Se ti stai domandando come diventare consulente finanziario significa che questa pagina fa al caso tuo.

La professionalità, che riscuote oggi un ottimo riscontro occupazionale sul mercato del lavoro, richiede una serie di competenze che si uniscono al requisito fondamentale per essere abilitati a svolgere la professione: l’iscrizione all’albo.

Nel corso dei prossimi paragrafi l’università telematica Niccolò Cusano ti spiegherà le mansioni svolte da un professionista esperto di prodotti finanziari e investimenti e successivamente ti indicherà i requisiti imprescindibili per poter ottenere l’inserimento nell’albo dei consulenti. 

Chi è e cosa fa il consulente finanziario

Prima di addentrarci nell’ambito dell’iter formativo, concorsuale e burocratico per diventare consulente finanziario è d’obbligo una premessa per familiarizzare con la figura professionale e le sue competenze.

Iniziamo con una precisazione.
La figura del promotore finanziario è stata introdotta nell’ordinamento giuridico dalla legge n. 1 del 2 gennaio 1991. Successivamente è stata regolata dal Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (TUF).

Ai sensi della direttiva MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) del 2004 il PF viene definito come la persona fisica (dipendente, agente o mandatario) che esercita fuori sede l’attività di promotore di prodotti finanziari e servizi di investimento; egli svolge l’attività nell’interesse di una banca, di una Società di Inermediazione Mobiliare (SIM) o di una Società di Gestione del Risparmio (SGR).

Recentemente, con la legge 208 del 28 dicembre 2015, è entrata in vigore la denominazione di ‘consulente finanziario’ che sostituisce quella di ‘promotore finanziario’.
Cambia la dicitura ma nella sostanza si tratta sempre di un intermediario abilitato all’offerta fuori sede.

Entrando maggiormente nel merito dell’attività potremmo dire che il profilo si occupa di fornire consulenza in ambito finanziario, ovvero di analizzare l’andamento dei mercati finanziari e di identificare opportunità e rischi di investimento per i clienti in relazione alle peculiari aspettative/esigenze.

Svolge pertanto un’attività di promozione che ha come oggetto i servizi di investimento e gli strumenti finanziari offerti da una data azienda.

Il consulente deve conoscere nel dettaglio i servizi offerti al fine di poterli spiegare e consigliare al cliente.

Diverso invece il profilo del consulente finanziario indipendente, il quale non essendo un intermediario opera senza mandato e senza alcun tipo di accordo commerciale con banche, compagnie assicurative o altri istituti finanziari.
Il professionista in questione non si occupa della vendita di prodotti finanziari ma di chiarirne il funzionamento, ovvero di spiegare alla propria clientela come utilizzarli al meglio per il raggiungimento degli obiettivi di investimento.
Non essendo previsto mandato non sono previste neppure le commissioni sul venduto; il cliente è l’unico soggetto a pagare una parcella per il servizio di consulenza ricevuto.

Come diventare promotore finanziario

Entriamo nel cuore del nostro post per analizzare il percorso formativo e l’iter concorsuale/burocratico da svolgere per poter lavorare come consulente finanziario.

Il requisito minimo indispensabile per intraprendere il percorso verso la promozione finanziaria è il possesso di un diploma di istituto di istruzione secondaria superiore.

La normativa in vigore non richiede il conseguimento di un titolo di laurea, anche se un percorso di studi ad indirizzo economico garantisce la formazione ideale per diventare un professionista.
In tal senso segnaliamo la proposta formativa Unicusano che in merito all’indirizzo economico ha attivato i seguenti corsi di laurea:

Iscrizione all’albo: i requisiti

Il requisito imprescindibile per essere abilitati all’esercizio della professione è l’iscrizione all’albo unico dei Promotori Finanziari (albo PF), per il quale è previsto il superamento di un esame, indetto dalla Consob.
Si tratta di una prova valutativa che mira a verificare il possesso delle conoscenze economiche e giuridiche necessarie per l’iscrizione.

L’iscrizione all’Albo dei Promotori Finanziari è subordinata al possesso di due tipologie di requisiti:

  • Requisiti di onorabilità
  • Requisiti di professionalità

Per quanto riguarda il discorso di onorabilità la normativa fa riferimento alle seguenti linee guida:

  • Non bisogna essere inabilitati, interdetti, falliti o condannati a pene che comportano interdizione dai pubblici uffici o la non capacità ad esercitare uffici direttivi.
  • Non bisogna essere soggetti a misure preventive così come previsto dalla normativa antimafia; ad eccezione dei casi in cui si ha la riabilitazione
  • Non bisogna avere condanne con sentenza irrevocabile, ad eccezione dei casi di riabilitazione

Il possesso dei requisiti di professionalità afferenti alla sfera tecnico-lavorativa viene invece valutato attraverso un esame, ovvero una sorta di test valutativo composto da domande a risposta multipla.
Il superamento della prova consente l’iscrizione all’albo.

È possibile ottenere l’iscrizione senza aver superato la prova nei casi in cui il candidato dimostri di avere esperienza professionale come agente di cambio ufficialmente abilitato, funzionario di banca con almeno 3 anni di esperienza nei servizi per l’investimento, negoziatore abilitato ad esercitare la professione nei mercati regolamentari, funzionari responsabili del controllo interno con almeno tre anni di esperienza all’interno di banche o SIM.

Ora hai un quadro più chiaro della professionalità e sai esattamente come diventare consulente finanziario; non devi fare altro che iniziare a prepararti per superare l’esame.