Quando un nuovo anno accademico sta per cominciare, per tutti gli studenti che vogliono studiare in un’altra città diventa essenziale far coincidere l’evento con la ricerca di una sistemazione in cui alloggiare. Ma esistono delle agevolazioni a cui poter far riferimento? La risposta è positiva e ha una definizione ben precisa: bonus affitti universitari.

Grazie alla legge di bilancio del 2021, che è stata approvata dal Senato, è stato introdotto un bonus economico rivolto agli studenti pendolari fuorisede che, per ovvie ragioni, devono affittare necessariamente un appartamento.

L’obiettivo di questo provvedimento è quello di dare una mano effettiva e concreta alle famiglie che devono destreggiarsi con le spese di mantenimento a carico dei figli frequentanti l’Università. Infatti, sarà l’indicatore ISEE a determinare se si può essere considerati idonei o meno a ricevere l’ausilio da parte del Governo.

Ma come si fa capire se è possibile rientrarci e quali sono le caratteristiche effettive di questo bonus affitti universitari? Tutti i dettagli nell’articolo che segue.

In cosa consiste il Bonus Studenti fuori sede

Il Bonus in questione è un ausilio che viene offerto agli studenti universitari, a prescindere che siano in corso oppure no. L’unica discriminante, che determina chi può essere messo in lizza per poterne usufruire, è l’indicatore ISEE. Di conseguenza, neanche l’appartenenza ad un’università pubblica anziché privata fa la differenza. Ecco, di seguito, tutto quello che devi sapere.

Quali sono le caratteristiche del Bonus Studenti

Il Bonus Affitti universitari nasce con l’obiettivo di venire incontro a tutti gli studenti – appartenenti ad una fascia d’età compresa tra i 20 e i 31 anni – che hanno necessità di pagare un affitto per proseguire i loro studi.

La legge di Bilancio 2022 prevede quindi una detrazione fiscale del 20% sul contratto del canone di locazione. Numericamente parlando, si parla di una somma che si aggira intorno, e non oltre, i duemila euro.

I requisiti per accedere al bonus

Quali sono i requisiti? Ogni singolo studente fuorisede che si trova obbligato ad affittare una stanza singola all’interno di un appartamento per avere l’opportunità di seguire i corsi, in una località diversa da quella d’origine.

L’incentivo in questione fa parte di un pacchetto affitti stanziato dal Governo, per un valore di 30 miliardi di euro. In questo caso, è l’Agenzia delle Entrate ad erogare il contributo a fondo perduto.

Per essere sicuri di avere le caratteristiche giuste per fare la domanda di richiesta, è quindi essenziale che gli studenti rientrino nei limiti dei punti seguenti:

  • Avere un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non ancora compiuti;
  • Essere in possesso di un reddito che non superi, complessivamente, i 15.493,71 euro l’anno;
  • Aver portato a compimento la stipula di un contratto di locazione, sia per l’intero appartamento sia qualora si trattasse di una singola stanza sfruttabile per le proprie esigenze.

Come funziona il Bonus Affitto per gli studenti

Il funzionamento del Bonus Affitto per gli studenti è, in primo luogo, collegato ad un presupposto specifico: l’agevolazione potrà essere richiesta solo ed esclusivamente nei primi 4 anni della durata del contratto stipulato.

Un’altra prerogativa è legata al fatto che l’immobile dovrà essere intestato allo studente e non ad un suo famigliare, l’unico garante deve essere quindi il soggetto interessato. La detrazione fiscale è attuabile per tutte le tipologie di locazione, fattasi eccezione per:

  • Gli Immobili vincolati ai sensi della Legge n.1089 o inclusi nelle categorie catastali A/1, A/8 e A79, che sono sottoposti esclusivamente alla disciplina relativi agli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile;
  • Alloggi di edilizia residenziale pubblica, su cui viene applicata la normativa vigente statale o regionale che sia;
  • Alloggi finalizzati a uso turistico;

Come si richiede il Bonus Affitto per gli studenti

Allo stato attuale, per la domanda relativa al Bonus Affitto per il 2022, non sono state trapelate informazioni certe e ben esplicitate, in accordo con la nuova legge di Bilancio.

D’altra parte, sulla base del precedente nel 2021, è possibile stilare un piano d’azione che, quasi sicuramente, resterà invariato anche per quest’anno.

In primo luogo, si dovranno compilare dei moduli appositi, ovviamente a cura e discrezione del proprietario dell’appartamento, una volta che è stato sancito in maniera ufficiosa l’accordo con l’inquilino che dovrà trasferirsi. A quel punto, saranno i proprietari in questione a dover accettare d ridurre il canone d’affitto ogni mese, sulla base della richiesta degli inquilini.

Una volta concluso l’accordo, l’agevolazione sarà sfruttabile per l’intera durata dell’anno. I vantaggi saranno quindi ampiamente rivolti all’affittuario, motivo per cui viene erogato il Bonus. Il proprietario, invece, potrà ottenere il recupero della metà del prezzo che è stato concesso, per un totale massimo di 1200 euro, facendo appello ad un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.

È opportuno specificare, infine, che le tempistiche di pagamento non sono comunque molto rapide e immediate. Infatti, dalle disposizioni stesse dell’Agenzia delle Entrate, solo quando le domande saranno ufficialmente chiuse entro il termine prestabilito, si procederà con l’analisi singola di ogni richiesta, valutandone gli estremi e l’aderenza a tutti i requisiti.

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