La sfera della sessuologia desta la tua curiosità e sei interessato a saperne di più per poter lavorare in questo ambito?  La sessuologia è la disciplina che studia gli aspetti medici, psicologici e socioculturali della sessualità. Fanno parte del suo ambito di interesse non solo le relazioni di coppia più comuni, ma anche le dinamiche all’interno dei nuclei famigliari che possono condizionare l’individuo.

Insomma, il sessuologo clinico è colui che – grazie agli studi e alle competenze che è riuscito ad affinare – fornisce un ausilio al paziente che ha necessità di avere una visione più chiara e meno torbida, circa la propria sessualità.

Il sessuologo, come professionista, può operare sia in settori privati che pubblici, a seconda delle richieste e delle circostanze. Come puoi immaginare, si tratta di una figura che non smette mai di essere utile e preziosa per l’evoluzione sociale ed individuale delle persone, a qualunque età. Vuoi scoprire come diventare sessuologo? Prosegui nella lettura di questo articolo e avrai le risposte che stai cercando.

Qual è il percorso da intraprendere per diventare sessuologo di professione

Come abbiamo avuto modo di introdurre, il sessuologo o terapeuta sessuale è un professionista che cerca di intervenire sulle più comuni problematiche psico-fisiche che impiantano le proprie radici nel terreno della sessualità. Si occupa, quindi, di tutte quelle difficoltà intime segnalate da chi vorrebbe risolverle. Ma qual è il suo percorso di studi per poter svolgere questa attività? Ecco le informazioni necessarie.

Quali sono le competenze di un sessuologo

Le competenze di un sessuologo clinico vertono attorno alla psicologia tradizionale, in primis, che diventa essenziale per riuscire a decodificare le problematiche di natura sessuale che i pazienti segnalano durante il loro percorso personale.

La Sex Therapy, Terapia Sessuale, è proprio l’approccio terapeutico per eccellenza di cui si serve il sessuologo per accompagnare il paziente verso il superamento delle disfunzioni sessuali segnalate. Si tratta, quindi, di una modalità che si avvale dei principi classici di psicoterapia cognitivo-comportamentale, volutamente adattati alla scienza della sessuologia, per andare a risolvere i disagi e le prestazioni relative alla sfera sessuale e ai rapporti che ne derivano.

La considerazione a monte, per quanto riguarda la scelta di questa tipologia di approccio, si basa sull’evidenza che siano proprio i fattori cognitivi ed emotivi a giocare un ruolo determinante nelle difficoltà sessuali dei pazienti. Sulla base di una simile correlazione, il sessuologo cerca di risalire alla fonte del problema.

Appurate le competenze psicologiche del sessuologo, un altro campo in cui deve mostrare la propria preparazione è sicuramente quello anatomico, fisiologico e fisiopatologico. Perché? Il motivo è molto semplice; parliamo di approfondimenti necessari atti ad una risoluzione completa del caso clinico con il quale dovrà confrontarsi.

Quali sono le mansioni di un sessuologo

Prima ancora di addentrarci nei dettagli delle mansioni specifiche di questo professionista, occorre distinguere tra Sessuologo e Consulente Sessuale. Nel primo caso, la figura professionale con la quale ci si interfaccia ha conseguito una specializzazione in Psicoterapeuta e, in più, ha concluso il percorso di Sessuologia Clinica.

Al contrario, il Consulente Sessuale è uno psicologo che in genere ha, all’attivo, un corso biennale in Sessuologia Clinica. Per questa ragione, si tratta di due approcci similari ma non identici.

Prima ancora di mettere in atto le sue conoscenze, il Sessuologo dovrà individuare la natura del problema esplicitato dal suo paziente. Qualora si dovesse parlare di situazioni legate all’erezione o alla perdita di desiderio, in primo luogo bisognerà verificare se si tratti di una disfunzione di natura proprio organica. Nel caso in cui si dovesse escluderla, si passerà al setaccio la situazione, inoltrandosi quindi in campo psicologico e relazionale.

È comunque sempre necessario e mai scontato, riuscire a fare delle considerazioni a priori per capire cosa escludere, così da riuscire ad intervenire con l’approccio più adatto al contesto nel quale ci si imbatte.

Qual è lo stipendio di un sessuologo

A livello economico, lo stipendio di uno Psicologo, incluso quindi quello di un Sessuologo, è di circa 1.650 € netti al mese (parliamo quindi di 30.600 € lordi all’anno).

Si può partire da una retribuzione minima che ammonta sugli 850 euro al mese, fino ad un tetto massimo di 5000. Tuttavia, questi parametri variano molto in base al contesto: un libero professionista può guadagnare molto di più.

Gli studi per diventare sessuologo

Nonostante in Italia il sessuologo sia a tutti gli effetti una figura professionale equiparabile alle altre, non può ancora vantare una tutela legale completa. Certo è che, sul fronte degli studi da affrontare, è previsto che si debba conseguire una laurea in Medicina e Chirurgia oppure in Psicologia. Lo step successivo sarà la partecipazione ad un corso di formazione in Sessuologia che dovrà essere formalmente riconosciuto.

Si aggiunge l’opportunità di iscriversi ad una Scuola di Specializzazione apposita della durata di almeno 4 anni.

I master per sessuologi

Ci sono numerosi percorsi di studio che possono aiutarti ad intraprendere questa professione e ricevere la formazione adatta. Ad esempio, Unicusano ha all’attivo il Master II Livello in Psicosessuologia clinica, che nasce per formare operatori esperti in Psicosessuologia clinica in possesso delle competenze necessarie volte ad acquisire informazioni utili all’analisi analisi sessuologica.

Parlando nello specifico delle competenze acquisite, al termine del Master gli studenti sapranno:

  • Utilizzare le conoscenze in psicosessuologia clinica per perfezionare le capacità di ascolto e condurre un colloquio di consulenza sessuologica;
  • Progettare e condurre interventi, anche a valenza formativa, di educazione alla salute e alla sessualità rivolti a studenti, genitori e insegnanti di scuole di ogni ordine e grado e a operatori inseriti in strutture socio-sanitarie;
  • Utilizzare strumenti operativi per la gestione delle problematiche di coppia.

Il Master ha durata annuale pari a 1500 ore di impegno complessivo per il corsista, corrispondenti a 60 cfu. La formazione viene erogata online, grazie alla metodologia telematica: potrai accedere alle lezioni in qualunque luogo e in qualunque momento, semplicemente connettendoti alla nostra piattaforma.

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