Il consigliere riveste un ruolo fondamentale all’interno del Consiglio di Amministrazione; ecco perché ti spiegheremo in questo post come diventare consigliere di amministrazione.

Facciamo un passo indietro per cercare di capire cos’è e che funzione ha il CdA all’interno di una società.

Nell’ordinamento giuridico italiano il Consiglio di Amministrazione è l’organo collegiale al quale è affidata la gestione delle società di capitali (società per azioni, società a responsabilità limitata, società in accomandita per azioni e società cooperative).

L’attuale legislazione attribuisce al CdA ampi poteri di gestione; nel dettaglio il CdA svolge funzioni di guida strategica, di supervisione e di intervento nelle fasi decisionali.
Per la sua importanza nell’ambito della governance deve poter contare su consiglieri qualificati, in possesso di una preparazione attuale e completa.

Consigliere di amministrazione: cosa fa

Alla luce della normativa attuale il consigliere non è più soltanto un figurante ma è diventato un profilo importantissimo, che riveste un ruolo attivo nel CdA e in generale nell’ambito della gestione strategica di un’impresa.

Secondo quanto disciplinato dalla legge i membri del CdA devono possedere requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità, che andremo ad approfondire nel corso del post.

È fondamentale comprendere che il concetto di professionalità assume in tal caso un significato ampio che include una profonda conoscenza del business.

Due sono le tipologie di amministratori:

  1. Amministratori esecutivi (executive directors), che sono anche manager della società
  2. Amministrtori non esecutivi (non-executive directors) che non sono manager della società

La presenza degli amministatori non esecutivi si rende necessaria per una questione di controllo sugli eventuali conflitti di interesse che possono nascere tra gli amministratori esecutivi.

I consiglieri agiscono sotto la direzione di un presidente, il quale viene nominato tra i membri del consiglio.
Essendo i componenti di un organo collegiale, i consiglieri agiscono attraverso deliberazioni che vengono prese dallo stesso organo sulla base di un quorum, ovvero di un determinato numero di volti favorevoli.

Il C.d.A. può delegare alcune funzioni ad un Comitato esecutivo, che può essere composto da uno o più consiglieri (amministratori delegati).

I requisiti

Il primo dei requsiti fondamentali per diventare consigliere di amministrazione è la professionalità.

I candidati devono aver maturato un’esperienza di almeno tre anni in: attività di amministrazione/controllo (ruolo direttivo) all’interno di un’impresa; attività professionali; attività di insegnamento universitario afferente a materie economiche o giuridiche; funzioni dirigenziali presso enti pubblici o amministrazioni che prevedono la gestione di risorse economiche e finanziarie; funzioni dirigenziali nell’ambito di enti e amministrazioni che afferiscono al settore creditizio, mobiliare e assicurativo.

Il requisito dell’onorabilità prevede la non sussistenza di cause che possono impedire lo svolgimento della carica o che potrebbero determinarne la sospensione.

Il ruolo di consigliere non può essere ricoperto da chi:

  • Si trova in una delle condizioni di ineleggibilità o decadenza previste dall’articolo 2382 del Codice Civile;
  • È stato soppoposto a misure di prevenzione disposte dall’Autorità giudiziaria ai sensi della legge n.1423 del 1956 o della legge n.575 del 1965, salvi gli effetti della riabilitazione.
  • È stato condannato con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione: a pena detentiva per uno dei reati previsti dalle norme che regolano l’attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa; alla reclusione per uno dei delitti previsti dal Codice Civile (titolo XI del libro V); alla reclusione (non inferiore a un anno) per delitti contro la Pubblica Amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica; alla reclusione (non inferiore a due anni) per qualunque delitto non colposo.

L’ultimo requisito, ma non meno importante, è il requisito di indipendenza, il cui livello deve essere tale da non pregiudicare la gestione sana e prudente dell’azienda.
Devono essere evitate commistioni politiche, potenziali fonti di pressione e ingerenza nelle scelte aziendali.

La professionalità è identificabile in un ruolo attivo; il consigliere deve quindi essere consapevole delle proprie responsabilità, della funzione che svolge e degli eventuali rischi che comporta il ruolo stesso.

Come si diventa consigliere

Entriamo nel cuore del nostro post e cerchiamo di capire come diventare consigliere di amministrazione, ovvero qual è il percorso di studi ideale per specializzarsi.

La professionalità non prevede formazioni specifiche; la base ideale è rappresentata da una laurea ad indirizzo economico.

In particolare, la triennale in Economia Aziendale e Management presente all’interno della proposta didattica dell’università telematica Niccolò Cusano è il punto di partenza perfetto per acquisire un know how attuale, multidisciplinare e versatile.

Il programma intende erogare una formazione che include conoscenze e competenze afferenti materie aziendali, fondamentali per comprendere le dinamiche di un’impresa.
Sono inoltre previsti approfondimenti che riguardano le discipline matematico-statistiche e giuridiche.

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