Frequentando l’università, ti sarà capitato almeno una volta di ritrovarti a leggere il codice SSD ed esserti chiesto, a conti fatti, cosa effettivamente rappresentasse. In ambito universitario, questa è la sigla indicante i Settori Scientifico Disciplinari di appartenenza di ciascun Corso di Laurea. Com’è intuibile comprendere, di conseguenza, la loro utilità è quella di distinguere i vari settori gli uni dagli altri, per orientarsi al meglio.

In aggiunta, esiste un’ulteriore suddivisione in sottoclassi, relativamente alla disciplina a cui si fa riferimento.

Com’è noto, tutti i percorsi intrapresi – sia per quanto riguarda la Triennale che la Magistrale – prevedono un elenco di esami da sostenere; ciascuno di questi è poi identificato attraverso un codice specifico. La sigla che accompagna il nome completo della materia è soggettiva e univoca ed è il frutto del susseguirsi di lettere, in alternanza a numeri, separati dal simbolo seguente “/”.

Ma quanti e quali sono i Settori Scientifico Disciplinari che rappresentano e qual è la loro valenza reale? Scoprilo nel dettaglio in questo articolo.

Come si dividono i Settori Scientifico Disciplinari nell’ambito universitario

I SSD, Settori Scientifico Disciplinari, vengono definiti e raggruppati seguendo un iter ben preciso. Secondo infatti le disposizioni del Ministero  dell’Istruzione, tutti gli insegnamenti presenti all’interno di un corso universitario vengono associati ad un SSD, così come tutto il personale docente. Appartenere ad un determinato SSD vuol dire dover rispettarne tutte le caratteristiche che li delimitano. Qui, di seguito, tutto ciò che devi sapere.

Quali sono e quanti sono i SSD

Il numero dei SSD conta 383 settori, uguali per tutte le università italiane, e servono a descrivere in maniera chiara gli insegnamenti in essi inclusi. Un esempio, per comprendere appieno, è questo: FIS/01 che indica Fisica Sperimentale.

Analizzando la sigla sopracitata, le prime 3 lettere descrivono il macrosettore d’appartenenza. La seconda parte composta da numeri, seguiti dal simbolo, distinguono gli insegnamenti – gli uni dagli altri – associandoli ad un determinato ambito.

Le Aree, invece, contengono sia i SSD che i macrosettori, dividendo i secondi seguendo il dominio che detengono tra le varie discipline presenti.

Perché i codici SSD sono così importanti

L’interrogativo che sorge spontaneo è relativo al motivo per cui questi codici SSD vengono considerati così importanti. La risposta in realtà è molto semplice e, com’è stato già spiegato, sono dei “marchi identificativi” e risultano quindi essere necessari per effettuare operazioni universitarie specifiche, come la convalida di determinati esami da un Corso di Laurea ad un altro.

Per farlo infatti, l’operazione preliminare sarà il confronto tra i piani di studio, tramite un controllo sui codici SSD, per appurare se esista corrispondenza o meno. Tutto poi è a discrezione dell’Università, sulla base del regolamento redatto, che stabilirà in che termini avverrà la convalida degli esami, avendo la possibilità di non doverli ripetere.

Parlando sempre di importanza, un’altra utilità dei codici SSD riguarda l’acquisizione dei CFU necessari – che sono 24 – per accedere alle classi di insegnamento.

Una volta che saranno stati conseguiti, presso l’Ateneo interessato, verrà quindi rilasciata una certificazione che lo attesti, validante gli obiettivi formativi raggiunti, con le varie votazioni ottenute e i settori disciplinari di competenza.

Però, a dispetto di quello che si pensa, non sempre i 24 Crediti Formativi sono sufficienti per poter accedere alle classi di concorso per l’insegnamento; talvolta, infatti, oltre a quelli potrebbe essere richiesto un altro requisito, come il raggiungimento di un numero specifico di CFU in un determinato Settore Scientifico Disciplinare.

Di conseguenza, ogni casistica va valutata nelle opportune sedi.

Cosa sono i settori concorsuali abbinati ai codici SSD

Nel dettaglio, sempre relativamente alle classi di concorso, quando si parla di codici SSD l’abbinamento sarà quindi relativo ai 190 Settori Concorsuali (SC) che sono anche essi il risultato di una sequenza di lettere e numeri, corrispondenti ai rispettivi Settori Scientifico Disciplinari.

I Settori Concorsuali, di fatto, permettono l’accesso ai candidati alle prove di concorso associate, richiedenti il numero minimo di CFU da ottenere a seconda degli specifici SSD d’appartenenza.

Sia gli uni che gli altri si aggiornano ogni cinque anni e, basandoci su punto della situazione illustrativo, è possibile fare riferimento ad una suddivisione in 3 aree:

  • Macro Settori Concorsuali (MSC, che di numero sono 86);
  • i Settori Concorsuali (SC, invece 190);
  • i Settori Scientifico Disciplinari (SSD, com’è stato detto, 383).

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