Ci sono cose che s’intrecciano senza neanche saperlo e districarle diventa impossibile. È il caso delle università telematiche e del diritto allo studio della mamme la cui applicazione, in Italia, lascia molto a desiderare. Come si è arrivati a questo inatteso nodo? Perché? Cosa comporta per il futuro della nostra società? Tutti quesiti importanti come importante è (o almeno dovrebbe essere) la tutela del diritto allo studio delle mamme. Se fate parte della categoria o, semplicemente, volete saperne di più del matrimonio tra diritto allo studio delle mamme e università telematiche, continuate a leggere.

Si discute molto in questi giorni di quote rosa. C’è chi le vorrebbe per tutelare la presenza femminile in politica e chi crede che la parità dei sessi significhi anche non imporre qualcuno ma lasciare che il suo talento ce lo porti. Quel che è certo è che la Storia, quella con la “S” maiuscola, non ha mai strizzato l’occhio alle donne e lo dimostra il modo in cui è stato trattato il diritto allo studio delle mamme qua in Italia. Sia chiaro: non c’è stata nessuna presa di posizione ufficiale negativa (è ovvio) ma le strutture tradizionali non sembrano averlo a cuore. Le lezioni accademiche, infatti, hanno orari pensati per una figura di uno studente molto giovane e completamente assorbito da quel ruolo. La stessa burocrazia necessaria per l’iscrizione e per la successiva gestione del piano di studi non danza un valzer col diritto allo studio delle mamme. Difficilmente, infatti, chi deve badare ad un bambino si può allontanare di casa la mattina presto per tornarci nel tardo pomeriggio o, peggio, senza sapere quando una fila chilometrica in segreteria finirà. Uno scenario un po’ desolante che, però, si sta dissipando grazie all’arrivo delle università telematiche. Il diritto allo studio delle mamme, infatti, riprende vita proprio grazie all’eLearning. Le lezioni sono fruibili 24 ore su 24 e rivedibili tutte le volte che si vuole. Tutta la parte delle “scartoffie”, poi, è superabile con pochi click senza mai spostarsi dal computer. Tutto questo si traduce in totale gestione del proprio tempo di studio rimanendo a casa proprio dove il neonato sta. Tutto questo si traduce in pieno rispetto del diritto allo studio delle mamme. Spendendo molto di meno rispetto agli atenei tradizionali e sfruttando le caratteristiche insite delle telematiche, le giovani donne possono finalmente riprendere in mano il loro futuro senza mollare il loro presente e cioè quelle splendide creature a chi hanno dato la vita.
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