Cosa fare dopo infermieristica? La figura dell’infermiere è di primaria importanza in tutti i contesti assistenziali e sanitari.
Se anche tu hai deciso di intraprendere questo percorso e sei arrivato alla tanto desiderata laurea triennale, potresti avere dubbi sulle specializzazioni dopo infermieristica. Le opzioni sono numerose: dal proseguire gli studi con una laurea magistrale a scegliere una specializzazione tramite un master.
Continua a leggere il nostro articolo per saperne di più.
Infermieristica: quale è la durata del Corso di Laurea?
Il Corso di Laurea in Infermieristica ha una durata triennale. In questo arco di tempo, lo studente acquisisce tutte le nozioni teoriche e le abilità tecniche per svolgere al meglio la professione di infermiere. Per entrare alla facoltà è necessario superare un test di ammissione, poiché il corso è a numero chiuso.
Chi è l’infermiere? I compiti di questo operatore sanitario
L’infermiere è un operatore sanitario con una posizione di rilievo soprattutto nella somministrazione delle terapie. Il suo ruolo consiste nell’affiancare il medico nelle diverse attività sanitarie. Qui sotto, un elenco delle mansioni:
- assistere il paziente al fine di garantire il trattamento e la cura della sua patologia
- seguire le prescrizioni del medico e valutare lo stato di andamento delle cure
- analizzare e rispondere in maniera concreta ai bisogni fisici e psicologici del paziente
- supportare la famiglia, fornendo tutte le informazioni utili a comprendere lo stato del malato
Se hai deciso di intraprendere questa carriera professionale e hai conseguito la laurea, allora dovrai mixare doti personali ad abilità e competenze tecniche. Oltre a svolgere le proprie mansioni al meglio, un infermiere deve operare con un grande senso di umanità e molta empatia. Egli è, infatti, un protagonista nel processo di cura e la sua azione è fondamentale per supportare e aiutare il paziente nelle diverse fasi della malattia.
Cosa fare dopo Infermieristica?
Hai conseguito la laurea triennale in Infermieristica e vuoi saperne di più sulle specializzazioni per infermieri?
Se da un lato è possibile iniziare subito la propria esperienza sul campo; dall’altro l’infermiere che ha ottenuto la laurea triennale può scegliere di continuare a studiare. Cosa fare dopo infermieristica? Una delle opzioni è puntare sulla propria formazione.
Ti piacerebbe, per esempio, diventare un consulente? Oggi, puoi intraprendere la professione di CTU, vale a dire di consulente tecnico presso i tribunali. Questo significa che i magistrati hanno l’opportunità di avvalersi delle tue competenze per stilare una perizia di carattere infermieristico.
Per lavorare in questo specifico settore, però, devi avere delle competenze molto ben definite. In questo caso la tua specializzazione infermieristica verterà sugli aspetti legali e forensi. Per ottenere questo genere di preparazione ti basta seguire un master post laurea. Una volta completato il master, potrai iscriverti nelle liste dei consulenti tecnici dei tribunali. Questi elenchi vengono messi a disposizione dei magistrati, che li consultano per contattare i consulenti.
Se ti piacerebbe acquisire una specializzazione infermieristica, valuta l’opportunità di iscriverti a una laurea magistrale o a un master di I livello. In questo modo, infatti, potrai diventare un infermiere specializzato in ambito geriatrico, pediatrico o forense.
I Master Unicusano per infermieri
Se stai pensando di proseguire la tua formazione, i Master Unicusano rappresentano la soluzione ideale per te.
Potrai così usufruire dell’innovativa metodologia didattica dell’ateneo. I master, infatti, sono erogati con metodo telematico e-learning. Grazie a questo approccio didattico, potrai seguire le lezioni in qualunque luogo e in qualunque momento, semplicemente accedendo alla piattaforma telematica universitaria, attiva 24 ore su 24. La flessibilità della didattica di Unicusano è perfetta per conciliare lo studio con gli impegni professionali. Questo significa che i corsi di specializzazione per infermieri di Unicusano ti consentono di lavorare e studiare contemporaneamente. Puoi cioè fare esperienza sul campo in ospedale e, allo stesso tempo, continuare a studiare.
