Gli atenei di stampo tradizionale arrancano, tra emorragie di iscritti e studenti insoddisfatti.
Le Università Telematiche, invece, continuano a inanellare successi, tra boom di iscrizioni e riconoscimenti autorevoli, come quello del ministro delle Università, Carrozza, che ha pubblicamente rivelato di guardare con interesse all’espansione delle Università Telematiche, che a suo dire rappresentano importanti opportunità di formazione in grado di rispondere alle diverse istanze di ogni studente. Il numero delle matricole che sognano di laurearsi studiando online è passato dai 1.500 del 2003 ai 39.792 del 2013, con un aumento medio annuo del 16%. Una crescita così esponenziale delle università online può essere ricondotta, principalmente, a due motivi. Il numero delle facoltà disponibili online è in grado di coprire buona parte dell’offerta formativa tradizionale: su 16 facoltà esistenti, 14 hanno il loro corrispettivo offline (es. Giurisprudenza, Psicologia, Economia, Ingegneria, Lettere). Frequentare un corso di laurea di durata triennale in modalità e-learning permette di risparmiare sensibilmente rispetto a un corso offline: infatti, se il costo della retta è maggiore (in media tra i 6.000 e i 12.000 euro in tre anni), le spese relative ai testi, ai trasporti e all’abitazione possono essere definite irrisorie (0-2.500 per l’online contro i 1.000-20.000 euro dell’offline).
Qual è il profilo dell’iscritto ad una Università Telematica? Ad optare per la qualità e la convenienza delle università telematiche sono principalmente uomini tra i 20 e i 40 anni, studenti che non hanno la possibilità di spostarsi o lavoratori che sognano uno scatto di carriera o un’occupazione più redditizia e prestigiosa, vogliosi di specializzarsi ulteriormente. Le Università Telematiche, comunque, stanno conquistando sempre più categorie di studenti: i fuoricorso che vogliono ricominciare a viaggiare con la loro carriera accademica, i neodiplomati che non vogliono affrontare le problematiche che da anni frenano gli atenei di stampo tradizionale, gli ex fuori sede che ora hanno modo di studiare comodamente dal proprio computer, tramite la piattaforma e-learning, senza ritrovarsi nella morsa del caro affitti che costa alle loro famiglie decine di migliaia di euro all’anno.
Per avere un quadro più completo sul fenomeno delle università telematiche, in calce all’infografica troverete un confronto fra le 11 strutture riconosciute dal Miur in termini di: servizi offerti agli studenti, anno di fondazione, sedi, numero di iscritti, laureati e fuoricorso, clicca qui