Funziona sempre così. Quando arriva qualcosa di nuovo nella società moderna, nel preciso istante in cui si cristallizza, il cinema o l’arte in generale la ritraggono. E’ il caso di un mestiere che fino a poco tempo fa non esisteva e che invece George Clooney ha raccontato molto bene con un film bellissimo “Tra le nuvole”. E’ un lungometraggio che interesserà un po’ tutti ma, soprattutto, chi vuole diventare Head Hunter. Tutto è conseguenza dell’esplosione di un mondo del lavoro che ormai è pieno di nuovi professionisti del nuovo millennio che hanno nuovo know-how e che, quindi, vanno ancora schedati ed amministrati al meglio. Se volete essere voi i protagonisti di questa storica riorganizzazione, sappiate che le università telematiche offrono già formazione adeguata che, essendo molto specialistica, è ovviamente post laurea e vi trasferisce le cose da sapere ma vi dice anche le controindicazioni nell’essere un Head Hunter. Curiosi? Iniziate a leggervi fino alla fine questa guida che vi racconterà come muovere i primi passi nel mondo delle talent scouting delle risorse umane.

Volete diventare un Head Hunter? Volete girare il mondo alla ricerca di talenti da inserire nelle aziende con cui collaborerete? In America è una professione molto precisa e molto stimata che esiste già da anni. Da noi, In Italia, come spesso accade, ci si affidava di più al caso dei singoli.

Ora le università telematiche, da sempre più attente a quel che accade nel mondo del lavoro e alle esigenze nuove e futuribile delle aziende, offrono corsi di specializzazione post laurea sull’Head Hunting e sulle HR più in generale.

Una guida non sarà mai esaustiva, per sua stessa natura, ma di certo è quell’inizio essenziale in grado di mettervi sulla strada giusta per poi andare più a fondo verso una strada che potrebbe essere il vostro futuro neanche troppo lontano.

Ecco di seguito alcune considerazioni sul tema, ricordandovi un Head Hunter cos’è: si tratta di una precisa figura professionale il cui scopo è individuare risorse umane e professionali di talento da poter inserire nelle aziende che ne hanno necessità.

il cacciatore di testeVa da sè che le competenze di un cacciatore di teste siano, almeno ad una prima generica lettura:

  • di marketing: dovendo spesso ricercare fuori classe in questo settore hanno necessità di saperne molto e di saper leggere i risultati tra le righe e cioè al netto di proclami e consuete bugie comunicazionali;
  • di contrattualistica: perché un passaggio chiave è individuare la situazione del talento da portar via per formulare un’offerta in grado di ingolosirlo senza, allo stesso tempo, mettere sul lastrico l’azienda per cui si lavora;
  • di Psicologia: avendo necessità di interagire umanamente coi soggetti decifrando la loro scala di valori ed i loro schemi comportamentali per prevedere mosse ed ottenere azioni causa effetto ricercate.

L’età minima per cacciare teste

Alla luce delle competenze di un cacciatore di teste testè elencate, si evince che questo non sia un lavoro per giovani. L’elemento della esperienza è essenziale nella costruzione di questa professionalità per cui il resto è una conseguenza.

Studi di settore indicano una base minima di 40/45 anni con la sorpresa che un’età massima per essere un Head Hunter non c’è. Le consulenze sono preziose e, finché c’è la lucidità e i risultati vi assistono, non ci sono muri invalicabili.

E’ prassi di questi anni, anzi, affiancare una risorsa Junior (che, abbiamo detto, è almeno quarantenne) con una risorsa Senior, magari più nelle vesti di impostazione del lavoro iniziale e di supervisore della strategia d’approccio.

Quanto guadagna un cacciatore di teste

Se vi incuriosisce questo tipo di mestiere, è lecito passare alle valutazioni più fattive e quindi a scoprire quanto guadagna un cacciatore di teste.

Gli stipendi medi sono molto alti ma ci sono un paio di controindicazioni nell’essere un Head Hunter. Eccole:

  • Se il mercato è in crisi, le aziende si spaventano ed investono meno nella scommessa di dare libero spazio ad un talent scout puntando invece sull’usato sicuro;
  • Si tratta di una vita estremamente dispendiosa perché dovrete costantemente aggiornarvi e costantemente viaggiare, puntando molto sull’immagine (con i costi che ne conseguono) e su ogni tipo di supporto che la tecnologia vi offre;
  • Spesso, per la natura aleatoria di alcune valutazioni, è difficile essere una risorsa interna mentre è comune agire da consulenti esterni, con tutti i limiti fiscali e di tutele che tutto questo comporta.

Va detto, in conclusione di questa breve analisi sui guadagni nell’Head Hunting, che è una professione ancora poco nota alle medie e piccole imprese mentre è già molto considerata dalle multinazionali. E’ decisamente un punto a favore di stipendi più alti e più consolidati.

Il discorso su come diventare Head Hunter si sta facendo denso ed interessante ma ci preme sottolinearvi una cosa proprio ora che la vostra attenzione è al picco massimo. Ricordatevi che ne va del vostro futuro e che si tratta di un mestiere davvero particolare. Questo significa che dovete davvero porre massima attenzione nella sua valutazione perché molte altre sono le informazioni che dovete leggere. Pronti? Impegnatevi a farlo nel modo giusto, a fine lettura di questo articolo, non solo in rete ma anche con le informazioni che vi diamo negli articoli che mettiamo sempre nel blog tematico o nelle risposte che daremo sempre con massima serietà alle domande precise e dirette (e senza filtro) che ci vorrete porre attraverso la pagina dedicata.