L’offerta formativa è estremamente vasta. La scelta dipenderà molto dalle tue ambizioni e dalle tue aspirazioni personali. Tra i master più scelti nell’area medico-infermieristica, citiamo:
- Master II Livello in Management sanitario
- Master I Livello in Infermieristica ed Ostetricia Legale e Forense
- Master I Livello in Gestione del coordinamento nelle professioni sanitarie
- Master I Livello in Area critica ed emergenza sanitaria
- Master I Livello Management delle cure primarie e territoriali
Se ti piacerebbe avere un ruolo dirigenziale e organizzativo, per esempio, puoi scegliere i corsi di specializzazione per infermieri in Management sanitario e in Gestione del coordinamento nelle professioni sanitarie. Un infermiere, infatti, può ambire al ruolo di coordinatore infermieristico.
Coordinatore infermieristico: chi è e cosa fa?
Il coordinatore infermieristico è un infermiere con compiti organizzativi. Si occupa, infatti, di gestire e coordinare un’unità operativa all’interno di una struttura ospedaliera.
Nello specifico le sue mansioni riguardano la gestione del personale, il controllo del livello di qualità dei servizi ospedalieri erogati, la formazione del personale ospedaliero e il corretto passaggio delle informazioni/comunicazioni agli altri professionisti sanitari.
Cosa fare dopo infermieristica per accedere a questo ruolo? Bisogna seguire un master specifico in gestione e coordinamento delle professioni sanitarie. Il master di Unicusano, per esempio, propone un piano di studi con materie come gli strumenti di analisi della gestione dei servizi; gli aspetti giuridici della responsabilità nelle professioni sanitarie e gli aspetti etici e medico legali della responsabilità nelle professioni sanitarie. Si tratta cioè di un percorso teorico-pratico che prepara ad avere mansioni gestionali.
Di solito, però, per rivestire il ruolo di coordinatore infermieristico viene richiesta anche una certa esperienza pregressa come infermiere.
Quali sono gli sbocchi professionali per un infermiere e le sue reali possibilità di guadagno?
Un laureato in Infermieristica, che magari ha anche conseguito una specializzazione, ha diverse possibilità di inserimento lavorativo. Può lavorare, infatti, come dipendente pubblico, libero professionista o dipendente privato.
Gli sbocchi professionali di questo operatore sanitario, infatti, sono numerosi:
- case di cura
- cliniche private
- ospedali e ASL
- ambulatori medici
- case di riposo
- istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)
- strutture residenziali e di degenza
Lo stipendio percepito da un infermiere sarà diverso in base al contesto in cui lavora e alla formula contrattuale. Nel settore pubblico, per esempio, è in vigore il contratto collettivo nazionale e la retribuzione varia a seconda del livello. Nel settore privato, invece, lo stipendio medio di un infermiere oscilla tra i 1.600 euro e i 2.000 euro al mese.
La professione infermieristica: quando le competenze incontrano un gran cuore
Quella dell’infermiere è una professione nobile, in cui una serie di conoscenze, competenze e abilità tecniche devono fondersi con delle precise doti personali, tra cui un’ottima capacità di ascolto, una buona empatia e un forte spirito di osservazione.
Se hai intrapreso questo percorso accademico e conseguito la laurea triennale sei, ormai, consapevole di tutti gli sforzi e dei doveri morali richiesti a questo operatore sanitario.
Essendo l’intermediario tra medico e paziente, l’infermiere rappresenta l’immagine principale della struttura in cui opera. Il suo compito non consiste solo nel fornire un’adeguata assistenza sanitaria. L’infermiere è anche una figura di supporto morale non solo per i pazienti, ma anche per i familiari.
Seguire questa strada ti renderà davvero orgoglioso di praticare una professione che può dare infinite soddisfazioni, non solo dal punto di vista professionale ma anche, e soprattutto, dal punto di vista umano. Essere un infermiere è, infatti, molto più di un semplice lavoro: è una missione che richiede sia una notevole professionalità che un gran cuore.
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