Il bullismo si manifesta quando, in un gruppo, c’è una persona vittima di prepotenze e abusi reiterati. Se, fino a qualche anno fa, il bullismo si manifestava solamente “offline”, spesso e volentieri dietro ai banchi di scuola, oggi può trovare sfogo anche onlie prendendo il nome di cyberbullismo.

Tra e-mail, SMS e social media, il cyberbullismo è una piaga che, se non tenuta sotto controllo, può avere conseguenze disastrose. Molto spesso si crede che l’offesa, l’abuso e la prevaricazione online abbia un peso meno rilevante: nulla di più sbagliato. Online, come offline, il bullismo è pericoloso e chi ne è vittima va protetto.

Ma cos’è il cyberbullismo? E come combatterlo? Te lo spiegheremo in questo articolo.

Cos’è il cyberbullismo

Si definisce cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, offendere, infastidire, mettere a disagio o escludere altre persone. Le modalità in cui si possono compiere atti di cyberbullismo sono molteplici. Attraverso messaggi, chat, social network, siti web o siti di giochi on line, i ‘bulli’ attaccano la loro vittima in questo modo, con dei risultati a volte drammatici.

Per poter parlare di bullismo, deve esserci un comportamento reiterato nel tempo. Non si tratta del comune “gioco” tra ragazzi, ma al contrario di un vero e proprio fenomeno di violenza, in cui generalmente la vittima subisce offese, accuse e intimidazioni da parte di un gruppo. L’attacco può essere fisico o verbale, oppure una combinazione delle due. Il cyberbullismo prevede una violenza psicologica, legata a comportamenti che si tengono dietro allo schermo.

 Come prevenire il cyberbullismo?

La prima cosa da fare per prevenire il cyberbullismo è tutelare i più giovani e capire quanto tempo passano online e, soprattutto, come e dove lo passano. La tecnologia può essere un ottimo alleato nella vita quotidiana ma, in base al suo utilizzo, può essere anche uno strumento spietato. Come stabilire, quindi, se l’uso delle tecnologie è eccessivo nella vita di un ragazzo?

Innanzitutto, è opportuno controllare alcuni fattori:

  1. il ragazzo ha interessi e svolge attività anche non al computer;
  2. Ha un solido gruppo di amici;
  3. È ragionevolmente attento alla scuola e ai voti;
  4. Svolge attività fisica o all’aria aperta.

Se uno o più di questi fattori dovessero mancare, sarà opportuno che i genitori intervengano. Una buona modalità per ripristinare l’equilibrio è quella di inserire all’interno della routine settimanale e quotidiana dell’adolescente un’attività che non implichi l’uso del computer. Il secondo modo passa attraverso le istituzioni scolastiche.

Negli ultimi anni, su richiesta del Miur – Ministero Istruzione Università e Ricerca, ogni scuola, a partire dalla secondaria di primo grado, prevede dei progetti formativi per gli alunni per un uso consapevole della tecnologia e per la prevenzione del cyberbullismo.

Il terzo modo è quello di regolamentare in famiglia l’uso del web attraverso software che non consentano l’accesso a siti rischiosi o contenenti materiale non adatto ai ragazzi.

Come difendersi dal cyberbullismo

Se sei vittima di cyberbullismo, la prima cosa da fare è non vergognartene e non sentirti in colpa. Parlarne con adulti è sempre un buon modo per iniziare a superare questo fenomeno ma, nel frattempo, potresti:

  1. Dire chiaramente al cyber bullo che non gradisci il suo comportamento e che ti sta disturbando. Metti in chiaro che sei stanco di questo comportamento e chiedigli di smetterla
  2. Evitare i ‘botta e risposta’ con chi ti sta offendendo, perché rischieresti solo di gratificarlo e di cadere nella sua rete. Smettendo di alimentare il dibattito, potresti metter fine alla cosa prima del previsto
  3. Bloccare il bullo sui social media e su tutti i canali di comunicazione in cui avete dei contatti
  4. Tenere traccia delle conversazioni o dei messaggi che ti hanno infastidito. Potrebbero non servirti mai (speriamo) ma, in ogni caso, avrai le ‘prove’ del suo comportamento aggressivo nei tuoi confronti
  5. Evitare di visitare siti web in cui sei stato precedentemente offeso da qualche utente
  6. In base alla gravità degli episodi, non temere di cambiare profili social o numero di cellulare e comunicarlo solo a poche persone di cui ti fidi.
  7. Informare i tuoi genitori o un adulto di riferimento sulla situazione che stai vivendo. Non isolarti, hai tutti i diritti di difenderti e di essere aiutato.

Se non sei direttamente la vittima di queste offese verbali o fisiche ma hai assistito ad episodi simili nei confronti di qualche tuo amico o compagno, racconta l’accaduto. Aiuterai chi è in difficoltà e ti sentirai bene per questo.

Consigli per i genitori

Prevenire il cyberbullismo può essere complesso, ma il compito di un genitore è anzitutto quello di trovare un dialogo con i figli. Per prima cosa, bisogna cercare di creare con il proprio figlio o figlia adolescente un legame di fiducia in modo che sia possibile ottenere la sua confidenza.

Poi, verifica se tuo figlio ha una vita al di fuori dell’online e se c’è un equilibrio sano nel suo utilizzo delle tecnologie. Puoi fare riferimento ai fattori che abbiamo già menzionato nei paragrafi precedenti.

Se noti che questi fattori mancano ti può venire in soccorso la scuola. Infatti, nelle scuole è presente spesso uno sportello psicologico attraverso il quale è possibile parlare con uno psicologo che, sicuramente, potrà aiutarti. Rivolgiti anche agli insegnanti e descrivi la situazione. Insegna a tuo figlio come instaurare relazioni online sicure chiedendogli di stare attento e di scegliere solo persone che conosce anche nella realtà.

Dialogando profondamente con tuo figlio, potrai anche spiegargli quali sono le differenze tra un contenuto online di valore e le attività distruttive, insegnandogli ad usare il web con intelligenza. Tutto ciò che viene pubblicato online non sparisce e potrebbe tornar fuori anche dopo anni di distanza. Quindi rendilo consapevole delle ripercussioni che può avere tutto questo nel suo futuro.

Come combattere il cyberbullismo se sei un insegnante

Se insegni a dei ragazzi e vorresti mettere in atto strategie per prevenire il cyberbullismo e tutelare le vittime (ma anche evitare che ci siano aggressori) la prima cosa da fare è dialogare con gli studenti. Crea dei momenti strutturati di scambio di esperienze all’interno della tua classe.

Potrebbe essere una riunione al mese in cui potersi confrontare e in cui leggere e commentare alcuni testi che riguardano tematiche relative al bullismo.

Potresti chiedere di preparare una sorta di ‘gioco di ruolo’, una recita in cui la vittima si ritrova nel ruolo del bullo e l’aggressore è messo ‘alla corda’ proprio dalle sue ‘prede’. Il ‘pubblico-classe’ potrà alla fine suggerire modalità e soluzioni per uscire dalla situazione nel modo migliore.

Il cyber-bullismo è un fenomeno in aumento. Tuttavia, mettendo in pratica alcuni alcuni accorgimenti e soprattutto coltivando una relazione sana di ascolto e rispetto tra docenti e ragazzi, questo può essere arginato e controllato.

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