Il master in HR di Unicusano

Può davvero essere appassionante lavorare da cacciatore di teste in Italia o nel mondo ma è una professione che richiede un know-how complesso ed articolato. Molte università telematiche, per natura attente a dare ai loro studenti quel che serve alle aziende, stanno erogando formazione post laurea sulle risorse umane e quindi anche su questo aspetto.

Un esempio fulgido è il master in HR di Unicusano, che si chiama “Master I livello in Gestione ed amministrazione delle risorse umane”, e che è strutturato per inserirvi un percorso didattico in grado di farvi camminare verso quel tipo di professionalità.

I numeri per diventare cacciatori di teste sono 1500 ore complessive di lezioni e 60 CFU a fine ciclo. Il costo del master è di 2100 euro che possono essere pagate in diverse rate.

L’ultimo passaggio da fare per avere una visuale chiara di questa offerta didattica è conoscere le materie del master in HR che sono le seguenti:

AREA SOCIO ORGANIZZATIVA

  • Teorie e modelli organizzativi;
  • Modelli di leadership;
  • Team building;

AREA GESTIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE

  • Teorie e tecniche per lo sviluppo delle Risorse Umane;
  • Coaching, counselling e mentoring
  • Ricerca e selezione;
  • Fasi del processo;
  • Job description;
  • Web recrutamenti;
  • Sviluppo dei talenti, sistemi di valutazione, gestione delle carriere;

AREA FORMATIVO-DIDATTICA

  •  Modelli e tecniche della formazione;
  • Analisi dei fabbisogni formativi;
  • Progettazione;
  • Valutazione della formazione;
  • Apprendimento organizzativo e comunità di pratica;
  • Formazione continua, Fondi Interprofessionali e Strumenti per la formazione finanziata;

AREA RELAZIONI INDUSTRIALI E POLITICHE RETRIBUTIVE

  •  Evoluzione delle Relazioni Industriali;
  • Contrattualistica.

Conoscere LinkedIn

Ci sono tantissimi social network in circolazione. Oltre ai due o tre noti, che sono Facebook, Twitter e Instagram, ne nascono e ne muoiono continuamente. Non potete permettervi il lusso di ignorare nulla perché ogni nuovo utente iscritto ad un qualsiasi media di questi è una papabile vostra nuova scoperta.

Al momento negli Stati Uniti, ma finalmente anche in Italia, è esploso un social network del lavoro. Senza troppi giri di parole, dovete conoscere LinkedIn perché là dentro c’è il vostro lavoro (e forse la vostra fortuna).

Ci sono molti corsi online sulle caratteristiche di LinkedIn con Hubspot che in questo è un colosso ma anche solo uno dei tantissimi soggetti che erogano questo genere di formazione. Molto gettonati sono anche i Webinar su LinkedIn (che sono seminari interattivi tenuti su Internet) dove potrete interagire, in chat e/o in video-conference, con professionisti di questo linguaggio, per una formazione più “umana” e forse più incisiva.

In conclusione, aiuta a farvi un’idea pratica ed utilizzabile di questo settore (tanto per vedere se è percorribile anche da voi) una testimonianza di chi già opera davvero. Ecco le parole di successo di Nadia Broccoli:

“Fatta eccezione per una breve parentesi lavorativa alla Microsoft, ormai da 5 anni lavoro ininterrottamente in questa società che si occupa di talent management, cioè di ricercare figure-chiave per diverse mansioni all’interno di grandi aziende come Starbacks, Nike, Vf, Ralph Lauren. Si tratta di figure che hanno un impatto forte sull’azienda nel momento in cui vengono assunti (130-150 mila euro annui di stipendio base). Inoltre faccio una mappatura del mercato (Europa, Stati Uniti, Asia) e preparo dei report per i clienti da tutto il mondo.”

L’anno scorso l’azienda di Nadia s’è messa in proprio aprendo un ufficio in quel di Milano: “Ho avuto interessamenti anche da altre aziende italiane, ma faccio molto fatica a rapportarmi al mondo del lavoro italiano. In realtà facevo già fatica quando ero a Bologna”. E’ chiaro che lo specifico della nostra nazione mette in aggiunta a tutto il tema anche l’avvento della politica che, a differenza di altri nazioni dell’Europa, mettono i bastoni nelle ruote al libero mercato ma, soprattutto, alla meritocrazia, Nel concreto le difficoltà di un cacciatore di teste in Italia sono connesse al fatto che ai posti di comando, che di solito generano attenzione, potrebbero non esserci risorse realmente valide e che potrebbero arrivare delle interferenze nella stesura finale della lista dei candidati.

Ora che questa guida su come diventare un Head Hunter è conclusa, non cadete nell’errore di ritenere concluso anche il vostro viaggio alla ricerca di informazioni utili su questa possibile strada per il vostro futuro che sarebbe, senza dubbio, piena di soddisfazioni. Se volete saperne di più (e dovete), seguite i consigli che vi abbiamo dato in apertura e seguite tutti i nostri canali ufficiali. Anche i social network sono un modo interessante per mettere insieme dati e nozioni possibili tra gruppi di interessi e possibilità di seguire tag specifici.