Il settore automotive esercita un forte fascino sui giovani, che tra un Gran Premio di Formula 1 e l’altro si domandano come diventare ingegnere automobilistico, ovvero ingegnere di pista.

Iniziamo subito con un dato importante, che accresce ulteriormente l’appeal del settore: in Italia Ingegneria Meccanica figura tra le facoltà più promettenti in ottica occupazionale.

Stiamo per addentrarci in un ambito articolato e ricco di opportunità lavorative, all’interno del quale interagiscono specializzazioni che affersicono ai vari aspetti della meccanica.

Chi è e cosa fa l’ingegnere automobilistico

L’ingegneria automobilistica può essere considerata come una branca dell’ingegneria meccanica; per cui l’ingegnere automobilistico è un ingegnere meccanico specializzato in automotive.

Partiamo quindi dal conoscere più approfonditamente la figura dell’ingegnere meccanico.

Sul sito di AlmaLaurea, la fonte più autorevole relativamente ai dati sulla  situazione occupazionale in Italia, si legge la seguente definizione:

“L’ingegnere meccanico usa le sue conoscenze nel campo della meccanica per disegnare, progettare e controllare funzionalmente, per produrre e mantenere strumenti, motori, macchine ed altre attrezzature meccaniche. Dirige queste attività, conduce ricerche e studi sulle caratteristiche tecnologiche dei materiali utilizzati e dei loro processi di produzione”.

Si tratta in altre parole di un professionista poliedrico, che applica i principi della fisica e della scienza dei materiale per progettare, realizzare, installare e manutenere sistemi meccanici (motori, macchine e impianti industriali).

Diventare ingegnere automotive: iter formativo

Il punto di partenza per intraprendere una carriera di successo nell’ambito dell’automotive engineering è rappresentato dal conseguimento di una laurea.

Prendiamo in esame la proposta formativa attivata dall’Università Telematica Niccolò Cusano, che nel dettaglio si articola in due percorsi complementari:

La triennale è finalizzata all’acquisizione delle conoscenze necessarie per operare nell’ambito di industrie meccaniche, industrie elettromeccaniche, industrie aeronautiche, industrie aerospaziali.

In particolare il programma prevede lo studio di materie quali la matematica, la geometria, la chimica, l’analisi, la fisica, la termodinamica applicata, l’elettrotecnica, la fluidodinamica, la scienza delle costruzioni.

Per specializzare le competenze acquisite con la triennale, in maniera specifica nel settore automobilistico, è disponibile il corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica – curriculum automotive.

Il percorso specialistico mira a formare profili qualificati, esperti in tutti gli aspetti che fanno riferimento al veicolo e alla mobilità in generale: aspetti progettuali e aspetti relativi alla motorizzazione.

Il programma del biennio prevede lo studio e l’approfondimento delle seguenti materie:

  • Sensori e trasduttori
  • Impianti meccanici
  • Meccanica applicata alle macchine
  • Costruzioni di macchine
  • Meccanica delle vibrazioni
  • Motori a combustione interna
  • Aerodinamica esterna del veicolo
  • Veicoli ibridi
  • Dinamica dei flussi turbolenti
  • Dinamica del veicolo

Per rendere professionalizzante il percorso di studi Unicusano ha inserito nel biennio una serie di attività di laboratorio, la cui finalità è fornire le competenze pratico-operative necessarie al futuro ingegnere per essere considerato appetibile dal punto di vista professionale.

Il concorso e l’iscrizione all’albo

L’ultimo step per diventare a tutti gli effetti un ingegnere meccanico è il superamento di un concorso pubblico, indetto con cadenza annuale per ordinanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).

Il superamento dell’esame rappresenta il requisito indispensabile per poter presentare la domanda di iscrizione all’Albo regionale degli ingegneri.

A seconda del grado di formazione è possibile richiedere l’iscrizione in una delle due sezioni che compongono l’albo professionale:

  • Sezione A: riservata agli ingegneri in possesso di laurea specialistica
  • Sezione B: riservata agli ingegneri in possesso di laurea triennale

La differenza tra le due sezioni risiede nelle competenze degli iscritti; i laureati triennali, chiamati ingegneri junior, possiedono chiaramente competenze più limitate rispetto ai laureati magistrali.

Gli sbocchi lavorativi

L’ingegnere meccanico specializzato nell’automotive ha la possibilità di inserirsi in svariati settori del mercato automobilistico.

Per chi è capace di sognare in grande e di impegnarsi seriamente e con caparbietà per raggiungere i propri obiettivi esiste la possibilità di entrare a far parte del mondo dell’automobilismo praticato ad alti livelli, di cui l’apice è sicuramente la Formula 1.

In linea generale i laureati in Ingegneria Meccanica in possesso di competenze approfondite nel campo dell’automotive vantano una professionalità che trova impiego in numerosi e svariati contesti: settore di propulsori endotermici alternativi o ibridi dell’autoveicolo e del motoveicolo; settore della produzione di componenti strutturali e funzionali del veicolo; settore della progettazione e produzione di componentistica per l’aerodinamica dei veicoli.

Tra i contesti in cui più facilmente è possibile trovare occupazione figurano le aziende produttrici di elementi utilizzati nell’ambito automobilistico e le aziende che forniscono beni e servizi alle imprese automotive.

Un’altra opportunità concreta e promettente riguarda i settori della ricerca e della consulenza.

Ora sai come diventare ingegnere automobilistico per cui non ti resta che intraprendere la strada che ti condurrà alla realizzazione della tua ambizione professionale.
Per ulteriori dettagli sui corsi di laurea online in Ingegneria ti consigliamo di contattare lo staff Unicusano attraverso il form che trovi cliccando qui!