Se, dopo tanti anni di studio, hai deciso di lavorare all’interno dell’Università, non potrai fare a meno di un curriculum accademico.

Che tu voglia iniziare ad intraprendere il dottorato di ricerca o voglia effettivamente puntare alla docenza universitaria, dovrai assicurarti di avere un curriculum accademico di tutto rispetto per farti notare in maniera adeguata.

Come probabilmente saprai, il curriculum vitae è il documento per eccellenza in grado di attestare le tue competenze e le tue esperienze professionali, inclusi ovviamente i titoli di studio a tuo carico. Il curriculum accademico, però, ha delle peculiarità e deve mettere in risalto il tuo percorso accademico, gli incarichi professionali all’interno dell’università, i progetti di ricerca, le pubblicazioni, i premi, le borse di studio e qualunque cosa sia d’aiuto per evidenziare la tua preparazione. Da dove si cominciare per essere sicuri di crearne uno sufficientemente completo? Scoprilo andando avanti in questa lettura.

Tutto quello che devi sapere per dar vita ad un curriculum accademico perfetto

Il presupposto originario è che ciascun curriculum si differenzia dall’altro poiché è oggettivamente personale. Non solo dovrà contenere le informazioni di base necessarie, tra cui quelle che riguardando la propria istruzione ed eventuali certificazioni conseguite e riconosciute, ma una serie di voci che oltre ad arricchirne l’aspetto, possono rappresentare la discriminante positiva per cui si viene notati. Ecco tutto quello che devi sapere per curare un curriculum accademico provvisto di tutto ciò che occorre.

Perché scrivere un curriculum accademico: i vantaggi

Tra i vantaggi di cui potrai godere, se riuscirai ad accertarti di aver redatto un curriculum accademico perfetto, c’è la certezza di aver presentato ed esposto – attraverso un linguaggio chiaro e conciso – tutti i dettagli che contribuiscono ad identificarti come professionista e candidato ideale.

Il fine ultimo dovrà infatti essere quello di venderti bene agli occhi dei tuoi interlocutori, adeguando il contenuto e il linguaggio del tuo CV a coloro i quali sarà rivolto in sede opportuna. Se giochi bene le tue carte, i risultati arriveranno senza troppe difficoltà. Il CV come biglietto da visita, sempre e comunque, è fondamentale.

Cosa scrivere in un CV accademico

Per avere un CV accademico valido e ricco di informazioni, ci sono degli elementi imprescindibili da inserire al suo interno. Tra questi, menzioniamo:

  • Dati personali di contatto
  • Profilo personale
  • Formazione accademica
  • Esperienza lavorativa in ambito accademico
  • Attività di ricerca
  • Pubblicazioni
  • Conferenze e seminari
  • Premi e riconoscimenti
  • Lingue
  • Referenze

Vediamo nel dettaglio come organizzare queste informazioni.

I dati personali

Ogni CV che si rispetti ha in evidenza i dati personali e le modalità di contatto. Devi sempre includere il tuo nominativo, il numero di cellulare, l’indirizzo di residenza e quello della mail, il profilo Linkedin (se ce l’hai) e il titolo professionale. Attenzione ad indicare una mail che leggi e che utilizzi, che abbia un aspetto professionale.

Il profilo professionale

Il profilo professionale è un breve abstract da inserire nella parte alta del tuo CV, che racchiude dettagli relativi alle tue esperienze professionali e alle competenze che hai acquisito nel tuo percorso di studi. Includi spunti rilevanti per il target a cui ti rivolgi: si tratta di una parte del CV che deve catturare l’attenzione del lettore e invogliarlo a proseguire nella lettura. Cerca di far trapelare dettagli su chi sei, cosa fai e perché potresti fare la differenza.

La formazione accademica

Nel tuo CV non possono mancare riferimenti alla formazione accademica. Essendo un CV accademico, è rilevante includere solamente i titoli di studio universitari, tralasciando gli aspetti relativi al diploma. Puoi indicare i tuoi titoli, dal più vecchio al più recente, menzionando nome del titolo, Ateneo frequentato, anno di inizio e di completamento degli studi, valutazione finale e argomento della tesi.

Esperienze professionali

Parlando di esperienze lavorative, queste dovranno sempre essere presenti nel CV. Puoi farlo citando le istituzioni presso cui hai lavorato e le eventuali materie che hai insegnato. Seminari ed esercitazioni a cui si è preso parte sono incluse in questa sezione. Cerca in questa fase di far risaltare le tue peculiarità e i risultati raggiunti, valorizzando il tuo profilo.

Attività di ricerca

Se sei un ricercatore, includi le tue attività di ricerca inserendo sempre riferimenti al nome del progetto, Università coinvolta e anno.

Pubblicazioni

Se hai delle pubblicazioni attive, in questa sezione puoi dar loro risalto facendo delle specifiche citazioni. Le pubblicazioni valorizzano il CV accademico e la credibilità del professionista: per questo è così importante inserirle sempre, se le si hanno a disposizione.

Riconoscimenti e premi

Anche premi e riconoscimenti sono importanti per un CV di questa natura. Si tratta di uno scompartimento da curare che dà lustro alla tua persona in ambito culturale e professionale. Nel caso in cui avessi dei premi e delle onorificenze per il lavoro svolto, ricorda di inserire sempre la data di conseguimento.

Lingue straniere

La conoscenza di lingue straniere è un fattore molto apprezzato in un CV; questo può diventare un vero vantaggio competitivo, soprattutto se ambisci a lavorare in contesti internazionali. Nel CV accademico, inserisci sempre tutte le lingue parlate in base alla valutazione CEFR (Common European Framework of Reference for Language), aggiungendo, in caso, le certificazioni ufficiali ottenute.

Conferenze e eventi

Non dimenticare di citare conferenze ed eventi a cui hai preso parte, sia come spettatore che come conduttore. Andrà esplicitato, sempre e comunque, il mese e il giorno in cui si è svolto – incluso il luogo – e le caratteristiche del convegno in questione, con i temi esposti.

Come inserire le referenze in un curriculum accademico

Nonostante in un CV “tradizionale” non siano presenti le referenze, in un CV accademico è consigliabile inserire una lista di referenze che possano dare rilievo alla tua candidatura.

Idealmente, consigliamo di allegare 2-3 referenze al tuo CV: se hai avuto dei mentori importanti, fai lasciare loro una referenza in tuo favore.

Come impaginare un CV accademico

Altro aspetto importante di un CV accademico è la sua fruibilità: il CV deve essere semplice, chiaro e facile da leggere. Per questo l’impaginazione ha un ruolo fondamentale. Non esiste una regola universale per impaginare un CV, ma ci sono alcuni consigli da seguire per migliorarne la leggibilità:

  • Imposta i margini a 2,5 cm per lato
  • Scegli una interlinea 1,15
  • Opta per caratteri senza grazie, che facilitano la leggibilità, come Arial o Helvetica
  • Quanto alla grandezza del carattere, meglio optare per 11-12 per il corpo del testo, fino ad arrivare a 14 per i titoli
  • Utilizza grassetti e corsivi con parsimonia
  • Scegli un font scuro (nero) su sfondo bianco
  • Inserisci solo le informazioni davvero importanti: meglio essere chiari e concisi

Ultimo accorgimento: se invii il tuo CV in formato digitale, opta per un formato PDF.

Su come preparare un CV accademico ti abbiamo detto tutto, per oggi: non ti resta che cimentarti nella preparazione.

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Credits Immagine: DepositPhotos / AndreyPopov