Se ami lo sport in ogni sua espressione; se hai appena terminato il liceo e vuoi coniugare passione e lavoro; se sei arrivato su questa pagina allora ti interesserà sicuramente sapere come diventare istruttore sportivo.

Sappiamo bene che in qualsiasi disciplina, per raggiungere risultati soddisfacenti è necessario allenarsi con costanza; sappiamo anche che il supporto e la guida di un professionista esperto sono fondamentali per apprendere le basi della disciplina e per applicarle nella giusta maniera.

Cosa fa un istruttore sportivo?

Il termine istruttore è piuttosto generico, per cui viene utilizzato indistintamente per tutti gli operatori presenti nell’ambito di palestre, centri sportivi, scuole calcio, strutture ricreative ecc.
Viene comunemente definito anche allenatore, ossia colui il quale gestisce programmi di allenamento mirati relativi ad una determinata disciplina.

L’istruttore sportivo si occupa di migliorare la forma fisica dei propri atleti al fine di ottimizzarne le performance; ma si occupa anche di trasmettere le basi teoriche della disciplina sportiva nella quale si è specializzato, partendo da quelle che sono le regole per arrivare alle tattiche di gioco.

L’operatività di un istruttore sportivo parte da un’accurata osservazione degli atleti, finalizzata ad individuare le attitudini da valorizzare e le debolezze da colmare.
Sulla base dell’analisi effettuata vengono elaborati i programmi di allenamento, che solitamente affiancano all’attività fisica anche una base teorica composta da regolamenti sportivi e strategie tattiche.

L’allenamento di ogni singolo atleta/sportivo viene poi monitorato con attenzione, per verificare la corretta esecuzione degli esercizi e per correggere eventuali errori.
L’attività di monitoraggio è fondamentale per valutare i progressi fatti dagli atleti a livello individuale, o di gruppo nel caso degli sport di squadra.

Nei casi di attività che presuppongono l’utilizzo di attrezzature l’istruttore si occupa anche di controllarne il fuzionamento e il corretto utilizzo da parte degli sportivi.

Le mansioni di un professionista non riguardano soltanto l’aspetto tecnico-operativo dello sport; un istruttore svolge anche funzione di ‘motivatore’, ossia deve essere in grado di motivare i propri atleti/allievi affinché si applichino con impegno e costanza fino al raggiungimento di un miglioramento atletico.
Il supporto motivazionale diventa imprescindibile nell’ottica di una corretta gestione dello stress, che solitamente si accumula nel periodo pre-gara.

Gli istruttori che operano nell’ambito degli sport di squadra si occupano di promuovere tra gli atleti un atteggiamento positivo, ma anche spirito di gruppo e allo stesso tempo di sana competizione.

Alcuni istruttori sportivi gestiscono anche l’organizzazione tornei, gare ed eventi sportivi di vario genere.

Per quanto riguarda il tipo di collaborazione, un professionista può lavorare sia come dipendente e sia come collaboratore autonomo.
Tra i contesti in cui più facilmente può trovare impiego rientrano le federazioni, le società sportive, i centri fitness, i club sportivi, le palestre, le scuole e le università.
In alcuni casi la professionalità di un profilo qualificato e specializzato può essere richiesta anche nei centri di fisioterapia e riabilitazione, dove solitamente opera in sinergia con medici sportivi e fisioterapisti.

Come diventare istruttore sportivo: formazione e specializzazione

Per diventare istruttore bisogna acquisire i requisiti formativi richiesti dalle Federazioni e dalle Associazioni sportive di riferimento.
La normativa italiana prevede che ogni ente federale disponga in maniera autonoma i requisiti necessari per ottenere la qualifica di allenatore e accedere alla professione.

La certificazione per svolgere l’attività di istruttore deve essere quindi rilasciata da:

  • C.O.N.I.
  • Federazioni sporive o discipline associate riconosciute dal C.O.N.I.
  • Enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I.
  • Università (attraverso la facoltà di scienze motorie)
  • Enti equiparati

È quindi importante verificare, attraverso il sito istituzionale del C.O.N.I., che i titoli rilasciati da enti e associazioni siano effettivamente riconosciuti validi.

Per quanto riguarda il percorso formativo è importante partire da una base che garantisca allo studente le conoscenze e le competenze per accedere ai percorsi di specializzazione relativi alle specifiche discipline sportive.
Il punto di partenza ideale è la laurea in scienze motorie, un indirizzo che di recente è stato inserito nella proposta formativa della telematica Niccolò Cusano in modalità ‘Eccellenza’.
Sia la triennale in Scienze motorie e sia la magistrale in Scienza e tecnica dello sport sono proposte attraverso il metodo del Pecorso Eccellenza, ovvero attraverso una metodologia che garantisce una preparazione attuale e approfondita in merito ad ogni materia studiata.

Il conseguimento di un titolo triennale consente di ricoprire i seguenti ruoli:

  • Personal trainer (per attività motorie che hanno come finalità il benessere fisico
  • Istruttore di discipline non agonistiche
  • Insegnante di attività ludiche e ricreative
  • Educatore nelle scuole materne e primarie

Un’ulteriore specializzazione, ovvero il conseguimento di un titolo magistrale, permette di acquisire una professionalità estremamente qualificata, spendibile nell’ambito di ruoli dirigenziali e tecnici.
Tra le figure più interessanti il direttore tecnico di organizzazioni sportive, l’allenatore di sport di competizione, l’allenatore di attività agonistiche per disabili e l’analista di gara/prestazione.

Ora sai come diventare istruttore sportivo; se desideri ricevere ulteriori informazioni e dettagli sul corso di laurea in Scienze motorie dell’Unicusano contattaci attraverso il form online che trovi cliccando qui!