento.
Perché iscriversi all’albo professionale
L’iscrizione ad un albo è obbligatoria, se la legge prevede l’essere iscritti come condizione per esercitare la professione. Ad esempio, uno studente che prende la laurea in giurisprudenza non diventa automaticamente avvocato, notaio o magistrato. Per occupare quel ruolo, non solo dovrà svolgere un tirocinio obbligatorio ma dovrà superare l’esame di Stato che lo abiliti nell’esercitazione della sua professione. In caso contrario, si cade nel penale.
In aggiunta, chiarito questo passaggio preliminare, ogni professionista iscritto all’albo non potrà fare a meno di compiere altre due operazioni:
- Seguire dei corsi di aggiornamento e formazione, con lo scopo di acquisire il numero di crediti formativi necessari richiesti dall’ordine a cui appartengono;
- Essere in possesso di un’assicurazione che lo copra dai danni che potrebbe infliggere al cliente nell’espletamento delle sue funzioni professionali.
Come ci si può iscrivere all’albo professionale
Per capire come si fa ad iscriversi ad un albo professionale, senza tralasciare nessun aspetto, il suggerimento più adeguato è quello di andare a controllare i requisiti menzionati nelle modalità di iscrizione redatte dai singoli albi, in genere presenti nella modulistica dell’ordine di appartenenza.
In genere, i passaggi necessari sono i seguenti:
- Pagare la quota di iscrizione annuale;
- Dimostrare il possesso del titolo di studi, seguito dalla frequenza del tirocinio e dall’esame di abilitazione, ovviamente superato;
- Presentare il documento di identità attestante la residenza a la cittadinanza italiana;
- Studiare i punti elencati relativi al regolamento interno che esplicita tutte quelle casistiche che potrebbero causare l’insorgere di sanzioni e la radiazione dall’albo.
Una volta completati tutti questi step, l’iscritto riceverà il tesserino di appartenenza all’albo professionale.
Cosa succede se non ci si iscrive all’albo
Come abbiamo avuto modo di apprendere, quando sei in procinto di esercitare talune professioni, non puoi esimerti dall’obbligo di iscriverti all’albo. In quali sanzioni si potrebbe incorrere altrimenti? Innanzitutto, se non lo fai, si configura l’abusivo esercizio di una professione, un reato che prevede fino a sei mesi di reclusione e una multa che va da 103 a 516 euro.
Se il lavoratore (autonomo e con partita IVA) emette fattura per una prestazione effettuata, ma riservata a chi è iscritto a un determinato ordine professionale, la fattura è nulla.
È bene sapere che non esiste un limite numerico oltre il quale è impossibile iscriversi, poiché – sempre secondo la legge costituzionale – non si può imporre un numero limitato di esercenti di una specifica professione che è regolamentata per definizione e significato.
Nella considerazione che l’iscrizione ad un albo professionale vada rinnovata ugualmente alla pari di qualsivoglia quota necessaria per pagare altri tributi, incluso il bollo di circolazione della propria automobile, se non viene saldata il Consiglio Territoriale di Disciplina può intervenire a livello disciplinare, imponendo un versamento obbligatorio entro una data fissata.
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