Se ami il cinema e ti affascina il processo creativo alla base di una produzione cinematografica, la professione di regista è sicuramente un’opzione da valutare.

Spesso, in questi casi, serbare desideri “fuori dagli schemi” per i più, ci si sente quasi in soggezione a seguire strade alternative. Niente di più sbagliato. Chiunque, infatti, deve avere l’opportunità e il diritto di dare credito alla propria vocazione. Quando si parla di regia, d’altra parte, non ci si riferisce solo al cinema ma anche alla televisione, alla radio oppure al teatro. Si tratta di un ruolo professionale tanto affascinante quanto carico di responsabilità e impegno.  Ma, sicuramente, non impossibile.

Se vuoi scoprire nel dettaglio come diventare regista e quali step seguire per arrivare all’obiettivo, sei nel posto giusto: continua a leggere questo articolo.

Quello che devi sapere se vuoi intraprendere la carriera di regista

Come puoi facilmente intuire, la figura regista è quella su cui conta tutta la produzione. Il successo e il fallimento di un’opera, infatti, dipende spesso da quanto egli sia in grado lui di gestire tutto il team. Ma cosa serve, ad un regista che si rispetti, per fare un buon lavoro? Imprevisti leciti a parte, si intende. Scopriamolo insieme.

Le mansioni di un regista

Per quanto riguarda, più nello specifico, sia le competenze che le mansioni di un regista, si tratta di una figura trasversale sotto diversi punti di vista. In quanto tale, deve essere infatti completo nella sua formazione.

In primo luogo, oltre a selezionare il cast, sarà sua responsabilità dover reperire i finanziamenti che servono per dar vita alla produzione del progetto, e – una volta ottenuti – dovrà curare un piano di azione che includerà i tempi limite e le prove che seguiranno.

Inoltre, letti e studiati attentamente i copioni, a livello tecnico coordinerà gli attori e supervisionerà la fotografia e la scelta delle scenografie necessarie. Non sono escluse le attività legate alla post-produzione, come il montaggio, la messa a punto degli effetti speciali e sonori.

Le competenze di un regista

Sul fronte puramente personale, il regista deve avere un’impostazione di un certo tipo, considerato il fatto che deve costantemente interfacciarsi con figure professionali diverse che gravitano sul set. A ragione di questo, avere delle nozioni d’antropologia e psicologia, per avere la sicurezza di porsi nella maniera giusta, potrebbe essere un valore aggiunto inestimabile.

Seguono, quindi, abilità di problem solving e di gestione dello stress, oltre che la capacità di produrre – in qualsiasi momento – idee risolutive, oltre che creative.

Dal punto di vista più tecnico, invece, sono sicuramente necessari:

  • La vasta conoscenza delle arti figurative, della storia del teatro, del cinema, della tv e dello spettacolo
  • La conoscenza delle tecniche e degli stili di regia
  • La capacità di utilizzare attrezzature tecniche di ripresa
  • Fondamenti di sceneggiatura

Gli studi di un regista

Per diventare regista, ci sono delle conoscenze necessarie da implementare e dalle quali non si deve e non si può prescindere. In primo luogo, si deve avere una giusta gestione di quelli che sono i campi legati alla produzione artistica che includono, di conseguenza, sia il montaggio che la fotografia, fino a considerare l’installazione della scenografia e il processo creativo dei costumi.

In questo modo, se il regista ha consapevolezze in tutti i settori sopracitati, riuscirà meglio ad interfacciarsi con i suoi dipendenti, dando loro la sicurezza di riuscire a capire, nel dettaglio, i problemi che segnalerà di volta in volta.

A livello accademico, la facoltà che meglio rappresenta la partenza – a livello teorico – per chi ha intenzione di intraprendere questo lavoro, è il corso di laurea di natura umanistica; l’obiettivo, è avere una panoramica generale di ogni aspetto creativo sotteso ad un ruolo così importante.

Ad esempio, il corso di laurea in scienze della comunicazione è un ottimo modo per avvicinarsi a questo settore. Nello specifico, l’offerta formativa Unicusano prevede:

  • Corso di Laurea in Comunicazione Digitale e Social Media (L-20)
  • Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Digitale (LM-19)

Entrando nello specifico, il primo corso, di durata triennale, si prefigge di formare professionisti del Web con un’ampia conoscenza delle dinamiche sociali, culturali, giuridiche, tecnologiche ed economiche correlate ai nuovi media. Il percorso formativo rappresenta la base per accedere alle lauree magistrali che preparano professionalità nel campo del giornalismo, dell’industria culturale e della comunicazione digitale, dell’educazione digitale e della ricerca applicata ai media.

In particolare, la Magistrale Unicusano in Comunicazione Digitale vuole fornire agli studenti avanzate competenze professionali per affrontare gli attuali scenari tecnologici e comunicativi, dal marketing digitale ai social network, dai metodi di ricerca sociale e mediale all’analisi semiotica dei prodotti culturali.

I nostri corsi di laurea si contraddistinguono per l’innovativa metodologia didattica adottata: la metodologia telematica. Grazie a questo approccio, potrai seguire le lezioni comodamente online, accedendo ad una piattaforma di e-learning attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Sicuramente, dopo la laurea, possono essere utili corsi di specializzazione e Master specifici nel settore. In questi contesti, lo studente avrà modo di affrontare una serie di stage che punteranno molto sulla pratica sul campo, oltre che alla formazione teorica sempre necessaria e presente.

Quali sono i guadagni di un regista

Negli ambienti lavorativi artistici, parlare con precisione di stipendi è spesso utopistico; sono diversi i fattori che contribuiscono a sancire la retribuzione che spetta ad un regista, a seconda del settore di riferimento.

In linea del tutto generale, i guadagni di un regista si aggirano tra i 3000 e i 3500 euro mensili, una volta che ci si è affermati nel proprio campo.

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