Ti sei appena laureato in Giurisprudenza e vuoi sapere come diventare avvocato cassazionista?

Hai letto qualcosa qua e là sul web, ma tra la vecchia e la nuova disciplina normativa non sei riuscito a capire quali sono i requisiti da acquisire per patrocinare davanti alle Corti Superiori?

Trattandosi di un percorso piuttosto impegnativo, abbiamo deciso di fornirti prima una breve descrizione del profilo e delle relative competenze, così che tu possa avere una panoramica completa della professionalità.
Nei paragrafi che seguonno ti indicheremo l’iter da seguire, alla luce della Riforma Forense, per poter ottenere l’iscrizione all’albo dei cassazionisti e svolgere la professione.

Chi è e di cosa si occupa il cassazionista

Prima di addentrarci nell’ambito di ruoli e competenze è d’obbligo un breve approfondimento sui gradi di giudizio, la cui conoscenza permetterà di inquadrare la professionalità in un contesto operativo più chiaro.

L’ordinamento italiano prevede i seguenti 3 gradi di giudizio:

  1. Tribunale
  2. Corte d’Appello
  3. Corte di Cassazione

I primi due gradi sono focalizzati sull’oggetto della causa, sui relativi fatti che lo hanno determinato e sulle norme del diritto da applicare al caso.

Il terzo grado di giudizio, che si svolge dinanzi alla Corte di Cassazione, non entra nel merito dei fatti ma si ‘limita’ a verificare che nei precedenti due gradi siano stati seguiti i requisiti, sia di forma che di diritto, necessari per poter decretare lo svolgimento legittimo del processo.

L’avvocato cassazionista è un legale che si occupa di proporre ricorsi in Cassazione e di difendere il cliente dal ricorso avanzato.
Dal momento che il grado di processo si svolge dinanzi alla Cassazione, che è considerata una magistratura superiore, è necessario l’intervento di un profilo professionalmente competente, che nel caso specifico ha ‘qualche’ requisito in più rispetto all’avvocato ‘semplice’.

Partendo da una simile premessa è facile comprendere la responsabilità del profilo in analisi, che per svolgere egregiamente una professione così complessa e delicata deve possedere un bagaglio di competenze tecniche completo e aggiornato.

Come si diventa avvocato cassazionista

Fino al 2013 per essere abilitati a svolgere la professione era sufficiente l’iscrizione all’albo degli avvocati da almeno 12 anni; il requisito era l’unico richiesto dalla normativa per poter presentare la richiesta di iscrizione all’albo speciale per il patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori.

In seguito alla riforma della legge professionale le cose si sono complicate: attualmente per diventare cassazionisti è previsto un iter decisamente più complesso.

Due sono le possibilità offerte agli avvocati che ambiscono a conquistare l’iscrizione nell’albo speciale dei cassazionisti.

Eccole analizzate nel dettaglio.

1° possibilità

La prima possibilità prescrive i seguenti requisiti

  • Essere iscritti all’albo degli avvocati da almeno 5 anni
  • Aver svolto un periodo di pratica di almeno 5 anni presso lo studio di un avvocato che esercita abitualmente patrocinio davanti alla Corte di Cassazione
  • Aver superato un apposito esame

L’esame per ottenere l’iscrizione all’albo dei cassazionisti è composto da 3 prove scritte, che vertono sulla compilazione di ricorsi per cassazione afferenti alle materie civile, penale e amministrativa, e da una prova orale, che invece consiste nella discussione di una contestazione giudiziale.

Per superare l’esame il candidato deve conseguire un voto superiore a sette decimi.

Le prove si svolgono presso il Ministero della Giustizia a Roma.
La partecipazione è subordinata al pagamento di una tassa.

2° possibilità

La seconda possibilità prevista per l’iscrizione all’albo speciale prevede il possesso dei seguenti requisiti:

  • Essere iscritto all’albo degli avvocati da almeno 8 anni
  • Aver frequentato la scuola Superiore dell’Avvocatura con ottimo profitto
  • Aver superato l’esame finale

Per accedere alla scuola Superiore dell’Avvocatura, istituita presso il Consiglio Nazionale Forense, bisogna possedere alternativamente i seguenti requisiti:

  • Patrocinio di almeno 10 giudizi, davanti ad una Corte di Appello civile, negli ultimi quattro anni
  • Patrocinio di almeno 20 giudizi, davanti ad una Corte di Appello penale, negli ultimi quattro anni
  • Patrocinio di almeno 20 giudizi, davanti alle giurisdizioni amministrative, tributarie e contabili, negli ultimi quattro anni

Oltre ai requisiti di cui sopra, per accedere alla scuola bisogna superare un test di ammissione composto da 36 domande a risposta multiplia, di cui 12 incentrate sul diritto processuale civile, penale e amministrativo, e 24 su una materia scelta dal candidato.

L’esame finale, il cui superamento consente finalmente l’iscrizione all’albo dei cassazionisiti, prevede una prova scritta consistente nella redazione di un ricorso per cassazione in ambito civile o penale; in alternativa è richiesta la redazione di un atto di appello al Consiglio di Stato.

In ogni caso, qualunque sia la strada che intendi intraprendere, il percorso parte dalla frequentazione di un corso di laurea in Giurisprudenza, seguito da un periodo di tirocinio presso uno studio legale, della durata di 18 mesi, e dal superamento dell’esame di Stato.
L’iter appena descritto è il presupposto necessario per l’iscrizione all’albo degli avvocati tenuto presso il Consiglio dell’Ordine locale.

Ora sai come diventare avvocato cassazionista per cui non ti resta che rimboccarti le maniche e iniziare subito a studiare per superare le varie prove previste dalla normativa attuale.

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