La figura professionale dell’assistente sociale è sempre in prima linea nel sostegno alle persone in difficoltà.

Ma qual è quindi il fine ultimo di un assistente sociale? Senza girarci troppo intorno, è il miglioramento di talune condizioni di vita, affinché chi ne è vittima possa ricevere gli strumenti necessari per uscirne, proteggendo la propria integrità psicologica.

Per questa ragione, la professione di cui parliamo non si limita a pochi ambiti d’azione ma al contrario si estende in contesti molteplici e talvolta molto diversificati e variegati.

Se pensi che lavorare nei servizi sociali potrebbe essere un modo per esprimere te stesso e la tua empatia, potresti allora essere un valido elemento utile a combattere e contrastare alcune situazioni difficili che ancora oggi sono parte integrante di questa società. Vuoi sapere da che parte cominciare e quali sono gli studi a cui dovrai dedicarti per poter realizzare il tuo desiderio? Leggi allora questo articolo fino alla fine, troverai una risposta ad ogni singolo dubbio.

Tutto quello che devi sapere per diventare assistente sociale

Quando si decide di intraprendere la strada per trasformarsi in un assistente sociale, di base un potenziale studente universitario è consapevole del fatto che potrà avere la possibilità di accedere a diverse prospettive lavorative. Perché? Il motivo è molto semplice: la categoria dei servizi sociali può essere inserita all’interno di una categoria molto ampia e aperta per definizione. Ma quali sono le mansioni e i guadagni dell’assistente sociale? Ecco quello che devi sapere.

Chi è l’assistente sociale e cosa fa

L’identikit dell’Assistente Sociale, secondo anche gli spunti appena forniti, è legato al servizio della comunità. In quanto tale, perciò, si occupa di minori che si trovano in condizioni di disagio e di difficoltà anche piuttosto spiccate, o di interi gruppi o nuclei famigliari.

Tra le problematiche per cui la sua figura professionale è richiesta, di distinguono: disabilità, forme di dipendenza, limiti economici, fino ad intervenire anche nelle carceri e in comunità d’accoglienza in senso lato.

Inoltre, la professione dell’Assistente Sociale è formalmente riconosciuta dallo Stato e da una legge – nr.23 risalente al marzo del ’93 – che la regolamenta.

Quali sono gli studi che ha fatto

Per quanto riguarda invece gli studi da intraprendere, per assicurarsi di poter diventare assistente sociale si dovrà terminare la triennale o la magistrale relativa al Servizio Sociale (L39). Secondo poi, si dovrà superare l’esame di Stato per essere abilitati alla professione e rientrare nell’albo ad essa relativo.

Durante i corsi, lo studente dovrà svolgere e completare i tirocini formativi in essi inclusi, per fare in modo che possa acquisire sul campo – attraverso il primo contatto – gli strumenti necessari che gli serviranno in seguito.

Brandendo un titolo triennale in Servizio Sociale, inoltre, si avrà libero accesso ai corsi di perfezionamento e ai vari master di primo livello reperibili. Solo con la magistrale, per ovvi motivi, si potrà invece passare al conseguimento di master di secondo livello e – come in ogni percorso di studi che si rispetti – anche ai dottorati di ricerca.

L’Assistente sociale può essere riconosciuto in due categorie ben distinte:

  • Assistente sociale di base, che rientra a pieno titolo in tutte le mansioni di cui abbiamo discusso;
  • Assistente sociale Specialista che, invece, svolge fondamentalmente dei compiti di dirigenza e coordinazione sempre negli stessi contesti. In questo caso, il candidato dovrà avere conseguito una laurea magistrale ed essersi iscritto alla sezione A dell’Albo professionale.

Dove lavora e quanto guadagna

Come abbiamo avuto modo di appurare, l’Assistente Sociale è una figura professionale estremamente preziosa e indispensabile, considerate le situazioni talvolta ai confini in cui alcune persone si trovano coinvolte.

Nel dettaglio della specificità dei suoi interventi, la sua professionalità si spinge nel tentativo di porre rimedio a casi in cui sono coinvolti i minori per i più disparati motivi contingenti, magari anche di interesse legale legati ai tribunali di competenza.

A seguire, pazienti affetti da difficoltà che colpiscono la loro salute mentale, tossicodipendenti e persone impegnate negli iter indispensabili per il riconoscimento di handicap specifici, sia fisici che mentali.

L’Assistente sociale lavorerà quindi anche in consultori, in cui è richiesta esplicitamente la sua presenza, per entrare nel vivo di realtà precarie e molto delicate, a contatto con giovani, anziani, disabili, extracomunitari.

Dal punto di vista economico, invece, l’Assistente Sociale ha la possibilità di poter essere assunto come dipendente – a seguito di una selezione partecipando ai concorsi pubblici – oppure, in alternativa, puntare sulle cooperative.

Per ovvie ragioni, se vincitore del concorso il suo guadagno sarà più redditizio; si parla di un contratto di lavoro a tempo pieno, di almeno 36 ore lavorative settimanali, con uno stipendio medio che parte dai1200 euro al mese.

Se, invece, l’assunzione è da parte di una cooperativa, la retribuzione può variare in base ai casi.

I Master per assistenti sociali

Unicusano ha all’attivo una vasta offerta di Master di I e II livello destinati ad assistenti sociali e a chi si occupa di assistenza psicologica alla persona. Citando qualche esempio:

  • Master I Livello in Dipendenze patologiche: strategie di intervento e prevenzione
  • Master I Livello in Operatori per l’immigrazione e l’integrazione
  • Master I Livello in Metodi e tecniche per l’integrazione dei diversamente abili
  • Master II Livello in Disagio giovanile, devianza sociale e comportamenti a rischio

I nostri Master vengono erogati grazie alla metodologia telematica: potrai seguire le lezioni comodamente online, grazie ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Se vuoi saperne di più e proseguire il tuo percorso di specializzazione nell’ambito dell’assistenza sociale, contattaci ora.

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